ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/00370

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 13 del 07/05/2013
Trasformazioni
Trasformato il 30/10/2013 in 5/01329
Firmatari
Primo firmatario: GALLINELLA FILIPPO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 07/05/2013
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
GAGNARLI CHIARA MOVIMENTO 5 STELLE 07/05/2013
CIPRINI TIZIANA MOVIMENTO 5 STELLE 07/05/2013
LIUZZI MIRELLA MOVIMENTO 5 STELLE 07/05/2013
BALDASSARRE MARCO MOVIMENTO 5 STELLE 07/05/2013
BECHIS ELEONORA MOVIMENTO 5 STELLE 07/05/2013
TERZONI PATRIZIA MOVIMENTO 5 STELLE 07/05/2013


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato in data 07/05/2013
Stato iter:
30/10/2013
Fasi iter:

SOLLECITO IL 24/06/2013

SOLLECITO IL 29/07/2013

TRASFORMAZIONE EX-ART.134 IL 30/10/2013

TRASFORMATO EX-ART. 134 IL 30/10/2013

CONCLUSO IL 30/10/2013

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-00370
presentato da
GALLINELLA Filippo
testo di
Martedì 7 maggio 2013, seduta n. 13

   GALLINELLA, GAGNARLI, CIPRINI, LIUZZI, BALDASSARRE, BECHIS e TERZONI. — Al Ministro della giustizia . — Per sapere – premesso che:
   risulta all'interrogante che nella regione Umbria ci siano circa 110 persone che hanno prestato e prestano ad oggi servizio presso gli uffici giudiziari a seguito di bandi emanati dalla provincia di Perugia, dalla provincia di Terni e dalla regione Umbria, con tempi e modalità differenti dal 2010 al 2013;
   con tali bandi si è voluto consentire ai lavoratori tirocinanti disoccupati, inoccupati, cassaintegrati, in mobilità e socialmente utili, di partecipare a progetti formativi regionali o provinciali presso gli uffici giudiziari attraverso un percorso formativo a tempo determinato;
   gli uffici giudiziari italiani sono in forte deficit di organico, evidenziato anche dalla legge di stabilità del 2012 che ha previsto la proroga dei suddetti rapporti di lavoro per tutto l'anno 2013 a copertura delle carenze di personale;
   il presidente della corte d'appello Wladimiro De Nunzio nella relazione dell'anno giudiziario 2013 ha così rappresentato l'attuale situazione in Umbria: «Sia l'organico magistratura che quello del personale amministrativo soffrono di vuoti consistenti e quindi va considerata l'effettiva forza lavoro presente negli uffici»;
   il contributo del personale amministrativo alla risposta di giustizia, come è ben noto agli addetti ai lavori, non è secondario, ma assolutamente indispensabile e condizionante;
   nel distretto dell'Umbria sul complessivo organico del personale amministrativo la scopertura è molto ampia, pari al 17,4 per cento stante la presenza di 439 unità su un organico di 531, con punte critiche che per la fine dell'anno hanno raggiunto il 34 per cento in uffici quali la corte di appello;
   ugualmente significativa la scopertura che si registra presso gli uffici Unep, dove su un organico di 72 dipendenti, ne sono presenti 61;
   la situazione del personale amministrativo è ancora più grave perché non vi sono da anni, per il mancato espletamento dei concorsi, assunzioni in servizio di giovani, per cui il numero dei dipendenti si riduce rapidamente sempre più col raggiungimento del limite d'età per il pensionamento;
   è significativo il fatto che non siano stati sostituiti ben 44 dipendenti andati in pensione;
   questa grave progressiva carenza è destinata a produrre, se non si interverrà con sollecitudine immettendo nuovo personale amministrativo negli uffici, due effetti deleteri per il servizio giustizia e la sua auspicata efficienza: da una parte la totale dispersione delle esperienze professionali di coloro che vanno in pensione e non possono trasferire ai subentranti il proprio sapere e il proprio bagaglio di esperienze nella gestione dei servizi amministrativi; dall'altra l'accumulo degli adempimenti di cancelleria o addirittura la riduzione dei servizi al pubblico e/o il congelamento di alcune attività;
   l'apporto dei lavoratori precari è stato di fondamentale importanza ai fini del raggiungimento degli obiettivi di efficienza e produttività nel funzionamento degli uffici giudiziari sopperendo, in parte, alla grave carenza di personale che ormai da tempo, affligge tutti gli uffici giudiziari con le conseguenze ormai note a tutti: il rallentamento della macchina giudiziaria, che determina rinvii annuali delle udienze, ritardi nei pagamenti dei patrocini a spese dello stato e così via;
   l'articolo 1, commi 34-36, della legge n. 92 del 2012 (cosiddetto riforma Fornero del mercato del lavoro) delinea una riforma della disciplina dei tirocini formativi, «di fatto» equiparando tale istituto alle altre tipologie contrattuali trattate nei commi precedenti (apprendistato, somministrazione, e altro) con una ribadita insistenza del valore di contratto di lavoro del tirocinio (articolo 1, comma 34, lettera a)) e del valore di prestazione di attività lavorativa resa dal tirocinante (articolo 1, comma 34 lett. b) e c));
   dando attuazione a quanto stabilito dalla «legge Fornero», la Conferenza unificata Stato regioni e province autonome di Trento e Bolzano, nell'accordo con il quale, il 24 gennaio 2013, ha adottato le linee guida in materia di tirocini ha affermato che «le parti si impegnano a definire politiche di accompagnamento ed avviamento al lavoro anche attraverso la predisposizione di misure di incentivazione per la trasformazione dei percorsi formativi in contratti di lavoro», e ha definito il tirocinio quale strumento di inserimento dei giovani e reinserimento dei meno giovani nel mondo del lavoro. Non può quindi essere uno strumento utilizzato in modo continuativo, anche perché comporta due problematiche principali: da un lato non vengono creati nuovi posti di lavoro (comunque necessari) e, nel momento in cui vengono acquisite le varie competenze sfruttando così a pieno le capacità dei soggetti formati, questi ultimi devono abbandonare il posto di lavoro; dall'altro il continuo cambiamento di collaboratori comporta situazioni di inefficienza per l'amministrazione, in quanto il personale di ruolo è costretto continuamente a formare i nuovi lavoratori con spreco di energie e tempo –:
   se il Ministro interrogato non reputi necessario valutare la possibilità di stipulare contratti «atipici», o altre forme di collaborazione, con tutte le categorie di precari che sono stati o sono ancora utilizzati negli uffici giudiziari, secondo schemi e formule che tengano conto delle varie specificità;
   se non reputi opportuna ogni iniziativa di competenza per il riconoscimento formale delle professionalità acquisite, mediante attribuzione di punteggi e/o riserva di posti in eventuali bandi di concorsi pubblici. (4-00370)

Classificazione EUROVOC:
GEO-POLITICO:

PERUGIA,PERUGIA - Prov,UMBRIA

EUROVOC :

patrocinio

concorso amministrativo

creazione di posti di lavoro

prestazione di servizi

udienza giudiziaria