ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/02345

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 108 del 30/10/2013
Firmatari
Primo firmatario: CASO VINCENZO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 30/10/2013
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
ALBERTI FERDINANDO MOVIMENTO 5 STELLE 30/10/2013
CATALANO IVAN MOVIMENTO 5 STELLE 30/10/2013
CARINELLI PAOLA MOVIMENTO 5 STELLE 30/10/2013
COMINARDI CLAUDIO MOVIMENTO 5 STELLE 30/10/2013
TRIPIEDI DAVIDE MOVIMENTO 5 STELLE 30/10/2013
SORIAL GIRGIS GIORGIO MOVIMENTO 5 STELLE 30/10/2013
CASTELLI LAURA MOVIMENTO 5 STELLE 30/10/2013


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 30/10/2013
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-02345
presentato da
CASO Vincenzo
testo di
Mercoledì 30 ottobre 2013, seduta n. 108

   CASO, ALBERTI, CATALANO, CARINELLI, COMINARDI, TRIPIEDI, SORIAL e CASTELLI. — Al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:
   la Direzione nazionale antimafia, nella relazione annuale sulle attività svolte dal procuratore nazionale antimafia e dalla direzione nazionale antimafia nonché sulle dinamiche e strategie della criminalità organizzata di tipo mafioso nel periodo luglio 2011-giugno 2012, precisa che: «il territorio [della Lombardia] registra in assoluto il maggior numero di segnalazioni ritenute di concreto interesse antimafia e, quindi, sintomo specifico dell'esistenza di interessi – più strutturati che occasionali – riconducibili alle organizzazioni criminali di stampo mafioso»;
   dai dati contenuti nelle relazioni della Commissione parlamentare antimafia emerge con chiarezza il preoccupante fenomeno dell'infiltrazione delle organizzazioni criminali nel tessuto economico lombardo;
   il Presidente del Consiglio Enrico Letta ha più volte esternato la sua preoccupazione ed il suo impegno incondizionato affinché qualsiasi infiltrazione mafiosa nella regione Lombardia sia scongiurata. Il 6 maggio 2013, in occasione della nomina del Commissario Unico per EXPO 2015, il Premier ha dichiarato: «la criminalità e le mafie non pensino che l'EXPO sia un'occasione in cui possono avere le mani libere [...] Da qui al 2015 la nostra attenzione sarà doppia anzi quadrupla»; in seguito, nelle dichiarazioni rilasciate in occasione della sua visita a Milano del 20 maggio 2013, il Presidente ha nuovamente sostenuto la necessità di implementare il contrasto alle organizzazioni criminali nella regione Lombardia anche in previsione d'Expo 2015 ed ha ribadito che l'impegno del governo contro le attività illecite e illegali sarà totale;
   il 7 maggio 2013, un atto dispositivo del capo centro della Direzione Investigativa Antimafia di Milano ha disposto la chiusura del Nucleo informativo presso l'aeroporto di Malpensa, istituito il 1o giugno 2000 per «raccogliere notizie utili per l'attività di prevenzione ed analisi dei fenomeni criminali correlati alla malavita organizzata, garantendo nel contempo una funzione di appoggio e di assistenza, con particolare riguardo alle iniziative di maggior complessità e/o indagini di p.g.». Il provvedimento riportava le seguenti motivazioni:
    le finalità che ne hanno reso la costituzione, «anche in conseguenza del ridimensionamento del progetto “Malpensa 2000”, non sono mai state esaustivamente conseguite e che la struttura in argomento non ha sviluppato autonome iniziative investigative, attuando prevalentemente un occasionale e ordinario supporto alle attività di P.G.»;
    «La necessità di ottimizzare le risorse umane»;
    «Conseguenti possibili economie di gestione, alla luce della necessità di uniformarsi al generale indirizzo di contenimento della spesa pubblica»;
