ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/03201

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 847 del 02/08/2017
Firmatari
Primo firmatario: PELLEGRINO SERENA
Gruppo: SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' - POSSIBILE
Data firma: 02/08/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
PALAZZOTTO ERASMO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' - POSSIBILE 02/08/2017
FRATOIANNI NICOLA SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' - POSSIBILE 02/08/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 02/08/2017
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

SOLLECITO IL 07/11/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta orale 3-03201
presentato da
PELLEGRINO Serena
testo di
Mercoledì 2 agosto 2017, seduta n. 847

   PELLEGRINO, PALAZZOTTO e FRATOIANNI. — Al Ministro dell'interno . — Per sapere – premesso che:
   i richiedenti asilo che, alla data del 24 ottobre 2016, si trovavano a Gorizia nelle strutture governative di prima accoglienza, nelle strutture temporanee e nello Sprar, hanno consentito all'amministrazione comunale di ricevere 145.500 euro dal fondo «Immigrazione, accoglienza e garanzia dei diritti, programma Flussi migratori e coesione sociale»;
   una nota esplicativa del Ministero dell'interno dispone che l'erogazione avviene quale concorso agli oneri sostenuti dai comuni che accolgono richiedenti protezione internazionale e senza vincoli di destinazione;
   il comune di Gorizia ha destinato i fondi statali per l'accoglienza all'erogazione di 30 borse lavoro per disoccupati goriziani;
   a Gorizia, sede di commissione territoriale, operano due strutture di accoglienza, per 250 persone che usufruiscono dell'assistenza prevista dalle convenzioni; inoltre, la Caritas diocesana accoglie per il solo pernottamento 51 persone nel dormitorio Faidutti;
   al 30 luglio 2017 nella ex provincia di Gorizia risultavano presenti 1037 richiedenti asilo, dei quali 937 in convenzione;
   a Gorizia, fino al 31 luglio, un centinaio di persone prive di convenzione, stazionavano da settimane in un parco cittadino, senza acqua corrente e servizi igienici, con il solo parziale supporto fornito dal volontariato locale;
   l'amministrazione comunale da quella data ha allontanato i profughi dal parco pubblico e comunicato ai richiedenti asilo che non possono dormire per terra o sulle panchine in nessun luogo della città, senza individuare alcuna alternativa e prevedendo pesanti sanzioni;
   la prefettura ha comunicato che non sono previsti trasferimenti di richiedenti asilo in altre sedi, nonostante le frequenti sollecitazioni al Ministero dell'interno;
   il comune di Gorizia, a quanto risulta agli interroganti, rifiuta di attivare lo Sprar, ha reagito con ordinanze antibivacco agli accampamenti di profughi lungo il fiume senza partecipare in alcun modo all'accoglienza, non ha mai risposto alle richieste di mettere a disposizione locali di sua proprietà, nemmeno in condizioni di assoluta emergenza, mette sistematicamente in atto iniziative che ostacolano ulteriormente la già misera vita dei richiedenti asilo, alimentando una forte tensione e contrapposizione sociale, al punto che dalla prefettura è giunta la raccomandazione, riportata dalla stampa il 30 luglio, di evitare azioni di forza;
   nell'inverno 2015, Medici senza Frontiere ha ritenuto così grave la situazione goriziana, dal punto di vista umanitario, da aprire un campo di accoglienza con una capacità di 100 posti in un sito messo a disposizione dalla Curia;
   la stampa nazionale si è ripetutamente occupata delle condizioni in cui vivono i richiedenti asilo a Gorizia e dello sforzo del volontariato e della Caritas diocesana per sopperire alle carenze istituzionali;
   gli interroganti ritengono vi sia una differenza sostanziale tra gli obiettivi e le ragioni per cui sono stati erogati e distribuiti i fondi nazionali ai comuni e le scelte politiche dell'amministrazione di Gorizia;
   il contributo dello Stato di cui al decreto-legge n. 193 del 2016, è destinato a sostenere gli oneri dei comuni che accolgono richiedenti asilo e che hanno attuato interventi necessari nell'ambito dell'accoglienza e dell'integrazione;
   andrebbe chiarita la precisazione ministeriale «le somme potranno essere liberamente impegnate per progetti di miglioramento dei servizi o delle infrastrutture utili e attesi da tutta la comunità locale», se sia cioè da riferirsi agli enti che hanno gestito responsabilmente l'accoglienza o anche a quelli che l'hanno impedita in ogni modo –:
   se, per evitare di «premiare» enti locali che da anni coltivano politiche di «non accoglienza» e rifiutano qualsiasi integrazione dei richiedenti asilo, non intenda assumere iniziative per chiarire che le somme vanno erogate solo ai comuni che possano rendicontare una gestione responsabile dell'accoglienza;
   quali iniziative di competenza intenda assumere, in relazione alla posizione assunta dal comune di Gorizia, al fine di risolvere la locale crisi umanitaria e garantire una gestione efficace dei flussi migratori e l'attuazione delle politiche di asilo. (3-03201)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

asilo politico

integrazione dei migranti

aiuto sociale