ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/02697

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 724 del 16/01/2017
Ex numero atto
Precedente numero assegnato: 5/05935
Abbinamenti
Atto 3/01605 abbinato in data 17/01/2017
Atto 3/02696 abbinato in data 17/01/2017
Firmatari
Primo firmatario: PILI MAURO
Gruppo: MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO
Data firma: 16/01/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 16/01/2017
Attuale delegato a rispondere: PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI delegato in data 16/01/2017
Stato iter:
17/01/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 17/01/2017
Resoconto CASTIGLIONE GIUSEPPE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI)
 
REPLICA 17/01/2017
Resoconto PILI MAURO MISTO
Fasi iter:

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 17/01/2017

DISCUSSIONE IL 17/01/2017

SVOLTO IL 17/01/2017

CONCLUSO IL 17/01/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta orale 3-02697
presentato da
PILI Mauro
testo presentato
Lunedì 16 gennaio 2017
modificato
Martedì 17 gennaio 2017, seduta n. 725

   PILI. – Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale . – Per sapere – premesso che:
   la relazione sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea (anno 2014), ai sensi dell'articolo 13, comma 2, della legge 24 dicembre 2012, n. 234, presentata dal Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri per le politiche e gli affari europei recita: «Senza pretesa alcuna di esaustività, si possono segnalare, sulla scorta della relazione consuntiva 2014, anche i risultati conseguiti in alcuni altri settori strategici per gli interessi dell'Unione e del nostro Paese, a partire dall'agricoltura. Su iniziativa della Presidenza italiana, il Consiglio ha innanzitutto risposto alle “contro-sanzioni” russe in campo agricolo individuando alcune misure volte ad arginare il loro impatto sulle produzioni europee, con particolare riguardo ai settori dell'ortofrutta e lattiero-caseario. Sono stati inoltre portati avanti i lavori sul regolamento per la produzione biologica e l'etichettatura dei prodotti biologici, nonché sull'accesso alla terra e al credito dei giovani»;
   tale richiamo teso alla valorizzazione e alla tutela delle produzioni agricole, con particolare riferimento a quelle lattiero-casearie, costituisce un elemento imprescindibile per lo sviluppo economico di un settore trainante e decisivo per l'economia della regione Sardegna;
   la Commissione europea con una diffida allo Stato italiano chiede all'Italia di abrogare una legge che vieta l'utilizzo di latte in polvere nella produzione di formaggi;
   il 28 maggio la Commissione europea ha inviato una diffida all'Italia invitandola a modificare le disposizioni della legge 11 aprile 1974, n. 138, recante «nuove norme concernenti il divieto di ricostituzione del latte in polvere per l'alimentazione umana», che sancisce il divieto di utilizzo e di detenzione di latte in polvere e latte ricostituito al fine della produzione di prodotti caseari;
   secondo tale norma è vietato detenere, vendere, porre in vendita o mettere altrimenti in commercio o cedere a qualsiasi titolo o utilizzare:
    a) latte fresco destinato al consumo alimentare diretto o alla preparazione di prodotti caseari al quale sia stato aggiunto latte in polvere o altri latti conservati con qualunque trattamento chimico o comunque concentrati;
    b) latte liquido destinato al consumo alimentare diretto o alla preparazione di prodotti caseari ottenuto, anche parzialmente, con latte in polvere o con altri latti conservati con qualunque trattamento chimico o comunque concentrati;
    c) prodotti caseari preparati con i prodotti di cui alle lettere a) e b) o derivati comunque da latte in polvere;
    d) bevande ottenute con miscelazione dei prodotti di cui alle lettere a) e b) con altre sostanze, in qualsiasi proporzione;
   tale norma prevede sostanzialmente che in Italia i formaggi si possano produrre solo con il latte;
   si tratta una norma di tutela e nel contempo tesa alla valorizzazione dell'unicità del prodotto lattiero-caseario;
   la diffida della Commissione europea è l'ennesima imposizione di un'Europa incapace di affrontare emergenze come l'emigrazione, ma che si rivela pronta ad assecondare le grandi lobby che puntano ad abbassare gli standard qualitativi dei prodotti alimentari solo al fine di elevare i profitti a scapito della qualità;
   a rischio non ci sarebbero le dop, ma tale modifica potrebbe alla fine intaccare anche tale tutela e finirebbe comunque per intaccare e minare la stessa immagine dei formaggi tutelati con forme particolari di riconoscimento –:
   se non ritenga il Governo di dover intervenire al fine di tutelare e valorizzare la tipicità dei prodotti lattiero-caseari prodotti sul territorio italiano, con particolare riferimento a quelle aree, come la Sardegna, che hanno una specificità riconosciuta anche attraverso le dop;
   se non ritengano di dover tutelare tali produzioni attraverso la legge 11 aprile 1974, n. 138, e garantirne la piena applicazione;
   se non intendano porre in essere urgenti azioni, e quali, tese a difendere tale norma in ambito europeo, invitando la Commissione europea a ritirare la diffida in materia. (3-02697)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

agricoltura biologica

consumo alimentare

prodotto lattiero-caseario