ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/01843

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 78 del 17/09/2013
Firmatari
Primo firmatario: ARTINI MASSIMO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 17/09/2013
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
SEGONI SAMUELE MOVIMENTO 5 STELLE 17/09/2013


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
  • MINISTERO PER GLI AFFARI REGIONALI E LE AUTONOMIE
  • MINISTERO PER LA COESIONE TERRITORIALE
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 17/09/2013
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

SOLLECITO IL 23/12/2013

SOLLECITO IL 07/02/2014

SOLLECITO IL 11/11/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-01843
presentato da
ARTINI Massimo
testo di
Martedì 17 settembre 2013, seduta n. 78

   ARTINI e SEGONI. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro per gli affari regionali e le autonomie, al Ministro per la coesione territoriale, al Ministro dell'economia e delle finanze . — Per sapere – premesso che:
   la società belga Solvay è presente in Val di Cecina dal 1919 e da allora estrae salgemma nelle località di Querceto e Buriano;
   dal 1996, a seguito del contratto di collaborazione industriale stipulato con l'azienda Monopoli di Stato-A.T.I. Sale spa (titolare delle concessioni per l'estrazione del salgemma), Solvay ha il diritto di estrarre nelle concessioni di «Volterra», «Cecina» e «Poppiano», nei comuni rispettivamente di Volterra, Montecatini Val di Cecina e Pomarance;
   dal salgemma, Solvay ricava la materia prima per produrre nello stabilimento di Rosignano carbonato sodico, bicarbonato di sodio e soda caustica;
   l'estrazione del sale avviene attraverso dissoluzione con acqua dolce, ottenendo così salamoia che viene poi trasportata allo stabilimento Solvay di Rosignano (Livorno);
   l'abitato di Saline di Volterra (Frazione di Volterra, Comune in provincia di Pisa) è accerchiato dalle concessioni minerarie;
   come ha sottolineato il sindaco Marco Buselli in una lettera datata 31 maggio 2012 inviata, tra l'altro, al Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, «mentre i vicini Comuni geotermici ricevono un indennizzo proporzionato da parte di Enel, anche sottoforma di posti di lavoro riservati, come compensazione per l'impatto della geotermia, Volterra non gode di criteri perequativi (...) oltre a non avere ritorno occupazionale pressoché rivolto al Comune di Rosignano, dove risiede lo stabilimento Solvay e dove sono occupate un migliaio di persone»;
   circa due milioni di euro, secondo gli accordi in vigore, verrebbero versati annualmente dalla multinazionale belga a Stato e regione;
   il salgemma non è una risorsa rinnovabile e secondo studi attendibili, con gli attuali livelli estrattivi, è destinato ad esaurirsi nell'arco di 30 anni;
   gli impatti sul territorio dell'estrazione di salgemma riguardano: subsidenza causata dall'estrazione del sale, lo sfruttamento di una risorsa non rinnovabile e i prelievi idrici;
   in particolare, la subsidenza determina crolli nelle vicinanze dei pozzi di estrazione. I vari enti competenti hanno dato negli anni pareri tra loro contrastanti;
   l'università degli studi di Pisa, dipartimento di statistica e matematica applicata all'economia, nel rapporto finale di ricerca «Ricadute economiche, sociali e ambientali della presenza della Solvay nella Val di Cecina» ha fatto notare che: «la commissione comunale ad hoc nel 1997 ha evidenziato “problematiche connesse ad instabilità dei terreni”. L'impatto più evidente è l'abbassamento del terreno». E ancora: «Gli effetti paesaggistici dell'estrazione non si limitano a fenomeni di subsidenza e frane ma sono anche legati a mutamenti chimici, causati dall'inquinamento dei terreni e delle falde con i residui della produzione»;
