ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/01246

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 52 del 12/07/2013
Firmatari
Primo firmatario: D'UVA FRANCESCO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 12/07/2013
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
GIORDANO SILVIA MOVIMENTO 5 STELLE 12/07/2013
MARZANA MARIA MOVIMENTO 5 STELLE 12/07/2013
DI STEFANO MANLIO MOVIMENTO 5 STELLE 12/07/2013
GAGNARLI CHIARA MOVIMENTO 5 STELLE 12/07/2013
LOREFICE MARIALUCIA MOVIMENTO 5 STELLE 12/07/2013
CECCONI ANDREA MOVIMENTO 5 STELLE 12/07/2013
TERZONI PATRIZIA MOVIMENTO 5 STELLE 12/07/2013
BIANCHI NICOLA MOVIMENTO 5 STELLE 12/07/2013


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA delegato in data 12/07/2013
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

SOLLECITO IL 23/12/2013

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-01246
presentato da
D'UVA Francesco
testo di
Venerdì 12 luglio 2013, seduta n. 52

   D'UVA, SILVIA GIORDANO, MARZANA, MANLIO DI STEFANO, GAGNARLI, LOREFICE, CECCONI, TERZONI e NICOLA BIANCHI. — Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca . — Per sapere – premesso che:
   nella provincia di Messina, nel solo triennio di applicazione della cosiddetta riforma Gelmini, si è assistito a una drastica riduzione degli organici scolastici, di cui 400 unità sottratte alla scuola primaria, 400 unità alla scuola secondaria di II grado e circa 300 alla scuola secondaria di I grado;
   con particolare riferimento al settore della scuola primaria, in Sicilia i tetti organici imposti dalle normative introdotte nel corso degli ultimi anni hanno impedito, in un ambito di fondamentale importanza per lo sviluppo economico e culturale del meridione quale è certamente quello dell'istruzione pubblica, la possibilità che le famiglie possano veder pienamente garantito ai propri figli il diritto allo studio;
   le politiche nazionali che senza soluzione di continuità hanno determinato una costante riduzione dei finanziamenti alla scuola pubblica, creando gravi disagi alle regioni del Mezzogiorno e alla regione siciliana in particolare, hanno fortemente ridimensionato il diritto delle famiglie di effettuare una reale e libera scelta circa le possibilità e le modalità di fruizione offerte dal servizio scolastico per i propri figli, con particolare riferimento alla possibilità di decidere circa la durata dello stesso nel caso della scelta tra la possibilità di accesso a classi a tempo prolungato e la tipologia di corsi e indirizzi da seguire;
   a seguito delle già citate riduzioni dell'offerta formativa nelle regioni meridionali si evidenzia, in particolare, come non possano essere accolte, nonostante espresse previsioni normative in merito, le richieste di istituire classi di insegnamento per strumento musicale nelle scuole secondarie di I grado, con conseguente e grave danno alla educazione, formazione e accrescimento culturale;
   la scuola messinese, istituto comprensivo «Pascoli-Crispi», a fronte di 40 richieste e in presenza dei requisiti necessari per una favorevole risposta in merito, richiedeva per l'anno scolastico 2013/2014 l'istituzione di una classe prima di scuola secondaria di I grado a indirizzo musicale per l'insegnamento di varie specialità strumentali risulta emblematico quanto grave;
   la stessa scuola, nonostante si sia proceduto all'espletamento delle formali richieste e alla selezione dei ragazzi che avrebbero fatto parte della classe musicale da istituire, ha visto negata la sua domanda a seguito di carenza di fondi necessari e una contestuale presenza di limiti organici così come confermato dal Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca tramite il proprio ufficio scolastico regionale per la Sicilia;
   i giovani ragazzi del sud, e siciliani in particolare, pagano, loro malgrado, anni di sprechi e riduzioni finanziarie che hanno ormai gravemente compromesso il loro diritto di accesso allo studio, con l'inevitabile presenza di forti differenze tra le regioni del meridione e quelle del resto d'Italia, laddove le prime vedono irrimediabilmente ridotta l'offerta di formazione su strumenti musicali, ormai passata dalla presenza di 21 a 4 classi nella sola provincia di Messina;
   il comma 2 dell'articolo 3 della Costituzione italiana prevede che sia compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che, limitando di fatto la libertà e l'uguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana richiedendo altresì che tali differenze e limitazioni nell'offerta formativa italiana, tramite la quale l'individuo si sviluppa sia umanamente che culturalmente, vengano eliminate –:
   se il Ministro sia a conoscenza dei fatti sin qui esposti, con particolare riferimento alla continua riduzione della presenza di classi a indirizzo musicale;
   se il Ministro intenda monitorare tale situazione e assumere provvedimenti in merito attraverso i quali garantire anche ai giovani studenti meridionali e siciliani il diritto di accedere alle classi a indirizzo musicale, consentendo così anche a questi il diritto di pieno accesso all'offerta formativa e, allo stesso tempo, impedendo che errori politici e sprechi economici ricadano su di essi e sul loro sviluppo formativo e culturale. (4-01246)

Classificazione EUROVOC:
GEO-POLITICO:

MESSINA,MESSINA - Prov,SICILIA

EUROVOC :

soppressione di posti di lavoro

diritto all'istruzione

insegnamento

istruzione pubblica