ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/02021

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 570 del 16/02/2016
Firmatari
Primo firmatario: L'ABBATE GIUSEPPE
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 16/02/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
PESCO DANIELE MOVIMENTO 5 STELLE 16/02/2016
RUOCCO CARLA MOVIMENTO 5 STELLE 16/02/2016
ALBERTI FERDINANDO MOVIMENTO 5 STELLE 16/02/2016
VILLAROSA ALESSIO MATTIA MOVIMENTO 5 STELLE 16/02/2016
PISANO GIROLAMO MOVIMENTO 5 STELLE 16/02/2016


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 16/02/2016
Stato iter:
17/02/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 17/02/2016
Resoconto L'ABBATE GIUSEPPE MOVIMENTO 5 STELLE
 
RISPOSTA GOVERNO 17/02/2016
Resoconto PADOAN PIETRO CARLO MINISTRO - (ECONOMIA E FINANZE)
 
REPLICA 17/02/2016
Resoconto PESCO DANIELE MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 17/02/2016

SVOLTO IL 17/02/2016

CONCLUSO IL 17/02/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-02021
presentato da
L'ABBATE Giuseppe
testo presentato
Martedì 16 febbraio 2016
modificato
Mercoledì 17 febbraio 2016, seduta n. 571

   L'ABBATE, PESCO, RUOCCO, ALBERTI, VILLAROSA e PISANO. — Al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:
   il 4 dicembre 2013 la Commissione europea ha comminato sanzioni per un totale di 1,7 miliardi di euro a carico di alcuni istituti finanziari (tra cui Deutsche Bank, Société Générale, Royal Bank of Scotland, JP Morgan e Citigroup), ritenuti colpevoli – al termine di un'indagine condotta dalla stessa Commissione – di aver costituito cartelli illegali allo scopo di manipolare due tassi interbancari, l'Euribor e il Libor, utilizzati nel mercato dei mutui immobiliari e dei derivati. In particolar modo, le azioni irregolari contestate sono due: a) la prima posta in essere dal 2005 al 2008 consistente nella manipolazione del tasso Euribor relativamente ai derivati denominati in euro; b) la seconda posta in essere mediante un cartello attivo tra il 2007 e il 2010 e consistente nella manipolazione del tasso Libor relativamente ai derivati denominati in yen;
   l'Euribor ed il Libor sono due dei tre principali tassi di riferimento per il mercato dei derivati e dei mutui che vale il 53 per cento del prodotto interno lordo europeo, condizionano i prezzi di strumenti finanziari e influenzano diversi miliardi di trattative. Un'intesa tra le banche per orientare il loro valore produce profitti immensi con l'effetto di generare anche pesanti perdite per consumatori e investitori, distorsioni nell'economia reale ed una crescente sfiducia verso le istituzioni, nazionali ed europee, preposte alla vigilanza in materia;
   la manipolazione dei suddetti tassi interbancari costituisce una condotta anticoncorrenziale in violazione dell'articolo 101 del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea. Il Commissario europeo per la concorrenza Joaquìn Almunia – investito della questione – ha dichiarato: «Quel che è scioccante non è solo la manipolazione degli indici, ma anche la collusione tra banche che si suppone siano concorrenti»;
   da quanto si apprende da fonti stampa e dalle indagini effettuate dalle competenti istituzioni europee gli accordi che conducevano alla definizione di un determinato tasso per una certa quantità di derivati in vendita in una certa data erano stilati direttamente tra i trader degli istituti bancari, mascherati con «nomi d'arte» e pronti a sfruttare anche chatroom delle piattaforme finanziarie (a partire da piattaforma di Bloomberg);
   la condotta degli istituti bancari ha determinato una rilevante distorsione del sistema economico e finanziario e le sanzioni comminate dalla Commissione europea non implicano nessuna forma di risarcimento per lo Stato italiano, gli enti locali ed i cittadini che utilizzano quotidianamente strumenti finanziari parametrati ai tassi Euribor e Libor;
