ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/02853

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 754 del 07/03/2017
Firmatari
Primo firmatario: DI VITA GIULIA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 07/03/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BARONI MASSIMO ENRICO MOVIMENTO 5 STELLE 07/03/2017
LOREFICE MARIALUCIA MOVIMENTO 5 STELLE 07/03/2017
GRILLO GIULIA MOVIMENTO 5 STELLE 07/03/2017
GIORDANO SILVIA MOVIMENTO 5 STELLE 07/03/2017
NESCI DALILA MOVIMENTO 5 STELLE 07/03/2017
MANTERO MATTEO MOVIMENTO 5 STELLE 07/03/2017
COLONNESE VEGA MOVIMENTO 5 STELLE 07/03/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO PER GLI AFFARI REGIONALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO PER GLI AFFARI REGIONALI delegato in data 07/03/2017
Stato iter:
08/03/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 08/03/2017
Resoconto DI VITA GIULIA MOVIMENTO 5 STELLE
 
RISPOSTA GOVERNO 08/03/2017
Resoconto COSTA ENRICO MINISTRO SENZA PORTAFOGLIO - (AFFARI REGIONALI)
 
REPLICA 08/03/2017
Resoconto BARONI MASSIMO ENRICO MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 08/03/2017

SVOLTO IL 08/03/2017

CONCLUSO IL 08/03/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-02853
presentato da
DI VITA Giulia
testo presentato
Martedì 7 marzo 2017
modificato
Mercoledì 8 marzo 2017, seduta n. 755

   DI VITA, BARONI, LOREFICE, GRILLO, SILVIA GIORDANO, NESCI, MANTERO e COLONNESE. – Al Ministro per gli affari regionali. – Per sapere – premesso che:
   la legge di stabilità per il 2016 aveva fatto registrare un lieve incremento degli stanziamenti relativi al fondo nazionale per le politiche sociali, rifinanziandolo con circa 313 milioni di euro per gli anni 2016 e 2017 e con circa 314 milioni di euro per l'anno 2018 e aumentando il fondo nazionale per la non autosufficienza a 450 milioni di euro, cui si aggiungono i 50 milioni di euro ricavati dal cosiddetto decreto-legge sul Mezzogiorno, per un totale di 500 milioni di euro;
   l'intesa Stato-regioni del 23 febbraio 2017 ha stabilito, per il 2017, il taglio da 50 milioni di euro al fondo nazionale per la non autosufficienza e da 211 milioni di euro al fondo nazionale per le politiche sociali, derivante dalle ricadute del contributo alla finanza pubblica a carico delle regioni stabilito a partire dalla legge di stabilità per il 2015 e che per il 2017 costerà a regioni e province autonome 2,691 miliardi di euro di minori introiti. Tali riduzioni sarebbero conseguenza di quell'intesa che, prevedendo la riduzione degli stanziamenti statali a favore delle regioni per un totale di 485,196 milioni di euro extrasanitari, ha contemplato gli effetti di tale riduzione su diverse voci di spesa tra le quali figurano il fondo nazionale per la non autosufficienza e quello per le politiche sociali per gli importi sopra menzionati;
   l'intesa è il frutto di un accordo esclusivo tra regioni e Ministero dell'economia e delle finanze, alla presenza del Ministro per gli affari regionali, senza la partecipazione, sin dalla fase istruttoria, del Ministero del lavoro e delle politiche sociali;
   il fondo nazionale per la non autosufficienza passerebbe da 311 a 99,7 milioni di euro, mentre il fondo nazionale per le politiche sociali perderebbe quei 50 milioni di euro ulteriori stanziati appena il giorno prima della citata intesa, nell'ambito della legge per la coesione sociale e il Mezzogiorno;
   appare dunque irragionevole, al limite del paradosso, che nel giro di ventiquattr'ore si sia realizzato un incremento e un decremento del medesimo fondo, tanto da suscitare unanime sdegno delle rappresentanze sindacali;
   la sentenza della Corte costituzionale n. 275 del 2016 ha sancito un principio fondamentale: «è la garanzia dei diritti incomprimibili ad incidere sul bilancio e non l'equilibrio di questo a condizionarne la doverosa erogazione»;
   il Governo non può esimersi dal garantire un adeguato stanziamento di risorse economiche per assicurare i livelli essenziali di assistenza –:
   come il Governo intenda sopperire ai tagli dei fondi necessari ad assicurare i diritti incomprimibili delle fasce più deboli della società, indicando l'esatta riduzione, regione per regione, dei fondi che sono stati decurtati a discapito dei servizi e delle prestazioni che tutte le regioni devono garantire. (3-02853)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

coesione economica e sociale

risorsa economica

economia pubblica