   il Nucleo informativo della Direzione Investigativa Antimafia di Malpensa si trovava in un contesto economico importante, all'interno di un aeroporto intercontinentale, dove sono presenti la totalità degli uffici di polizia ed addirittura il Corpo forestale dello Stato. Inoltre, era insediato in una zona che è risultata permeabile alla penetrazione mafiosa, come hanno dimostrato le sopracitate indagini della varie direzioni distrettuali antimafia;
   come confermato dal segretario generale del SIULP di Milano in questi anni il Nucleo di Malpensa ha collaborato in modo significativo ad importanti operazioni ed indagini, tutti riscontrabili dagli atti d'archivio se fosse istituita una commissione ispettiva, che non avrebbero potuto essere così bene svolte senza la presenza in loco del personale; indagini che hanno poi portato alla Direzione Investigativa Antimafia numerosi successi;
   il 17 gennaio 2012, il direttore della Direzione Investigativa Antimafia, in una nota, ha ribadito l'importanza del Nucleo informativo di Malpensa «tenuto conto anche degli imminenti impegni connessi all'EXPO 2015 che determineranno un aumento della gravitazione, presso l'aeroscalo, sia di persone che di merci, rendendo preferibile la presenza, in loco, di un presidio fisso che possa soddisfare, con tempestività ed aderenza, le necessità di monitoraggio e di informazione anche a supporto delle altre Articolazione della Direzione Investigativa Antimafia»; ha sostenuto, inoltre, che «le spese di missione per i servizi da svolgere per il soddisfacimento delle esigenze emergenti, risulterebbero sensibilmente maggiori rispetto ai risparmi conseguibili»;
   risulta infondato il riferimento al non raggiungimento delle finalità conseguite in quanto non risulta da alcuna nota della Direzione Investigativa Antimafia la definizione di obiettivi per il Nucleo di Malpensa;
   il Nucleo Malpensa ha svolto in modo preponderante attività di polizia giudiziaria delegata dai vari Centri operativi e quasi sempre con carattere d'urgenza e non si tratta di attività «occasionale» bensì «continua», tanto che ha portato un piccolo ufficio, con un organico di sole due persone, ad un elevatissimo livello di produttività. Indicatore riscontrabile può essere considerato il numero di protocolli d'archivio tendenzialmente tripli rispetto all'omologo ufficio di Fiumicino che può contare su cinque unità;
   il costo del mantenimento del presidio di Malpensa risulterebbe irrisorio. I locali in uso al N.I. di Malpensa sono stati forniti attraverso una convenzione, sottoscritta il 13 dicembre 2004, con la Società SEA spa. Il corrispettivo, meramente retributivo, delle utenze e dei servizi forniti comprendeva:
    oneri per l'impianto di termo-condizionamento;
    pulizia ufficio, aree comuni e sgombero rifiuti;
    elettricità;
    illuminazione ufficio e parti comuni;
    fornitura arredi;
    allaccio telematico alla banca dati aeroportuale;
   il corrispettivo annuo dovuto a SEA ammontava esattamente a 3.067,11 euro iva inclusa. Restavano esclusi da tali oneri i soli costi della linea telefonica a carico della Direzione Investigativa Antimafia per un importo pari a circa 50 euro a bimestre;
   il 28 maggio 2013, il Consiglio regionale della Lombardia ha approvato, all'unanimità, su proposta della commissione antimafia, una mozione (MO041) che impegna il presidente della regione Maroni ad intervenire presso il Ministero dell'interno per scongiurare la chiusura del presidio della Dia (Direzione Investigativa Antimafia) presso lo scalo aeroportuale di Malpensa ed a proporre la stipula di un protocollo d'intesa con i Ministeri competenti al fine di «compartecipare alla copertura delle spese fisse del presidio»;
