ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/02263

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 626 del 17/05/2016
Firmatari
Primo firmatario: MONCHIERO GIOVANNI
Gruppo: SCELTA CIVICA PER L'ITALIA
Data firma: 17/05/2016


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 17/05/2016
Stato iter:
18/05/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 18/05/2016
Resoconto MONCHIERO GIOVANNI SCELTA CIVICA PER L'ITALIA
 
RISPOSTA GOVERNO 18/05/2016
Resoconto LORENZIN BEATRICE MINISTRO - (SALUTE)
 
REPLICA 18/05/2016
Resoconto MONCHIERO GIOVANNI SCELTA CIVICA PER L'ITALIA
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 18/05/2016

SVOLTO IL 18/05/2016

CONCLUSO IL 18/05/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-02263
presentato da
MONCHIERO Giovanni
testo presentato
Martedì 17 maggio 2016
modificato
Mercoledì 18 maggio 2016, seduta n. 627

   MONCHIERO. – Al Ministro della salute. – Per sapere – premesso che:
   domenica 15 maggio 2016 si è concluso il procedimento elettorale della Croce rossa italiana e i presidenti dei comitati di tutta Italia, ad ogni livello, hanno votato a Roma la conferma del presidente nazionale e l'elezione dei membri del consiglio direttivo;
   il presidente Francesco Rocca ha dichiarato che: «Con questo ultimo atto, abbiamo portato a termine la riforma della Croce rossa italiana: un percorso di riordino che ha messo i volontari al centro del processo decisionale, senza più alcuna ingerenza dall'esterno»;
   si tratta, a parere dell'interrogante, di un giudizio decisamente ottimistico, dal momento che, il riordino della Croce rossa italiana, avviato con il decreto legislativo 28 settembre 2012, n. 178, è tutt'altro che concluso, anzi la riconferma del presidente suona come inaccettabile avallo di una situazione che all'opinione pubblica e agli operatori del settore appare decisamente critica;
   il presidente, infatti, è anche direttore generale dell'Istituto dermatologico italiano, che ha attraversato gravissime difficoltà e la cui gestione, decisamente impegnativa, appare ad avviso dell'interrogante di fatto incompatibile con la presidenza della Croce rossa che non può essere assimilata ad una «sine cura»;
   il processo di privatizzazione attraversa oggi, un periodo transitorio – che dovrebbe durare dal 1o gennaio 2016 al 31 dicembre 2017 – nel quale opera un ente strumentale che mantiene la personalità giuridica di diritto pubblico, con la finalità di concorrere all'avviamento dell'associazione Aps nazionale Cri ed alla liquidazione della «vecchia» Croce rossa italiana ente pubblico;
   per effetto delle proroghe disposte dalla legge 30 ottobre 2013, n. 125, e dall'articolo 7, comma 2, del decreto-legge 31 dicembre 2014, n. 192, recante «Proroga di termini previsti da disposizioni legislative», la privatizzazione dell'ente è stata rinviata con il risultato di aggravare le difficoltà economiche e di lasciare irrisolte le problematiche, numerose e complesse, relative alla gestione del personale;
   il mantenimento della «doppia natura» – ente pubblico ed associazione privata – consente alla Croce rossa italiana nel periodo transitorio, di ottenere affidamenti di servizi per poi subappaltarli alle sezioni provinciali, e le cronache hanno riferito di soluzioni piuttosto ardite nella gestione dei rapporti con il personale. Tutto ciò a scapito dell'operatività della Croce rossa italiana e della situazione lavorativa degli oltre 4.000 dipendenti a tempo indeterminato e determinato, il cui destino, a tutt'oggi, è tristemente incerto;
   a parere dell'interrogante, il presidente della Croce rossa italiana in carica dal 2013, non ha contribuito ad accelerare il processo di riordino della Croce rossa, rimasto ancora incompiuto, né a tutelare adeguatamente il personale ed il Governo dovrebbe conseguentemente intervenire, assumendo, attraverso una gestione commissariale, una più diretta responsabilità nella conduzione del processo in atto –:
   se non ritenga necessario mettere in atto tutte le iniziative di competenza volte ad accelerare o interrompere il processo di privatizzazione dell'ente, valutando, in ogni caso, l'opportunità di procedere al suo commissariamento come primo passo indispensabile per sostenere ogni ipotesi di cambiamento. (3-02263)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

Croce Rossa

ente pubblico

privatizzazione