ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/01290

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 55 del 17/07/2013
Trasformazioni
Trasformato il 30/10/2013 in 5/01333
Firmatari
Primo firmatario: GALLINELLA FILIPPO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 17/07/2013
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CIPRINI TIZIANA MOVIMENTO 5 STELLE 17/07/2013


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato in data 17/07/2013
Stato iter:
30/10/2013
Fasi iter:

SOLLECITO IL 29/07/2013

TRASFORMAZIONE EX-ART.134 IL 30/10/2013

TRASFORMATO EX-ART. 134 IL 30/10/2013

CONCLUSO IL 30/10/2013

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-01290
presentato da
GALLINELLA Filippo
testo di
Mercoledì 17 luglio 2013, seduta n. 55

   GALLINELLA e CIPRINI. — Al Ministro della giustizia. — Per sapere – premesso che:
   il decreto legislativo del 7 settembre 2012, n. 155, recante norme della «Nuova organizzazione dei tribunali ordinari e degli uffici del pubblico ministero», a norma dell'articolo 1, comma 2, della legge 14 settembre 2011, n. 148 (12G0177) ha previsto il generale riordino della geografia giudiziaria. Tale decreto ha riguardato in particolare anche i territori della Media Valle del Tevere della provincia di Perugia;
   più specificatamente il decreto legislativo ha previsto l'accorpamento al tribunale di Spoleto del territorio della Media Valle del Tevere (territorio nel quale ricadono numerose cittadine come Deruta, Marsciano, Todi e altro);
   l'accorpamento ha sollevato numerosi perplessità e proteste da parte dei cosiddetti operatori del diritto ma anche dei cittadini per le conseguenze derivanti dall'attuazione di tale accorpamento;
   l'accorpamento del territorio della Media Valle del Tevere al tribunale di Spoleto, così come vorrebbe il suddetto decreto legislativo, non si giustifica secondo gli interroganti né dal punto di vista geografico e socio economico, né dal piano strettamente giuridico in quanto tra la città di Todi e quella di Spoleto ma ancor più tra le altre città della Media Valle del Tevere e Spoleto, vi sono notevoli distanze, scomodissimi collegamenti stradali, non vi sono collegamenti ferroviari né linee autobus dirette. L'idea di un «Tribunale dell'Umbria centrale» con sede a Spoleto non tiene conto del fatto che l'Umbria ha avuto nel tempo uno sviluppo in senso verticale lungo le direttrici di E45 e SS Flaminia, non in senso orizzontale, giacché mancano da sempre collegamenti stradali e ferroviari tra valli separate da alte montagne;
   il tribunale di Spoleto ha una sua ragion d'essere, condivisibile o meno, ma che prescinde dell'accorpamento dei territori della Media Valle del Tevere. Si legge nella relazione accompagnatoria ai decreti legislativi nn. 155 e 156 del 2012 che il mantenimento del terzo tribunale nel distretto della corte d'appello di Perugia non risponde a reali esigenze di amministrazione della giustizia, giacché in base ai criteri standard individuati dal Governo avrebbe potuto essere sufficiente un solo tribunale in Umbria, ma si giustifica per la cosiddetta «regola del tre» (articolo 2 lettera f) della legge delega: garantire che all'esito degli interventi di riorganizzazione, ciascun distretto di corte d'appello, incluse le sezioni distaccate, comprenda non meno di tre degli attuali Tribunali con relative procure della Repubblica) che da criterio ispiratore, quale era inteso nella legge stessa, è stato assunto che aggregare altri territori al tribunale di Spoleto non è indispensabile al suo mantenimento, né è sufficiente a far sì che quell'ufficio rimarrà pur essendo al di sotto del numero minimo di abitanti, anche conteggiando gli attuali 50.000 residenti circa della Media Valle del Tevere;
   persino l'idea di un eccessivo carico di lavoro per il tribunale di Perugia non rappresenta una ragione valida per non trasferire a Perugia i territori della Media Valle del Tevere. Se infatti, l'idea della riforma è quella di preferire uffici di grandi dimensioni a piccole strutture decentrate, il carico di lavoro della ex Sezione di Todi non può rappresentare realmente un problema a Perugia, considerato anche che il carico di lavoro del territorio di Foligno (la ex Sezione più grande tra quelle del tribunale di Perugia) che per diverse materie (penale collegiale, civile collegio, rito camerale, udienze presidenziali, lavoro, esecuzioni immobiliari, fallimentare) veniva trattato presso la sede di Perugia, farà ora carico interamente a Spoleto;
   infine, nella delega al Governo per la riforma della geografia giudiziaria (articolo 1 comma 2 lettera b) si legge che il nuovo assetto territoriale degli uffici giudiziari, dovrà tener conto tra l'altro, anche «della specificità territoriale del bacino di utenza anche con riguardo alla situazione delle sezioni distaccate»;
   in conclusione il previsto accorpamento non appare agli interroganti fondato su criteri razionali e/o ragionevoli e potrebbe essere fonte di disservizi per i cittadini e gli utenti del servizio Giustizia (avvocati, magistrati, personale amministrativo e altro) –:
   quali misure ritenga possibile attuare senza depotenziare alcun ufficio giudiziario a danno di altri, per facilitare l'accesso dei cittadini alla giustizia ed il rapido svolgimento del proprio lavoro da parte delle Forze dell'ordine e della polizia giudiziaria che hanno un contatto diretto con il territorio nei tempi strettissimi che separano dall'entrata in vigore della riforma della geografia giudiziaria;
   se il Ministro interrogato ritenga possibile per i comuni della Media Valle del Tevere il mantenimento dell'Ufficio del Giudice di pace e quali misure intenda adottare per rettificare l'attuale accorpamento del suddetto territorio erroneamente attribuito al tribunale di Spoleto.
(4-01290)

Classificazione EUROVOC:
SIGLA O DENOMINAZIONE:

L 2011 0148

GEO-POLITICO:

PERUGIA,PERUGIA - Prov,UMBRIA, SPOLETO,PERUGIA - Prov,UMBRIA

EUROVOC :

giurisdizione giudiziaria

accesso alla giustizia

diritto dell'individuo