ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/02489

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 673 del 15/09/2016
Ex numero atto
Precedente numero assegnato: 5/08277
Firmatari
Primo firmatario: FERRARESI VITTORIO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 15/09/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CIPRINI TIZIANA MOVIMENTO 5 STELLE 15/09/2016
TRIPIEDI DAVIDE MOVIMENTO 5 STELLE 15/09/2016
DALL'OSSO MATTEO MOVIMENTO 5 STELLE 15/09/2016
LOMBARDI ROBERTA MOVIMENTO 5 STELLE 15/09/2016
COMINARDI CLAUDIO MOVIMENTO 5 STELLE 15/09/2016


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO PER LA SEMPLIFICAZIONE E LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 15/09/2016
Attuale delegato a rispondere: PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI delegato in data 15/09/2016
Stato iter:
20/09/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 20/09/2016
Resoconto BIONDELLI FRANCA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
 
REPLICA 20/09/2016
Resoconto CIPRINI TIZIANA MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 20/09/2016

SVOLTO IL 20/09/2016

CONCLUSO IL 20/09/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta orale 3-02489
presentato da
FERRARESI Vittorio
testo presentato
Giovedì 15 settembre 2016
modificato
Martedì 20 settembre 2016, seduta n. 676

   FERRARESI, CIPRINI, TRIPIEDI, DALL'OSSO, LOMBARDI e COMINARDI. – Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione, al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali . – Per sapere – premesso che:
   la richiesta di anticipo del trattamento di fine rapporto è la procedura che, a determinate condizioni, consente ai lavoratori dipendenti di poter chiedere un'anticipazione del trattamento;
   con il decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 80, che ha privatizzato il rapporto di pubblico impiego, questo diritto non si è esteso automaticamente anche ai dipendenti delle amministrazioni pubbliche;
   l'accordo quadro nazionale, in materia di trattamento di fine rapporto e previdenza complementare per i dipendenti pubblici, del 29 luglio 1999, differito al 31 dicembre 2020, all'articolo 8, comma 3, prevede che le condizioni per l'armonizzazione pubblico-privato in materia di anticipazione saranno verificati in sede di contrattazione di comparto nel rispetto degli equilibri di bilancio della finanza pubblica, cosa che non è mai avvenuta;
   l'articolo 7, comma 3, della legge 8 marzo 2000, n. 53, rimanda ad un successivo decreto del Ministro per la funzione pubblica, di concerto con i Ministri del tesoro, del bilancio e della programmazione economica, del lavoro e della previdenza sociale e per la solidarietà sociale, la definizione delle modalità applicative per l'anticipazione del trattamento di fine rapporto e delle indennità equipollenti a favore dei dipendenti pubblici, prevista dalla stessa legge, per sostenere alcune tipologie di spesa;
   l'articolo 4, commi 4 e 5, del decreto-legge n. 185 del 2008, ha esteso ai dipendenti pubblici la possibilità (già riconosciuta ai dipendenti dei settore privato) di ottenere l'anticipazione del trattamento di fine rapporto in determinati casi, prevedendo che, per l'attuazione della nuova disciplina, si provvedesse con un decreto ministeriale, fin qui però non emanato;
   l'anticipo del trattamento di fine rapporto per i dipendenti pubblici è stata negli anni materia particolarmente dibattuta; ad ora, per i dipendenti pubblici, non è prevista alcuna possibilità di richiedere un anticipo sulla liquidazione (trattamento di fine servizio o trattamento di fine rapporto);
   la Corte di cassazione, con sentenza del 17 settembre 2015, n. 18230, ha confermato il precedente orientamento, affermando che, non operando l'articolo 2120 del codice civile, si deve applicare, ai fini del trattamento di fine rapporto dei dipendenti pubblici, l'indennità di buonuscita, per la quale non sono previste anticipazioni (si confronti il decreto del Presidente della Repubblica n. 1032 del 1973), in quanto l'indennità di buonuscita è stata rimessa, ai sensi del combinato disposto di cui all'articolo 7, primo comma, ultima parte, e terzo comma, della legge n. 53 del 2000, ad una disciplina di attuazione, da determinarsi con decreto interministeriale, che, mediante regolamentazione attuativa della legge, abbia portata innovativa rispetto all'ordinamento giuridico esistente di cui al decreto del Presidente della Repubblica 29 dicembre 1973, n. 1032;
   ai destinatari pubblici del trattamento di fine rapporto, bisognosi dell'anticipo per sopraggiunte necessità economiche, rimane l'unica possibilità di chiedere di beneficiare della gestione creditizia erogata dall'Inps, ottenendo un prestito decennale, gravato però da interessi –:
   se il Governo abbia allo studio iniziative per colmare le lacune normative che impediscono di dare compiutezza ad accordi tra le parti e a norme già approvate in tema di anticipo del trattamento di fine rapporto per i dipendenti delle pubbliche amministrazioni, da determinarsi, in particolare, con decreto interministeriale. (3-02489)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

impiegato dei servizi pubblici

cessazione d'impiego