ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/02331

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 639 del 21/06/2016
Firmatari
Primo firmatario: SCOTTO ARTURO
Gruppo: SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Data firma: 21/06/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
AIRAUDO GIORGIO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 21/06/2016
BORDO FRANCO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 21/06/2016
COSTANTINO CELESTE SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 21/06/2016
D'ATTORRE ALFREDO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 21/06/2016
DURANTI DONATELLA SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 21/06/2016
FARINA DANIELE SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 21/06/2016
FASSINA STEFANO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 21/06/2016
FAVA CLAUDIO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 21/06/2016
FERRARA FRANCESCO DETTO CICCIO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 21/06/2016
FOLINO VINCENZO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 21/06/2016
FRATOIANNI NICOLA SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 21/06/2016
GALLI CARLO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 21/06/2016
GIORDANO GIANCARLO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 21/06/2016
GREGORI MONICA SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 21/06/2016
KRONBICHLER FLORIAN SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 21/06/2016
MARCON GIULIO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 21/06/2016
MARTELLI GIOVANNA SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 21/06/2016
MELILLA GIANNI SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 21/06/2016
NICCHI MARISA SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 21/06/2016
PAGLIA GIOVANNI SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 21/06/2016
PALAZZOTTO ERASMO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 21/06/2016
PANNARALE ANNALISA SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 21/06/2016
PELLEGRINO SERENA SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 21/06/2016
PIRAS MICHELE SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 21/06/2016
PLACIDO ANTONIO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 21/06/2016
QUARANTA STEFANO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 21/06/2016
RICCIATTI LARA SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 21/06/2016
SANNICANDRO ARCANGELO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 21/06/2016
ZARATTI FILIBERTO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 21/06/2016
ZACCAGNINI ADRIANO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 21/06/2016


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 21/06/2016
Stato iter:
22/06/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 22/06/2016
Resoconto GREGORI MONICA SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
 
RISPOSTA GOVERNO 22/06/2016
Resoconto LORENZIN BEATRICE MINISTRO - (SALUTE)
 
REPLICA 22/06/2016
Resoconto SCOTTO ARTURO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 22/06/2016

SVOLTO IL 22/06/2016

CONCLUSO IL 22/06/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-02331
presentato da
SCOTTO Arturo
testo presentato
Martedì 21 giugno 2016
modificato
Mercoledì 22 giugno 2016, seduta n. 640

