ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/02161

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 602 del 05/04/2016
Firmatari
Primo firmatario: SCOTTO ARTURO
Gruppo: SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Data firma: 05/04/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
FOLINO VINCENZO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 05/04/2016
PLACIDO ANTONIO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 05/04/2016
ZARATTI FILIBERTO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 05/04/2016
PELLEGRINO SERENA SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 05/04/2016
AIRAUDO GIORGIO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 05/04/2016
BORDO FRANCO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 05/04/2016
COSTANTINO CELESTE SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 05/04/2016
D'ATTORRE ALFREDO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 05/04/2016
DURANTI DONATELLA SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 05/04/2016
FARINA DANIELE SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 05/04/2016
FASSINA STEFANO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 05/04/2016
FAVA CLAUDIO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 05/04/2016
FERRARA FRANCESCO DETTO CICCIO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 05/04/2016
FRATOIANNI NICOLA SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 05/04/2016
GALLI CARLO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 05/04/2016
GIORDANO GIANCARLO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 05/04/2016
GREGORI MONICA SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 05/04/2016
KRONBICHLER FLORIAN SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 05/04/2016
MARCON GIULIO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 05/04/2016
MARTELLI GIOVANNA SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 05/04/2016
MELILLA GIANNI SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 05/04/2016
NICCHI MARISA SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 05/04/2016
PAGLIA GIOVANNI SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 05/04/2016
PALAZZOTTO ERASMO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 05/04/2016
PANNARALE ANNALISA SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 05/04/2016
PIRAS MICHELE SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 05/04/2016
QUARANTA STEFANO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 05/04/2016
RICCIATTI LARA SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 05/04/2016
SANNICANDRO ARCANGELO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 05/04/2016
ZACCAGNINI ADRIANO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 05/04/2016


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 05/04/2016
Stato iter:
06/04/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 06/04/2016
Resoconto PELLEGRINO SERENA SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
 
RISPOSTA GOVERNO 06/04/2016
Resoconto GALLETTI GIAN LUCA MINISTRO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE)
 
REPLICA 06/04/2016
Resoconto ZARATTI FILIBERTO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 06/04/2016

SVOLTO IL 06/04/2016

CONCLUSO IL 06/04/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-02161
presentato da
SCOTTO Arturo
testo presentato
Martedì 5 aprile 2016
modificato
Mercoledì 6 aprile 2016, seduta n. 603

