ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/02109

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 590 del 15/03/2016
Firmatari
Primo firmatario: VARGIU PIERPAOLO
Gruppo: SCELTA CIVICA PER L'ITALIA
Data firma: 15/03/2016


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO delegato in data 15/03/2016
Stato iter:
16/03/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 16/03/2016
Resoconto VARGIU PIERPAOLO SCELTA CIVICA PER L'ITALIA
 
RISPOSTA GOVERNO 16/03/2016
Resoconto FRANCESCHINI DARIO MINISTRO - (BENI, ATTIVITA' CULTURALI E TURISMO)
 
REPLICA 16/03/2016
Resoconto VARGIU PIERPAOLO SCELTA CIVICA PER L'ITALIA
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 16/03/2016

SVOLTO IL 16/03/2016

CONCLUSO IL 16/03/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-02109
presentato da
VARGIU Pierpaolo
testo presentato
Martedì 15 marzo 2016
modificato
Mercoledì 16 marzo 2016, seduta n. 591

   VARGIU. — Al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo . — Per sapere – premesso che:
   le vestigia della Sardegna romana rappresentano uno dei segni più importanti della storia antica dell'Isola e, in particolare, appare fondamentale la valorizzazione (anche ai fini di nuovo sviluppo economico) del periodo di sicuro splendore che la città di Cagliari ha conosciuto in epoca romana, diventando la capitale della provincia di Sardegna e Corsica;
   l'importanza della città romana è ancora oggi certificata dalla persistenza di grandi opere edilizie urbane, quali l'Anfiteatro, la Villa di Tigellio, il mausoleo di Attilia Pomptilla;
   appaiono davvero straordinarie anche le necropoli riconducibili a tale periodo storico: una localizzabile a Tuvixeddu, in continuità con quella punica, un'altra disposta nell'area ricompresa tra le chiese di San Lucifero, San Saturnino e San Bardilio e la terza nell'area dell'odierno Viale Regina Margherita, riservata ai marinai della classis misenensis;
   l'importanza dei ritrovamenti archeologici di epoca romana consolida la convinzione che sia utile trovare «elementi narrativi» che possano supportare la comunicazione di merito e la promozione dell'immagine culturale e turistica della città di Cagliari;
   le vestigia della città romana appaiono peraltro ubiquitariamente disposte al di sotto dell'intero centro cittadino e riemergono costantemente ogni qual volta vengono disposti scavi nelle aree prospicienti il porto di Cagliari, in particolare nel quartiere di Stampace;
   le testimonianze archeologiche di epoca romana rappresentano pertanto un significativo biglietto da visita della storia remota della città di Cagliari e possono dunque contribuire in modo rilevante alla costruzione della identità culturale ed economica della città;
   appare assai importante, sotto il profilo mediatico e comunicativo, individuare «elementi simbolici» che possano rapidamente consentire l'identificazione dell'immagine della città con la sua ricchezza culturale del tempo passato;
   oltre tre secoli or sono, in maniera quasi casuale, nel corso di attività agricole in un terreno prospiciente la Chiesa dell'Annunziata, nel quartiere cagliaritano di Stampace, emerse un mosaico pavimentale policromo, delle dimensioni di circa 9 per 6,5 metri, di grande pregio e qualità, che riconsegnò ai ricercatori una splendida immagine di Orfeo intento a suonare la lira, circondato da una moltitudine di animali;
   secondo il canonico Spano che scrive in merito nel Bollettino archeologico sardo del novembre del 1858, tale meraviglia ritrovata attirò immediatamente l'occhiuta attenzione dei piemontesi che, nel 1762, diedero incarico all'intendente generale, cavalier Gemiliano Deidda, di disporre il trasferimento in terraferma del manufatto;
   prima di disporre il trasporto in Piemonte (che avvenne nel successivo 1763), per incarico delle autorità, il mosaico venne integralmente e fedelmente riprodotto in un disegno dal pittore Domenico Colombino;
   la deportazione dell'Orfeo a Torino inferse purtroppo danni clamorosi al manufatto, che venne diviso in varie spedizioni separate, alcune delle quali andarono perdute o irrimediabilmente danneggiate, con sparizione di alcune delle scene che erano originariamente raffigurate nel mosaico;
   attualmente, la parte «salvata» del mosaico, comunque di straordinario interesse e bellezza, è esposta presso il Museo archeologico di Torino, divisa in quattro frammenti, il più grande dei quali raffigura Orfeo e la sua lira e ha dimensioni di circa 163 per 259 centimetri;
   tale immagine di Orfeo è considerata una delle più belle raffigurazioni di tale personaggio mitologico e, conseguentemente, è stata esposta nella celebre mostra su Costantino e il suo editto, allestita nel Palazzo Reale di Milano sino al marzo 2013 e, successivamente, a Roma presso il Colosseo e la Casa Iulia;
   il rilancio dell'immagine di Cagliari, capitale italiana della cultura per il 2015, passa decisamente attraverso il recupero delle ricchezze artistiche e archeologiche indebitamente sottratte all'isola dai suoi dominatori;
   in particolare, l'Orfeo della Villa di Tigellio ha tutte le carte in regola per contribuire alla caratterizzazione dell'offerta museale cittadina, potendo diventare in prospettiva una delle icone della Cagliari romana –:
   quali iniziative di competenza intenda assumere per consentire il rientro a Cagliari, la valorizzazione e la piena fruizione in adeguato ambiente espositivo del mosaico dell'Orfeo rinvenuto nel quartiere cagliaritano di Stampace nel 1762 ed attualmente esposto nel Museo archeologico di Torino. (3-02109)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

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