   SCOTTO, AIRAUDO, FRANCO BORDO, COSTANTINO, D'ATTORRE, DURANTI, DANIELE FARINA, FASSINA, FAVA, FERRARA, FOLINO, FRATOIANNI, CARLO GALLI, GIANCARLO GIORDANO, GREGORI, KRONBICHLER, MARCON, MARTELLI, MELILLA, NICCHI, PAGLIA, PALAZZOTTO, PANNARALE, PELLEGRINO, PIRAS, PLACIDO, QUARANTA, RICCIATTI, SANNICANDRO, ZARATTI e ZACCAGNINI. – Al Ministro della salute – Per sapere – premesso che:
   la crisi economica non è finita e il peso dei costi che le famiglie devono sostenere nella sanità per le cure e per la prevenzione diventano sempre più gravose per le famiglie;
   l'8 giugno 2016 è stata presentata una ricerca Censis-Rbm relativa agli anni 2013-2015, dalla quale si evince drammaticamente che è aumentato il numero degli italiani che rinunciano alle cure mediche a causa di difficoltà economiche;
   rispetto al 2012, anno nel quale le persone che risultavano costrette alla rinuncia o al rinvio delle prestazioni sanitarie erano 9 milioni, queste nel 2015 sono diventate 11 milioni;
   in particolare, il problema riguarda 2,4 milioni di anziani e 2,2 milioni di millennials, ovvero i nati tra il 1980 e il 2000. Non a caso, secondo il report presentato in occasione del Welfare day, nell'ultimo anno è inoltre aumentata la spesa sanitaria privata nel 2015 pari 34,5 miliardi di euro, ovvero +3,2 per cento negli ultimi due anni;
   secondo gli esperti che hanno curato la ricerca del Censis-Rbm, l'universo della sanità negata tende a dilatarsi, tra nuovi confini e difficoltà nell'accesso al pubblico, e, di fatto, l'obbligo di comprare o compartecipare alla spesa per accedere alle prestazioni sanitarie. In tale contesto meno sanità significa meno salute per chi ha difficoltà economiche o comunque non riesce a pagare di tasca propria le prestazioni nel privato o in intramoenia;
   il Censis rivela che in Italia nel 41,7 per cento delle famiglie almeno una persona in un anno ha dovuto rinunciare ad una prestazione sanitaria, le cause sarebbero le lunghe liste di attesa nella sanità pubblica e i costi proibitivi di quella privata. L'istituto di ricerca ha inoltre aggiunto che sono tre milioni gli italiani non autosufficienti, con una spesa annua per le famiglie di circa dieci miliardi di euro;
   i dati dell'indagine «Bilancio di sostenibilità del welfare italiano» del Censis rivelano che gli italiani pagano di tasca propria oltre 500 euro pro capite all'anno. Una cifra pari al 18 per cento della spesa sanitaria totale contro il 7 per cento della Francia e il 9 per cento dell'Inghilterra. Lo stesso studio afferma inoltre che «il 53,6 per cento degli italiani dichiara che la copertura dello stato sociale si è ridotta e paga di tasca propria molte delle spese che un tempo venivano coperte dal sistema di welfare nazionale»;
   dalla ricerca Censis-Rbm è emerso che, nell'ultimo anno, più di 5 milioni di italiani hanno ricevuto prescrizioni di farmaci, visite o accertamenti diagnostici che si sono rivelati inutili. Tuttavia, oltre il 51,3 per cento si dichiara contrario a sanzionare i medici protagonisti di condotte del genere. Le liste d'attesa rimangono un vero incubo e la conseguenza è che 10 milioni di italiani ricorrono di più al privato e 7 milioni all’intramoenia perché non possono permettersi di aspettare mesi e mesi a volte per accertamenti necessari e improcrastinabili;
   nel commentare i dati della ricerca del Censis-Rbm la Ministra interrogata ha dichiarato: «È chiaro che il sistema sanitario deve fare i conti con la grave crisi economica che le famiglie stanno vivendo e che questa indagine Censis ci conferma la necessità di difendere l'aumento previsto del fondo sanitario per il 2017-18», ma ha anche dichiarato che «deve essere chiaro a tutti che non si possono fare le nozze con i fichi secchi»;
   la questione rilevante è che, di fatto, i Governi che si sono succeduti hanno piegato il diritto alla salute dei cittadini alle compatibilità economiche e di bilancio, in questo modo il diritto alla salute, sancito dall'articolo 32 della Costituzione, è stato reso subalterno alle risorse disponibili, oltretutto continuamente ridotte, aprendo un'autostrada al privato come evidenziato dall'aumento considerevole della spesa sanitaria privata, questo proprio a scapito, ad esempio, dello sblocco del turn over nella sanità, dello sviluppo dei servizi territoriali, per le non autosufficienze ed altro;
   è di tutta evidenza che chi ne ha fatto le spese sono gli italiani, che non solo devono far fronte alla crisi economica, ma che, proprio a causa di questo e dell'affermarsi che la salute la curi solo se paghi, sono stati anche costretti a ridurre o addirittura a rinunciare alle cure e alle prestazioni;
   mentre il patto per la salute 2014-2016 fissava per il 2015 un finanziamento pari a poco oltre 112 miliardi di euro e per il 2016 pari a 115,4 miliardi di euro, la legge di stabilità per il 2016 ha fissato il finanziamento a 111 miliardi di euro con un taglio rispetto al patto firmato con le regioni da parte del Governo di oltre 5 miliardi di euro, con pesantissime ricadute sociali rese esplicite dalla ricerca del Censis-Rbm;
   si considera, infine, che il gruppo parlamentare Sinistra italiana-SEL si è sempre battuto in Parlamento per l'affermazione della piena funzionalità del servizio sanitario pubblico universale, nonché per la drastica riduzione dei ticket e delle liste di attesa e, quindi, per una risposta non privatistica, bensì pubblica alla tutela del diritto fondamentale alla salute ex articolo 32 della Costituzione –:
   se il Governo non ritenga necessario abbandonare le politiche di tutela della salute dei cittadini subalterne alle compatibilità di bilancio ed ottemperare agli impegni presi a partire da quelli previsti dal patto per la salute 2014-2016 per dotare il Servizio sanitario nazionale di risorse congrue, al fine di evitare che i cittadini, in particolare quelli maggiormente colpiti dalla crisi economica, siano costretti a rinunciare al diritto costituzionale alle cure e alle prestazioni senza che questo dipenda dalle risorse disponibili, ma garantendo ciò attraverso l'individuazione delle risorse necessarie. (3-02331)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

diritto alla salute

politica sanitaria

spese sanitarie