Legislatura: 17Seduta di annuncio: 729 del 24/01/2017
Primo firmatario: MAZZIOTTI DI CELSO ANDREA
Gruppo: CIVICI E INNOVATORI
Data firma: 24/01/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma MOLEA BRUNO CIVICI E INNOVATORI 25/01/2017
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA delegato in data 24/01/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione ILLUSTRAZIONE 25/01/2017 Resoconto MAZZIOTTI DI CELSO ANDREA CIVICI E INNOVATORI RISPOSTA GOVERNO 25/01/2017 Resoconto FEDELI VALERIA MINISTRO - (ISTRUZIONE, UNIVERSITA' E RICERCA) REPLICA 25/01/2017 Resoconto MAZZIOTTI DI CELSO ANDREA CIVICI E INNOVATORI
APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 25/01/2017
DISCUSSIONE IL 25/01/2017
SVOLTO IL 25/01/2017
CONCLUSO IL 25/01/2017
MAZZIOTTI DI CELSO, MOLEA. —
Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca
. — Per sapere – premesso che:
alcune famiglie segnalano la difficoltà e la rigidità nei passaggi ad altri indirizzi di studio nella scuola secondaria superiore;
in una lettera del febbraio 2016 inviata dal Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca alla direzione generale dell'ufficio scolastico regionale per la Lombardia, si precisa come la disposizione citata all'articolo 1, comma 7, del decreto legislativo n. 226 del 2005 concernente i passaggi ad altri indirizzi di studio, esami integrativi e d'idoneità non abbia trovato applicazione, rimanendo solo «enunciazione di un principio generale» priva della «relativa regolamentazione di dettaglio»;
in virtù di questo vuoto normativo, fa notare il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, si deve fare riferimento all'articolo 24 dell'ordinanza ministeriale 21 maggio 2001, n. 90, secondo cui il passaggio ad altri indirizzi di studio è consentito solo previo svolgimento di esami integrativi da effettuarsi prima dell'inizio delle lezioni dell'anno scolastico successivo;
a fronte di questo quadro fornito dal Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, si riscontrano nelle scuole incertezze e difficoltà nell'assicurare l'effettiva possibilità dei passaggi ad altri indirizzi di studio. In particolare, si nota una flessibilità discrezionale nei passaggi che avvengono dopo il secondo anno, anche in virtù di quanto enunciato dal decreto ministeriale n. 323 del 1999 (articolo 5, comma 1);
l'articolo 8 dello schema di decreto legislativo sull'istruzione e formazione professionale – articolo 1, comma 181, lettera d), della legge n. 107 del 2015 – regolamenta in maniera puntuale il passaggio tra sistemi formativi;
l'interrogante ritiene necessario un intervento di aggiornamento, chiarimento e semplificazione anche nei passaggi ad altri indirizzi di studio nella scuola secondaria superiore;
tali modifiche permetterebbero una piena inclusione scolastica, consentendo a ogni studente di poter esprimere il proprio talento e contribuendo a lottare contro la dispersione, fenomeno in calo, ma ancora lontano dall'obiettivo europeo del 10 per cento entro il 2020;
in questo senso, di concerto con famiglie e uffici scolastici regionali, vanno governate e sistematizzate, anche con processi di rilevazione e consultazione, le diverse attività sviluppate e sperimentate con successo a livello territoriale, con una valutazione sia degli aspetti legati all'adeguamento delle competenze, sia delle motivazioni, delle aspettative e delle attitudini –:
se intenda intervenire per sanare questo vuoto lungo più di quindici anni.
(3-02727)
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