   SCOTTO, FOLINO, PLACIDO, ZARATTI, PELLEGRINO, AIRAUDO, FRANCO BORDO, COSTANTINO, D'ATTORRE, DURANTI, DANIELE FARINA, FASSINA, FAVA, FERRARA, FRATOIANNI, CARLO GALLI, GIANCARLO GIORDANO, GREGORI, KRONBICHLER, MARCON, MARTELLI, MELILLA, NICCHI, PAGLIA, PALAZZOTTO, PANNARALE, PIRAS, QUARANTA, RICCIATTI, SANNICANDRO e ZACCAGNINI. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. — Per sapere – premesso che:
   nella serata del 31 marzo 2016, come ampiamente evidenziato dalla stampa nazionale, il Ministro dello sviluppo economico, Federica Guidi, si è dimessa a seguito del coinvolgimento del suo compagno, Gianluca Gemelli, nell'inchiesta sul traffico illecito di rifiuti di petrolio al centro oli di Viggiano (Potenza) dell'Eni;
   negli atti di tale inchiesta, sono confluite una serie di conversazioni telefoniche tra il Ministro dello sviluppo economico e il suo compagno Gianluca Gemelli, in riferimento alla presentazione di un emendamento presentato nell'ottobre 2014 dal Governo al disegno di legge di conversione del decreto-legge «sblocca Italia», per agevolare l’iter delle autorizzazioni necessarie alla realizzazione del progetto «Tempa Rossa», il giacimento petrolifero della Basilicata la cui base logistica è prevista a Taranto nella raffineria Eni e dal valore complessivo di 1,6 miliardi di euro. Progetto fortemente contestato dalle associazioni ambientaliste rispetto al quale Gianluca Gemelli nutriva diverse aspettative;
   l'emendamento, poi dichiarato inammissibile, era stato presentato la notte del 17 ottobre 2014, tra le proteste dell'opposizione. L'onorevole Zaratti, come riporta il resoconto sommario del dibattito avvenuto in Commissione ambiente, dichiarava come «l'emendamento 37.52 del Governo, che autorizza procedure di esproprio in ambiti di particolare rilevanza ambientale, non sia degno di uno Stato civile»;
   non essendo riuscito a farlo approvare all'interno dello «sblocca Italia», l'emendamento viene riproposto e inserito dal Governo nel maxiemendamento nel dicembre 2014, e fatto approvare leggermente modificato, in sede di approvazione della legge di stabilità per il 2015, con il quale si sblocca, scavalcando le regioni, il progetto di estrazione di petrolio Tempa Rossa, favorendo le aziende gestite dalla Total e il compagno dell'ex Ministro dello sviluppo economico, ora indagato dalla procura di Potenza, perché, secondo l'accusa, le sue aziende avrebbero guadagnato circa due milioni e mezzo di euro di subappalti, come risulta dalle conversazioni telefoniche agli atti degli inquirenti. Telefonate in cui viene peraltro nominata anche la Ministra Boschi;
   si è, insomma, assistito a un via libera arrivato nonostante la chiara denuncia di quanto sarebbe potuto accadere, come poi è davvero successo, per effetto della modifica. Ad avviso degli interroganti in Commissione bilancio del Senato della Repubblica tutti sapevano cosa si stava votando e quali fossero i possibili rischi della norma;
   si prevedeva, infatti, l'autorizzazione unica per le infrastrutture a valle del progetto, in modo da agevolare il processo autorizzativo. Opere che hanno visto e vedono il forte dissenso del comune di Taranto, anche alla luce del fatto che Tempa Rossa porterà un aumento dell'inquinamento provocato da composti volatili del greggio, peraltro in un'area già ambientalmente devastata dalla presenza degli stabilimenti dell'Ilva;
   per quanto si apprende dalla stampa nazionale, inoltre, a seguito della dichiarazione di inammissibilità dell'emendamento su Tempa Rossa da parte della presidenza della Commissione ambiente della Camera dei deputati in occasione dell'esame del cosiddetto decreto-legge «sblocca Italia», le compagnie Total, Shell ed Eni avrebbero svolto una fortissima attività di lobbying presso la Presidenza del Consiglio dei ministri, tanto che dall'inchiesta citata emergerebbe un vorticoso scambio di posta elettronica per suggerire quasi parola per parola il testo dell'emendamento da presentare al Senato della Repubblica durante la discussione della legge di stabilità per il 2015, poi approvato;
   è da considerarsi inammissibile che un'opera privata ad altissimo rischio di impatto ambientale come Tempa Rossa venga addirittura disciplinata in modo meno rigoroso sotto il profilo dei controlli di un'opera pubblica, negandosi il ruolo delle regioni e senza che vi sia la benché minima previsione di compensazioni ambientali. L'importanza di sbloccare un'opera non impattante può ritenersi condivisibile se si tratta di un'opera pubblica e a determinate condizioni, ma con tutta evidenza non può valere la stessa cosa se si tratta di un'opera privata, come nel caso di Tempa Rossa;
   alla luce di quanto sopra esposto, si fa notare il «silenzio assordante» del Ministro interrogato, nonostante gli evidenti pesanti impatti ambientali dell'opera infrastrutturale –:
   se durante lo svolgimento dei lavori parlamentari inerenti al cosiddetto decreto-legge «sblocca Italia» e alla legge di stabilità per il 2015, il Ministro interrogato sia stato minimamente informato o coinvolto nella valutazione delle proposte riguardanti il progetto Tempa Rossa o se, come si apprende dalla stampa nazionale, dette proposte sarebbero state piuttosto il frutto di un confronto condotto unicamente tra il Ministero dello sviluppo economico, la Presidenza del Consiglio dei ministri e le compagnie petrolifere e, infine, quali elementi intenda fornire al Parlamento circa il rischio di aumento provocato dai composti volatili del greggio riferiti al progetto Tempa Rossa. (3-02161)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

emendamento

protezione dell'ambiente

approvazione della legge