   a Saline di Volterra si sarebbero verificati in questi anni cedimenti strutturali di alcune abitazioni, crolli di terreno e creazione di enormi pozze d'acqua;
   l'estrazione mette a serio rischio l'equilibrio idrogeologico del fiume Cecina;
   la salinizzazione dei corsi d'acqua legata a emergenze di salamoia è molto frequente come ha sottolineato Arpat Toscana: «Nei documenti relativi agli inconvenienti ambientali verificati negli ultimi 20 anni nell'area di Saline di Volterra, si riscontrano frequentemente situazioni di criticità legate ad improvvisi picchi di salinità sui corsi d'acqua della zona. La mancanza di misurazioni tempestive nei casi citati e in generale di misure sistematiche sia in posizioni di monte che di valle rispetto alle aree minerarie ha sempre impedito di relazionare queste ultime con gli effetti cronici e di picco della salvazione dei corsi d'acqua;
   il problema più pressante, fin da quando opera la Solvay, è quello degli approvvigionamenti idrici dal fiume Cecina e non solo. Il consumo di acqua da parte dell'azienda, sempre secondo lo studio dell'università di Pisa, supera in un anno l'utilizzo idropotabile di tutti i comuni della Val di Cecina, tanto che in estate i problemi di secca sono all'ordine del giorno. Ci sono rilevanti aggravi sugli usi civili e agricoli;
   un utilizzo così selvaggio della risorsa idrica e del territorio contrasta in maniera evidente con l'esito refendario sull'acqua pubblica;
   dal rilascio delle concessioni Volterra e il territorio limitrofo non possiede di fatto più garanzie e potere decisionale per la tutela del proprio territorio così tartassato dalle estrazioni del salgemma;
   nelle scorse settimane il sindaco Buselli ha incontrato il nuovo direttore dello stabilimento Solvay, Davide Papavero chiedendo all'azienda di considerare «ambiente e sicurezza per i cittadini al primo posto, assieme alla tutela della risorsa idrica e al corretto uso del salgemma. Ma anche la questione lavoro e quella spinosa delle royalties, i cui benefìci non ricadono sui territori dove insistono le concessioni minerarie;
   gli effetti delle lavorazioni Solvay rappresentano un caso nazionale, considerati anche i recenti articoli di stampa che hanno messo in luce i terribili effetti sul territorio toscano;
   ormai da anni le istituzioni locali, il comune di Volterra e i cittadini hanno fatto sentire il loro senso di impotenza per quanto sta avvenendo ormai decenni nella Val di Cecina –:
   se quanto riportato in premessa corrisponda a verità;
   se il Governo abbia incontrato o abbia l'intenzione di incontrare i sindaci della Val di Cecina e in particolare il primo cittadino di Volterra per affrontare le problematiche relative all'estrazione del salgemma da parte di Atisale-Solvay;
   quale siano le politiche che il Governo, per quanto di competenza, intende mettere in atto per tutelare dal punto di vista ambientale la Val di Cecina e le Saline di Volterra in particolare;
   se il Governo reputi il problema Solvay un'emergenza nazionale a livello ambientale, sociale ed economico, e ciò interessi in particolar modo Volterra e i comuni limitrofi della Val di Cecina;
   se il Governo abbia intenzione, e in che modo, di intervenire per risolvere la questione delle Royalty;
   se il Governo sia stato coinvolto nell’iter del nuovo accordo di programma sulla Solvay;
   se risulti quali accordi economici e con quali importi siano in vigore per l'estrazione del salgemma e per l'utilizzo della risorsa idrica da parte di Atisale, Solvay ed enti pubblici;
   se risulti quale sia l'importo economico delle concessioni minerarie di Solvay e come sia variato dal 1996 ad oggi;
   se siano previste opere compensative per quei territori che stanno subendo così enormi disagi causati dall'estrazione del salgemma. (4-01843)

Classificazione EUROVOC:
GEO-POLITICO:

CECINA,LIVORNO - Prov,TOSCANA

EUROVOC :

sfruttamento delle miniere

sale

inquinamento del suolo

corso d'acqua