   da fonti stampa si apprende che la sentenza di condanna nei confronti delle banche risulti ancora non pubblica, o meglio segreta. La pubblicazione della sentenza potrebbe determinare una crescita esponenziale dei ricorsi ed il conseguente risarcimento del danno da parte di enti pubblici ed ignari cittadini e ciò determinerebbe un'esposizione per diversi miliardi di euro degli istituti di credito colpevoli. Da una stima la sola manipolazione dell'Euribor riguarderebbe prodotti finanziari per un valore superiore a 400 mila miliardi di euro pari ad oltre 200 volte il debito pubblico italiano. Un eventuale risarcimento – da parte delle banche interessate – del solo 1 per cento del valore stimato sarebbe Bari a 4 mila miliardi di euro. Nel caso dello Stato italiano dal 2005 al 2008 il valore complessivo dei mutui a tasso variabile contratti dai cittadini italiani è pari a circa 230 miliardi di euro e la relativa quota interessi parametrata al tasso Euribor è pari a 30 miliardi di euro. Secondo le stime effettuate da diverse associazioni di categoria almeno 16 dei 30 miliardi di euro dovrebbero essere restituiti ai cittadini. In particolar modo l'Adusbef sostiene che le violazioni commesse potrebbero implicare la nullità dei contratti e qualora questa ipotesi dovesse verificarsi le banche dovrebbero restituire il valore complessivo della quota interessi (30 miliardi di euro);
   alla presentazione della richiesta di accesso agli atti – al fine di prendere visione della suddetta sentenza – il direttore generale della direzione concorrenza, il tedesco Johannes Laitenberger, ha dichiarato che la pubblicazione del documento potrebbe arrecare pregiudizio alle indagini ancora in corso e che la normativa europea tutela la riservatezza delle banche condannate. La stessa direzione aggiunge che tale riservatezza potrebbe venir meno solo in relazione ad una manifestazione di interesse pubblico che non sembrerebbe dimostrata nelle istanze presentate. Quindi si evince che, nonostante la truffa e la violazione della concorrenza riguardi cittadini, istituzioni pubbliche e tutto il sistema economico e finanziario europeo, le competenti istituzioni europee non reputano tali circostante rilevanti per la dichiarazione di pubblico interesse;
   in sede di risposta all'interrogazione n. 5/01728 a prima firma del deputato Daniele Pesco, il Ministero dell'economia e delle finanze ha dichiarato che: «(...) la Commissione vigila perché siano applicati i principi fissati dagli articoli 101 e 102 del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea. Istruisce, a richiesta di uno Stato membro o d'ufficio e in collegamento con le autorità competenti degli Stati membri che le prestano assistenza, i casi di presunta infrazione ai principi suddetti. Qualora accertasse l'esistenza di violazioni, propone i mezzi per porvi termine. Inoltre, anche l'articolo 105, comma 1, del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea prevede che la Commissione europea vigili affinché siano applicati i principi fissati dallo stesso Trattato con riguardo alla tutela della concorrenza. Spetta quindi alla Commissione europea di constatare l'esistenza di infrazioni. Il ruolo degli Stati membri nella fattispecie viene circoscritto dallo stesso Trattato al solo richiedere che la Commissione agisca, ove essa non ne avesse già preso atto d'ufficio, o al prestare assistenza alla stessa nello svolgimento di tale compito» –:
   se il Governo abbia richiesto ovvero intenda richiedere la pubblicazione della decisione di condanna della Commissione europea relativa alla manipolazione del tasso Euribor al fine di tutelare gli interessi pubblici e di agevolare i cittadini italiani e gli enti locali nel proporre le istanze di risarcimento del danno nelle competenti sedi giudiziarie, quali siano i mezzi proposti dallo Stato italiano e quali mezzi intenda proporre alle competenti istituzioni europee per porre rimedio alle violazione dei principi fissati dal Trattato sul funzionamento dell'Unione europea da parte degli istituti di credito e se intenda proporre, nelle opportuni sedi, un intervento dello Stato italiano al fine di prestare assistenza alla Commissione nello svolgimento dei preposti compiti in materia. (3-02021)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

istituzione dell'Unione europea

concorrenza

banca