ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/02236

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 618 del 03/05/2016
Firmatari
Primo firmatario: LUPI MAURIZIO
Gruppo: AREA POPOLARE (NCD-UDC)
Data firma: 03/05/2016


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
Attuale delegato a rispondere: PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI delegato in data 03/05/2016
Stato iter:
04/05/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 04/05/2016
Resoconto LUPI MAURIZIO AREA POPOLARE (NCD-UDC)
 
RISPOSTA GOVERNO 04/05/2016
Resoconto RENZI MATTEO PRESIDENTE DEL CONSIGLIO - (PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI)
 
REPLICA 04/05/2016
Resoconto LUPI MAURIZIO AREA POPOLARE (NCD-UDC)
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 04/05/2016

SVOLTO IL 04/05/2016

CONCLUSO IL 04/05/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-02236
presentato da
LUPI Maurizio
testo presentato
Martedì 3 maggio 2016
modificato
Mercoledì 4 maggio 2016, seduta n. 619

   LUPI. — Al Presidente del Consiglio dei ministri . — Per sapere – premesso che:
   innumerevoli prese di posizione pubbliche del Presidente del Consiglio dei ministri e di altri esponenti del Governo hanno evidenziato che la soppressione dell'imu sulla prima casa d'abitazione è ormai una scelta consolidata e caratterizzante l'azione di Governo;
   questa scelta deriva dalla consapevolezza che l'aumento sproporzionato della tassazione della casa realizzato nel 2012, per quanto indotto da una situazione straordinaria di emergenza, abbia comunque rappresentato una scelta di politica economica disastrosa – per la struttura dell'impresa, del risparmio e della società – e abbia contribuito ad accentuare una pericolosissima tendenza recessiva;
   questa linea chiara sulla tutela della prima casa – che ha un preciso radicamento nella politica economica complessiva che il Governo sta tenendo – configura un impegno anche a favore delle famiglie italiane e sarà mantenuto anche in sede di riforma del nuovo catasto, in relazione alla quale è prevista, com’è noto, l'invarianza del gettito;
   la risoluzione approvata sul documento di economia e finanza contiene, tra i suoi obiettivi prioritari, il sostegno alla natalità e la riduzione del carico fiscale sulle famiglie, quale risultato coerente di un'analisi dei punti deboli del nostro Paese che – se non affrontati con energia e visione – rischiano di minare le nostre prospettive di crescita di medio e lungo termine;
   è significativo – come sottolineato dallo stesso Presidente del Consiglio dei ministri – che interventi a sostegno dei consumi siano richiesti anche dalle imprese, ben consapevoli del ruolo prioritario della domanda in questa delicata fase economica;
   il sostegno alla famiglia e la ripresa della natalità sono elementi centrali e strategici nel rilancio della domanda interna e nel recupero di quella fiducia nel futuro che rappresenta oggi il bene più prezioso;
   in tale ambito è opportuno considerare l'impatto che ha avuto sulle famiglie la riforma dell'indicatore della situazione economica equivalente (isee), prevista dall'articolo 5 del decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201 (cosiddetto «salva Italia»), e contenuta nel decreto del Presidente della Repubblica n. 159 del 2013;
   si tratta di un provvedimento che interessa milioni di cittadini italiani, poiché la dichiarazione isee viene richiesta per l'accesso alle prestazioni di welfare, tra cui le prestazioni sociali e i servizi sanitari agevolati o gli importi delle tasse universitarie;
   poiché oltre l'80 per cento delle famiglie italiane è proprietaria della casa di abitazione, le nuove modalità di calcolo hanno colpito un'ampia fascia di popolazione; nel nuovo indicatore contano, infatti, i valori imu dell'abitazione di proprietà, superiori del 60 per cento rispetto a quelli dell'ici: il valore, quindi, viene abbattuto di un terzo, ma resta decisamente più alto del vecchio;
   questo ha avuto un impatto rilevante su pensionati, studenti e, più in generale, sulle famiglie; innumerevoli pensionati anche a basso reddito sono stati esclusi dalle prestazioni sociali gratuite; si rileva – fra l'altro – che questa circostanza potrebbe aver contribuito addirittura al calo della vita media degli italiani registratosi nel 2015;
   è certo, invece, che l'aumento delle tasse universitarie e l'esclusione di circa il 20 per cento di quanti avevano precedentemente diritto dal beneficio della borsa di studio ha contribuito al forte calo (15 per cento) delle immatricolazioni universitarie; il Ministro Giannini di fronte a tale calo – in controtendenza in Europa e del tutto opposto a quello che è uno degli obiettivi prioritari del futuro del sistema italiano di formazione del capitale umano – è intervenuto autonomamente, innalzando le soglie isee;
   infine, per poter usufruire, tramite l'isee, dei servizi pubblici in regime privilegiato, si assiste addirittura a fenomeni di «spacchettamento» delle famiglie, con false separazioni coniugali e attribuzione di residenze e quote di reddito fittizi; il nuovo modello isee in sostanza è talmente inadeguato da favorire anche lo smembramento delle famiglie medie italiane –:
   se non ritenga opportuno, a fronte delle rilevanti problematiche esposte, assumere iniziative volte a proporre un insieme organico di misure che diano esecuzione al citato indirizzo espresso nella risoluzione sul documento di economia e finanza approvata dalle Camere di sostegno fiscale alla famiglia e per la ripresa della natalità e, in questo ambito, rivedere i criteri di costruzione dell'indicatore della situazione economica equivalente (isee), ridimensionando i valori della prima casa di abitazione ed eventualmente introducendo un quoziente isee familiare, per evitare fenomeni di «spacchettamento fiscale» delle famiglie, riportando tali importanti decisioni nella loro sede naturale – il Parlamento – anche al fine di valorizzarne la portata di politica economica generale. (3-02236)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

politica economica

separazione legale

prestazione sociale