ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/02568

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 694 del 18/10/2016
Firmatari
Primo firmatario: PARISI MASSIMO
Gruppo: SCELTA CIVICA VERSO CITTADINI PER L'ITALIA-MAIE
Data firma: 18/10/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
SOTTANELLI GIULIO CESARE SCELTA CIVICA VERSO CITTADINI PER L'ITALIA-MAIE 18/10/2016
FAENZI MONICA SCELTA CIVICA VERSO CITTADINI PER L'ITALIA-MAIE 18/10/2016


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 18/10/2016
Stato iter:
19/10/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 19/10/2016
Resoconto FAENZI MONICA SCELTA CIVICA VERSO CITTADINI PER L'ITALIA-MAIE
 
RISPOSTA GOVERNO 19/10/2016
Resoconto ALFANO ANGELINO MINISTRO - (INTERNO)
 
REPLICA 19/10/2016
Resoconto FAENZI MONICA SCELTA CIVICA VERSO CITTADINI PER L'ITALIA-MAIE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 19/10/2016

SVOLTO IL 19/10/2016

CONCLUSO IL 19/10/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-02568
presentato da
PARISI Massimo
testo presentato
Martedì 18 ottobre 2016
modificato
Mercoledì 19 ottobre 2016, seduta n. 695

   PARISI, SOTTANELLI e FAENZI. — Al Ministro dell'interno . — Per sapere – premesso che:
   nel corso di un recente evento pubblico è emerso che nel 2016 sono stati iscritti presso la procura della Repubblica di Prato 1.033 procedimenti penali in materia di prevenzione e sicurezza del lavoro, di cui 888 con indagati di nazionalità cinese (86 per cento del totale). Dal 1o settembre 2014 al 30 settembre 2016 sono state iscritte 3.146 notizie di reato in materia di lavoro, di cui 2.717 a carico di cinesi;
   in occasione del medesimo evento il sostituto procuratore Antonio Sangermano, di fronte all'eccezionalità della situazione pratese, ha auspicato una legge che conceda alle prefetture poteri di espulsione per lo straniero condannato in primo grado, mentre il capo della procura della Repubblica di Prato Giuseppe Nicolosi ha sottolineato come nel distretto pratese «l'immigrazione clandestina si trasformi in opportunità di sfruttamento», testimoniata dalla presenza sempre più consistente di operai clandestini africani;
   tra le inchieste che riguardano cittadini cinesi emerge quella che nel luglio 2016 ha portato all'arresto di una coppia ritenuta referente locale di un traffico di manodopera da Pechino a Prato. Nel marzo 2016 ha inoltre preso il via il processo su riciclaggio di denaro tramite money transfer – 4,5 miliardi di euro trasferiti in Cina tra il 2006 e il 2010 – che vede imputate 298 persone, quasi tutte di origine orientale, e la Bank of China;
   a Prato l'incidenza della popolazione straniera è al 18,2 per cento contro l'8,3 per cento nazionale. Dei 34.794 cittadini stranieri 16.918 sono cinesi, il cui numero è triplicato dal 2000 ad oggi. A questi vanno aggiunti almeno 13 mila clandestini di nazionalità cinese. Il numero di cittadini cinesi è in costante aumento, a differenza degli altri cittadini stranieri che registrano un trend in diminuzione non per uscita dal territorio ma per acquisizione della cittadinanza italiana, fenomeno pressoché irrilevante tra la popolazione cinese;
   il «caso Prato», capitale italiana dell'immigrazione, nelle parole dell'ex procuratore capo Piero Tony, è sul tavolo delle istituzioni locali e nazionali da molti anni; ma i dati sopra esposti disegnano un quadro tutt'altro che migliorato rispetto al passato che conferma il sostanziale fallimento delle iniziative assunte o annunciate sino ad oggi –:
   se il Ministro interrogato abbia in agenda interventi specifici finalizzati al contrasto dei fenomeni di illegalità all'interno del distretto cinese a Prato e all'indirizzamento sul territorio pratese di una quota del denaro sequestrato nell'ambito delle inchieste sul riciclaggio tramite money transfer. (3-02568)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

riciclaggio di denaro

lavoratore clandestino

prevenzione degli infortuni