ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/02506

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 680 del 27/09/2016
Firmatari
Primo firmatario: VARGIU PIERPAOLO
Gruppo: SCELTA CIVICA PER L'ITALIA
Data firma: 27/09/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MONCHIERO GIOVANNI SCELTA CIVICA PER L'ITALIA 27/09/2016
MATARRESE SALVATORE SCELTA CIVICA PER L'ITALIA 27/09/2016
DAMBRUOSO STEFANO SCELTA CIVICA PER L'ITALIA 27/09/2016
VECCHIO ANDREA SCELTA CIVICA PER L'ITALIA 27/09/2016
GALGANO ADRIANA SCELTA CIVICA PER L'ITALIA 27/09/2016
LIBRANDI GIANFRANCO SCELTA CIVICA PER L'ITALIA 27/09/2016


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 27/09/2016
Stato iter:
28/09/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 28/09/2016
Resoconto VARGIU PIERPAOLO SCELTA CIVICA PER L'ITALIA
 
RISPOSTA GOVERNO 28/09/2016
Resoconto LORENZIN BEATRICE MINISTRO - (SALUTE)
 
REPLICA 28/09/2016
Resoconto VARGIU PIERPAOLO SCELTA CIVICA PER L'ITALIA
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 28/09/2016

SVOLTO IL 28/09/2016

CONCLUSO IL 28/09/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-02506
presentato da
VARGIU Pierpaolo
testo presentato
Martedì 27 settembre 2016
modificato
Mercoledì 28 settembre 2016, seduta n. 681

   VARGIU, MONCHIERO, MATARRESE, DAMBRUOSO, VECCHIO, GALGANO e LIBRANDI. – Al Ministro della salute . – Per sapere – premesso che:
   in attuazione del patto per la salute 2014-2016 e dei commi 553-554 dell'articolo 1 della legge di stabilità per il 2016 è in corso di completamento l’iter del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri con il quale saranno ridefiniti i livelli essenziali di assistenza;
   il provvedimento avrà un carattere effettivamente costitutivo, in quanto sostituirà il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 20 novembre 2011 attualmente in vigore e si porrà come fonte primaria per la definizione delle attività, dei servizi e delle prestazioni garantite ai cittadini con le risorse pubbliche messe a disposizione del servizio sanitario nazionale;
   nel suddetto schema di decreto non è inserita la riabilitazione oncologica. Tale omissione è ad avviso degli interroganti del tutto ingiustificata alla luce delle evidenze scientifiche e dei dati sulla prevalenza e sulla guarigione da tumore in Italia, nonché delle proiezioni sul numero di persone in vita dopo una diagnosi di tumore recente o lontana nel tempo. Il paziente con neoplasia rappresenta l'esempio più significativo in cui malattia e disabilità sono presenti simultaneamente, interagendo tra loro e determinando un fabbisogno riabilitativo peculiare rispetto a quello conseguente ad altre lesioni. Un assetto normativo e organizzativo che non consideri adeguatamente tale evidenza presenta, pertanto, una vistosa insufficienza, i cui effetti negativi sono destinati a moltiplicarsi e a generare a cascata costi per spesa inappropriata;
   gli italiani sopravvissuti ad una diagnosi di tumore nel 2010 erano 2.587.347, pari al 4,4 per cento della popolazione. Nel 2015, secondo le recenti elaborazioni dell'Associazione italiana registri tumori (Airtum), sono stati diagnosticati 366 mila nuovi casi di tumore, ovvero circa mille nuovi casi al giorno, mentre i decessi sono stati 175 mila, ovvero il 30 per cento del totale (seconda causa di morte nel Paese). I pazienti in cura nel 2015 sono stati 3 milioni;
   nel prossimo futuro questi numeri sono destinati a crescere, in conseguenza degli attuali trend di prevalenza e di guarigione: la sopravvivenza al cancro è oggi sempre più possibile grazie alla disponibilità di nuove tecnologie per la diagnosi precoce, nonché alla diffusione e adesione a programmi di screening per la prevenzione, alla maggiore efficacia delle terapie, alla disponibilità di nuovi farmaci, soprattutto di quelli immunoncologici. La cronicizzazione delle malattie neoplastiche e la lungo sopravvivenza di un numero crescente di pazienti saranno, dunque, due sfide cruciali per la sanità del futuro e impongono che la riabilitazione oncologica sia una delle prestazioni garantite nei livelli essenziali di assistenza, come da tempo richiesto con forza dalle associazioni del volontariato oncologico;
   tale omissione risulta ancor più inaccettabile alla luce del modello di riabilitazione in ambito oncologico promosso nel quaderno del Ministero della salute n. 8 del 2011, «La centralità della persona in riabilitazione: nuovi modelli organizzativi e gestionali». A rafforzare la validità del modello e della fondatezza delle richieste che provengono dal mondo del volontariato, rappresentato unitariamente nella Favo, ci sono le esperienze virtuose delle reti oncologiche di Piemonte-Valle d'Aosta e Toscana;
   in Piemonte il progetto «La riabilitazione per i malati di cancro», avviato con determina regionale n. 425/28.1 del 27 ottobre 2003, è stato inserito nel contesto della rete oncologica regionale che prevede la completa presa in carico del malato, anche in fase riabilitativa, attraverso i centri accoglienza e servizi ed i gruppi interdisciplinari cure. Tali modelli dimostrano che la valorizzazione delle peculiarità della malattie neoplastiche è possibile, anche nella fase di riabilitazione, e che la corretta individuazione del setting delle prestazioni necessarie comuni a tutte le neoplasie e di quelle specifiche per tipologia consente un impiego di risorse appropriato e una risposta adeguata al bisogno assistenziale. Tali modelli regionali, sia per quanto attiene ai profili meramente contabilistici, sia per quanto attiene ai profili organizzativi, dovrebbero poter essere esportati su tutto il territorio nazionale, come d'altronde conseguirebbe alla previsione della riabilitazione oncologica nei livelli essenziali di assistenza;
   l'evidenza di «modelli virtuosi regionali» e di «best practice» già realizzate conferma la possibilità di un approccio unitario e complessivo alle necessità della riabilitazione oncologica e impone che tali programmi di riabilitazione siano fatti propri dal servizio sanitario nazionale ed estesi a tutte le realtà del Paese –:
   se non ritenga opportuno dare immediata evidenza alle specificità del cancro nella fase della riabilitazione, assumendo iniziative per rivedere il nuovo schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri sui livelli essenziali di assistenza e quindi riconoscere almeno un'area specifica di attività alle prestazioni e ai servizi compresi nella riabilitazione oncologica. (3-02506)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

malattia

cancro

mortalita'