Legislatura: 17Seduta di annuncio: 826 del 04/07/2017
Primo firmatario: MAROTTA ANTONIO
Gruppo: ALTERNATIVA POPOLARE-CENTRISTI PER L'EUROPA-NCD
Data firma: 04/07/2017
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato in data 04/07/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione ILLUSTRAZIONE 05/07/2017 Resoconto MAROTTA ANTONIO ALTERNATIVA POPOLARE-CENTRISTI PER L'EUROPA-NCD RISPOSTA GOVERNO 05/07/2017 Resoconto ORLANDO ANDREA MINISTRO - (GIUSTIZIA) REPLICA 05/07/2017 Resoconto MAROTTA ANTONIO ALTERNATIVA POPOLARE-CENTRISTI PER L'EUROPA-NCD
DISCUSSIONE IL 05/07/2017
SVOLTO IL 05/07/2017
CONCLUSO IL 05/07/2017
MAROTTA. –
Al Ministro della giustizia. – Per sapere – premesso che:
in ambito forense si definisce equo compenso la «corresponsione di un compenso proporzionato alla quantità e alla qualità del lavoro svolto, al contenuto, alle caratteristiche della prestazione legale»;
la sentenza dell'8 dicembre 2016 n. c-532/15 della Corte di giustizia dell'Unione europea ha affermato la legittimità in ambito europeo dei minimi tariffari inderogabili;
la riforma dell'ordinamento forense, introdotta con legge n. 247 del 2012, intervenendo sulla materia dei compensi, prevede, ai sensi dell'articolo 13, comma 2, che il compenso spettante al professionista sia pattuito di regola per iscritto all'atto del conferimento dell'incarico professionale, anche tenuto conto dei compensi previsti dal decreto del Ministro della giustizia adottato ai sensi del comma 6 del medesimo articolo 13 ed aggiornati periodicamente;
il Consiglio nazionale forense da anni segnala l'esistenza di convenzioni che presentano un eccessivo squilibrio contrattuale in favore del committente e non rispettose della proporzione tra compenso pattuito e qualità e quantità del lavoro svolto dal legale su mandato;
tali convenzioni sono proposte dagli iscritti all'ordine degli avvocati dai cosiddetti «clienti forti»: banche assicurazioni, grandi gruppi economici, Equitalia, nonché taluni bandi «al ribasso» promossi da alcuni comuni, poi rigorosamente bloccati dai giudici amministrativi, e presentano clausole di natura vessatoria e compensi irrisori, in particolare a danno dei giovani avvocati;
già dai primi mesi del 2017 il Ministro interrogato ha avanzato la proposta di un disegno di legge «sull'equo compenso», il cui punto focale del provvedimento è il rapporto dei professionisti con i grandi committenti. Il contenuto del disegno di legge è il risultato del tavolo di lavoro avviato tra il Ministero della giustizia e il Consiglio nazionale forense;
il disegno di legge sopra illustrato non risulta al momento approvato dal Consiglio dei ministri e quindi presentato alle Camere. Architetti, ingegneri e avvocati hanno organizzato una manifestazione a Roma nel di maggio 2017, nella quale hanno unito «le voci dei professionisti per chiedere al Governo l'introduzione di una normativa sul giusto compenso per la qualità delle prestazioni e su altri temi importanti, quali l'equità fiscale e il diritto/dovere a una formazione qualificata di alto livello» –:
quali intendimenti abbia il Ministro interrogato sulla questione evidenziata in premessa, con particolare riferimento alla presentazione del disegno di legge sull'equo compenso dei professionisti. (3-03133)
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):ordine professionale
organizzazione della professione
consiglio dei ministri