ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/00353

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 12 del 06/05/2013
Firmatari
Primo firmatario: LOREFICE MARIALUCIA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 02/05/2013
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MARZANA MARIA MOVIMENTO 5 STELLE 02/05/2013
SARTI GIULIA MOVIMENTO 5 STELLE 02/05/2013
BUSINAROLO FRANCESCA MOVIMENTO 5 STELLE 02/05/2013
AGOSTINELLI DONATELLA MOVIMENTO 5 STELLE 02/05/2013
DE LORENZIS DIEGO MOVIMENTO 5 STELLE 02/05/2013
RIZZO GIANLUCA MOVIMENTO 5 STELLE 02/05/2013
GRILLO GIULIA MOVIMENTO 5 STELLE 02/05/2013
D'UVA FRANCESCO MOVIMENTO 5 STELLE 02/05/2013
BARONI MASSIMO ENRICO MOVIMENTO 5 STELLE 02/05/2013
DEL GROSSO DANIELE MOVIMENTO 5 STELLE 02/05/2013
LUPO LOREDANA MOVIMENTO 5 STELLE 02/05/2013
PARENTELA PAOLO MOVIMENTO 5 STELLE 02/05/2013
TOFALO ANGELO MOVIMENTO 5 STELLE 02/05/2013
VILLAROSA ALESSIO MATTIA MOVIMENTO 5 STELLE 02/05/2013
CANCELLERI AZZURRA PIA MARIA MOVIMENTO 5 STELLE 02/05/2013
DI VITA GIULIA MOVIMENTO 5 STELLE 02/05/2013
MANNINO CLAUDIA MOVIMENTO 5 STELLE 02/05/2013
DI BENEDETTO CHIARA MOVIMENTO 5 STELLE 02/05/2013
DI MAIO LUIGI MOVIMENTO 5 STELLE 02/05/2013
NESCI DALILA MOVIMENTO 5 STELLE 02/05/2013
SIBILIA CARLO MOVIMENTO 5 STELLE 02/05/2013
LIUZZI MIRELLA MOVIMENTO 5 STELLE 02/05/2013
D'AMBROSIO GIUSEPPE MOVIMENTO 5 STELLE 02/05/2013
ALBERTI FERDINANDO MOVIMENTO 5 STELLE 02/05/2013
FRUSONE LUCA MOVIMENTO 5 STELLE 02/05/2013
BASILIO TATIANA MOVIMENTO 5 STELLE 02/05/2013
VIGNAROLI STEFANO MOVIMENTO 5 STELLE 02/05/2013
DE ROSA MASSIMO FELICE MOVIMENTO 5 STELLE 02/05/2013
COMINARDI CLAUDIO MOVIMENTO 5 STELLE 02/05/2013
GIORDANO SILVIA MOVIMENTO 5 STELLE 02/05/2013


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato in data 02/05/2013
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

SOLLECITO IL 25/06/2013

SOLLECITO IL 01/08/2013

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-00353
presentato da
LOREFICE Marialucia
testo di
Lunedì 6 maggio 2013, seduta n. 12

