ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/02728

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 127 del 28/11/2013
Trasformazioni
Trasformato il 10/10/2014 in 5/03778
Firmatari
Primo firmatario: NESCI DALILA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 28/11/2013


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato in data 28/11/2013
Stato iter:
10/10/2014
Fasi iter:

SOLLECITO IL 13/03/2014

SOLLECITO IL 25/06/2014

TRASFORMA IL 10/10/2014

TRASFORMATO IL 10/10/2014

CONCLUSO IL 10/10/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-02728
presentato da
NESCI Dalila
testo di
Giovedì 28 novembre 2013, seduta n. 127

   NESCI. — Al Ministro della giustizia, al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:
   presso il Tribunale di Vibo Valentia è in corso il procedimento penale denominato Poison, che vede imputate 12 persone accusate d'aver concorso, sia fra loro che singolarmente, a provocare un gravissimo disastro ambientale;
   il predetto disastro è avvenuto per causa dell'illecita gestione di circa 127 mila tonnellate di rifiuti tossici e pericolosi, provenienti quasi per intero dalla centrale termoelettrica di Brindisi e poi finiti illegalmente, dal maggio del 2000 a settembre 2007, nella discarica degli impianti della «Fornace tranquilla srl» a San Calogero (Vibo Valentia);
   la delicatezza del procedimento in parola è rafforzata dal fatto che, per quanto riportato dai mezzi di informazione, il giro d'affari al centro del processo si aggirerebbe attorno 18 milioni di euro, importo corrispondente a un regolare smaltimento dei rifiuti delle centrali Enel di Brindisi, Priolo Gargallo (Siracusa) e Termini Imerese (Palermo), da cui provenivano quelli abusivamente riversati nel territorio vibonese;
   come riportato dalla stampa (non soltanto calabrese), nei giorni scorsi il tribunale monocratico vibonese, presieduto da giudice non togato, ha rinviato al 13 ottobre del 2014 il suddetto processo, per il quale deve esserci necessariamente un giudice togato come presidente;
   nel mese di maggio 2013, con propria lettera, l'interrogante segnalava al Capo dello Stato, in quanto Presidente del Consiglio superiore della magistratura, gravi carenze di organico presso il tribunale di Vibo Valentia, sul punto evidenziando, quale preoccupazione, un «grave nocumento per quanti attendono il riconoscimento dei propri diritti»;
   il suindicato rinvio processuale comporta il rischio che intervenga la prescrizione per gli imputati, con l'effetto che per il succitato grave disastro ambientale non si possano stabilire eventuali responsabilità penali –:
   se siano a conoscenza dei fatti qui riassunti;
   quali iniziative di competenza si intendano assumere per garantire il corretto funzionamento del tribunale di Vibo Valentia, anche con la copertura di tutti i posti, contemplati dalla pianta organica, che dovessero risultare vacanti;
   quali iniziative, per quanto di competenza, si intendano adottare, anche promuovendo un'indagine epidemiologica da parte dell'istituto superiore di sanità, al fine di controllare gli effetti sulla popolazione del territorio dello smaltimento illecito di cui in premessa. (4-02728)

Classificazione EUROVOC:
GEO-POLITICO:

VIBO VALENTIA - Prov,CALABRIA

EUROVOC :

equilibrio ecologico

degradazione dell'ambiente

disastro naturale

impatto ambientale

rifiuti pericolosi

deposito dei rifiuti

sostanza tossica