   il 21 giugno 2013, nella seduta n. 38 dell'Assemblea e in relazione all'Atto Camera n. 1197, divenuto legge n. 71 del 2013, concernente «Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 26 aprile 2013, n. 43, recante disposizioni urgenti per il rilancio dell'area industriale di Piombino, di contrasto ad emergenze ambientali, in favore delle zone terremotate del maggio 2012 e per accelerare la ricostruzione in Abruzzo e la realizzazione degli interventi per Expo 2015. Trasferimento di funzioni in materia di turismo e disposizioni sulla composizione del CIPE», il Governo ha accolto un ordine del giorno che lo impegna a valutare la possibilità, nell'ambito delle proprie competenze, di prevedere strumenti di controllo oltre a quelli già vigenti, anche attraverso l'ispettorato del lavoro e gli uffici tecnici comunali e regionali sulla filiera delle lavorazioni in subappalto legate all'opera expo, al fine di scongiurare infiltrazioni della criminalità organizzata;
   il 18 luglio 2013 il Governo ha accolto come raccomandazione, in sede di esame dell'AS 825 e connessi (Istituzione della Commissione Parlamentare antimafia per la XVII legislatura), l'ordine del giorno n. G1.103 che lo invita a verificare la possibilità, compatibilmente con le esigenze di finanza pubblica, di revocare con urgenza la disposizione relativa alla chiusura del presidio Direzione Investigativa Antimafia presso l'aeroporto di Malpensa e a valutare l'opportunità di rafforzare l'ufficio incrementando le risorse per personale, mezzi e formazione, al fine di garantire un'azione più efficace e capillare di contrasto alla criminalità per la sicurezza della collettività, anche in vista di Expo 2015;
   il 18 luglio 2013 il Governo ha accolto come raccomandazione, in sede di esame dell'AS 825 e connessi (Istituzione della Commissione Parlamentare antimafia per la XVII legislatura), l'ordine del giorno G1.102 che invita il Governo a consentire alla Direzione Investigativa Antimafia un adeguato apporto organico da parte delle diverse Forze di polizia prevedendo, nel contempo, un piano di assunzione straordinaria volto a colmare la perdurante carenza di organico nel comparto sicurezza; a potenziare, sia sotto il profilo organico che quello funzionale, la DIA, evitando e superando la duplicazione di strutture interforze create ad hoc sulla base di esigenze contingenti; ad adottare immediati interventi normativi, anche con carattere di urgenza, volti al ripristino integrale, a regime, del trattamento economico aggiuntivo del personale della Direzione investigativa antimafia;
   il 26 luglio 2013, nella seduta n. 59 dell'Assemblea e in relazione all'Atto Camera n. 1248, divenuto legge n. 98 del 2013, concernente «Conversione in legge del decreto-legge 21 giugno 2013, n. 69, recante disposizioni urgenti per il rilancio dell'economia», il Parlamento ha approvato un ordine del giorno che impegna il Governo a porre in atto azioni di contrasto alla mafia in Lombardia in occasione dell'evento EXPO, anche attraverso il potenziamento della presenza della Direzione Investigativa Antimafia sul territorio regionale e valutando nel rispetto delle compatibilità di finanza pubblica, l'opportunità di disporre la revoca della chiusura del presidio Direzione Investigativa Antimafia di Malpensa –:
   se abbia assunto o intenda assumere iniziative riguardo alla implementazione di ulteriori strumenti di controllo e di contrasto alla criminalità organizzata, rispetto a quelli vigenti a fine giugno 2013, oltre che al potenziamento di quelli esistenti, sul territorio lombardo in particolare, in riferimento alla filiera delle lavorazioni in subappalto legate all'opera EXPO e al ripristino del presidio della Direzione investigativa antimafia a Malpensa. (4-02345)

Classificazione EUROVOC:
GEO-POLITICO:

MILANO,MILANO - Prov,LOMBARDIA

EUROVOC :

lotta contro la criminalita'

aeroporto

indennita' e spese

assunzione

finanze pubbliche