   LOREFICE, MARZANA, SARTI, BUSINAROLO, AGOSTINELLI, DE LORENZIS, RIZZO, GRILLO, D'UVA, BARONI, DEL GROSSO, LUPO, PARENTELA, TOFALO, VILLAROSA, CANCELLERI, DI VITA, MANNINO, DI BENEDETTO, LUIGI DI MAIO, NESCI, SIBILIA, LIUZZI, D'AMBROSIO, ALBERTI, FRUSONE, BASILIO, VIGNAROLI, DE ROSA, COMINARDI e SILVIA GIORDANO. — Al Ministro della giustizia . — Per sapere – premesso che:
   il decreto legislativo n. 155 del 2012 in materia di nuova organizzazione dei tribunali ordinari e degli uffici del pubblico ministero, nell'intento di operare un riassetto del dislocamento degli uffici del personale giudiziario, alla tabella A prevede la soppressione del tribunale di Modica ed il suo accorpamento a quello di Ragusa;
   non volendo opinare la scelta di merito della riforma che, con il chiaro intento di operare una razionalizzazione dei costi, procede ad un taglio verticale della quantità dei tribunali, non considerando gli effettivi punti deboli del sistema giudiziario, è certo che tale decreto crea sicuramente seri problemi per la cittadinanza del circondario dei comuni di Ispica, Pozzallo, Modica e Scicli, oltre che comportare dei maggiori costi per l'espletamento della giustizia;
   non si può privare un'area particolarmente delicata come quella sicula di un efficiente ufficio giudiziario quale quello di Modica innanzi al quale attualmente pendono quasi 10.000 cause, a differenza di molti altri uffici giudiziari siciliani toccati solo apparentemente dalla spending review perché molto più piccoli e comunque più facilmente collegati al rispettivo tribunale di accorpamento;
   l'allontanamento dei palazzi di giustizia costringe il comune cittadino modicano, ma soprattutto ispicese, pozzallese e sciclitano ad intraprendere un vero e proprio trasferimento a Ragusa a giudizio degli interroganti del tutto irrazionale ed inefficiente per esercitare il diritto costituzionalmente garantito di agire in giudizio ex articolo 24 della Costituzione. È d'uopo evidenziare oltretutto che la provincia di Ragusa è l'unica in Sicilia a non essere mai stata dotata di autostrade, con la conseguenza che dal circondario di Modica occorre mediamente un'ora per raggiungere Ragusa (quasi il doppio del tempo necessario per raggiungere Siracusa e, in sostanza, lo stesso tempo di percorrenza per Catania);
   in ogni caso non si può non considerare la maggior efficienza dei tribunali di piccole e medie dimensioni rispetto ai grandi uffici giudiziari nel garantire ai cittadini un giusto processo, soprattutto assicurandone una ragionevole durata ai sensi dell'articolo 111 della Costituzione;
   un accorpamento del tribunale di Modica a quello di Ragusa comporterebbe altresì una redistribuzione delle controversie penali e civili ai giudici con irragionevoli ritardi ulteriori nella definizione delle controversie che possono rientrare nell'ordine dell'anno anche per pendenze che allo stato attuale sono ormai prossime alla decisione;
   l'articolo 10 dello stesso decreto legislativo n. 155 del 2012 prevede la clausola di invarianza finanziaria, secondo cui dalla riorganizzazione degli uffici giudiziari non devono derivare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica. In seguito alla soppressione del tribunale di Modica invece i costi della pubblica amministrazione sarebbero di molto aumentati, in quanto, mentre oggi il tribunale di Modica è sito in un locale inaugurato solo nel 2004 (che dopo l'accorpamento verrebbe dismesso), a seguito della riforma si avrebbe lo spostamento di tutto il personale a Ragusa, con l'evidente incapienza materiale dei locali di destinazione per tutto il personale che attualmente lavora a Modica;
   il bilancio attuale del tribunale di Ragusa, allo stato, non disporrebbe inoltre di alcun margine di spesa extra da destinare all'affitto di nuovi locali, se non all'impiego di strutture disponibili quali ad esempio l'ex facoltà di agraria in Ragusa Ibla, una struttura inidonea, fatiscente e il cui riutilizzo presenterebbe notevoli costi per la pubblica amministrazione;
   il consiglio giudiziario della corte di appello di Catania nella seduta del 16 luglio 2012 ha espresso parere favorevole alla non soppressione del tribunale di Modica, e ha previsto un eventuale accorpamento di questo a quello di Ragusa con pari dignità per i palazzi di giustizia che diventerebbero entrambi sede di circondario;
   la soppressione del suindicato tribunale è ingiustificata anche alla luce dei parametri elaborati dalla commissione ministeriale che ha emanato lo stesso decreto legislativo:
    quanto alle sopravvenienze, il tribunale di Modica ha maggiori sopravvenienze rispetto a venti dei cinquantotto tribunali sub-provinciali (di cui 4 vengono mantenuti: Gela, Sciacca, Lagonegro e Spoleto);
    quanto all'organico dei magistrati, il tribunale di Modica ha un organico superiore rispetto a ben ventisette dei cinquantotto tribunali sub-provinciali (di cui 5 vengono mantenuti: Sciacca, Rovereto, Lagonegro, Larino e Spoleto);
    quanto alla popolazione, il tribunale di Modica ha una popolazione maggiore rispetto a ben ventuno dei cinquantotto tribunali sub-provinciali (di cui 4 vengono mantenuti: Larino, Lagonegro, Gela e Spoleto);
    quanto all'estensione territoriale, il tribunale di Modica ha un'estensione maggiore rispetto a ben sei dei cinquantotto tribunali sub-provinciali (di cui 4 vengono mantenuti: Busto Arsizio, Nola, Torre Annunziata e Nocera Inferiore). A ciò si aggiunga l'insufficiente stato delle infrastrutture del territorio in esame;
    quanto alla efficienza del servizio reso ai cittadini, va esaminata la relazione del primo presidente della Corte di cassazione all'inaugurazione dell'anno giudiziario 2012, che ha sostanzialmente affermato che il 10 per cento dei processi penali in primo grado vengono definiti con sentenze che dichiarano il reato estinto per prescrizione. Nel tribunale di Modica, in riferimento al medesimo periodo preso in considerazione, solo il 3 per cento dei processi penali vengono definiti con sentenze dichiarative della prescrizione;
   non appare coerente con i princìpi dello Stato di diritto il procedere con la chiusura indiscriminata delle sedi giudiziarie prescindendo dall'effettivo ruolo da queste svolto sul territorio nel rispetto e nel ripristino della legalità –:
   se sia a conoscenza di quanto riportato in premessa in merito alle vicende descritte e se risulti agli atti per quali ragioni non si sia ritenuto di escludere il tribunale di Modica dalla soppressione prevista dal suindicato decreto, in quanto la sua chiusura non risponde alle esigenze di maggior efficienza e di riduzione della spesa, ma al contrario comporterà enormi costi per lo Stato;
   se intenda assumere iniziative normative urgenti volte al mantenimento dell'ufficio giudiziario di Modica. (4-00353)

Classificazione EUROVOC:
GEO-POLITICO:

MODICA,RAGUSA - Prov,SICILIA

EUROVOC :

diritto di agire in giudizio

giurisdizione giudiziaria

sistema giudiziario