ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/01999

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 565 del 09/02/2016
Firmatari
Primo firmatario: DI BATTISTA ALESSANDRO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 09/02/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
VACCA GIANLUCA MOVIMENTO 5 STELLE 09/02/2016
VALENTE SIMONE MOVIMENTO 5 STELLE 09/02/2016
DI BENEDETTO CHIARA MOVIMENTO 5 STELLE 09/02/2016
GALLO LUIGI MOVIMENTO 5 STELLE 09/02/2016
MARZANA MARIA MOVIMENTO 5 STELLE 09/02/2016
BRESCIA GIUSEPPE MOVIMENTO 5 STELLE 09/02/2016
D'UVA FRANCESCO MOVIMENTO 5 STELLE 09/02/2016


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO delegato in data 09/02/2016
Stato iter:
10/02/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 10/02/2016
Resoconto VACCA GIANLUCA MOVIMENTO 5 STELLE
 
RISPOSTA GOVERNO 10/02/2016
Resoconto FRANCESCHINI DARIO MINISTRO - (BENI, ATTIVITA' CULTURALI E TURISMO)
 
REPLICA 10/02/2016
Resoconto DI BATTISTA ALESSANDRO MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 10/02/2016

SVOLTO IL 10/02/2016

CONCLUSO IL 10/02/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-01999
presentato da
DI BATTISTA Alessandro
testo presentato
Martedì 9 febbraio 2016
modificato
Mercoledì 10 febbraio 2016, seduta n. 566

   DI BATTISTA, VACCA, SIMONE VALENTE, DI BENEDETTO, LUIGI GALLO, MARZANA, BRESCIA e D'UVA. — Al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo. — Per sapere – premesso che:
   il Maxxi, Museo nazionale delle arti del XXI secolo, nasce con la legge istitutiva 12 luglio 1999 n. 237, articolo 1, come «Centro per la documentazione e la valorizzazione delle arti contemporanee» del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, sotto la direzione della Direzione generale per l'arte e l'architettura contemporanee;
   nel 2009 viene trasformata in una Fondazione di diritto privato; la fondazione si dota di uno statuto e svolge i compiti attraverso la realizzazione, la gestione e la promozione dei musei Maxxi Arte e Maxxi Architettura;
   il 13 aprile 2012 la fondazione viene commissariata per un deficit di 11 milioni di euro nella previsione di conto economico 2012/2014, deficit causato dalla mancata erogazione del finanziamento dello stesso Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo che rispetto al 2010 era stato decurtato del 43 per cento;
   dopo soli 5 mesi di lavoro e un contributo aggiuntivo di 1 milione di euro da parte del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, il commissario presenta una relazione in cui i conti del Maxxi risultano risanati: ricavi per 8.561.962,00 euro a fronte di 5.517.274,00 euro previsti da Baldi e costi per 8.560.551,42 euro contro 8.310.000 euro con un guadagno di 1.410,58 euro complessivi;
   terminato il commissariamento, il 12 ottobre 2012 il Ministro pro tempore Ornaghi nomina presidente della fondazione Maxxi Giovanna Melandri e rifinanziare il Maxxi con 6 milioni di euro;
   la nomina, nonostante polemiche bipartisan, viene confermata. Tra gli altri critici meritano di essere citati: l'allora sindaco di Firenze, Matteo Renzi, si dichiarò contrario alla nomina di Melandri dichiarando «Della serie facciamoci del male, io non l'avrei fatto. C’è una vita fuori dalla politica – ha aggiunto – c’è un mondo, la bellezza delle relazioni, mettersi in gioco nel privato, come è possibile che ci sia ancora una via d'uscita come il Maxxi quando esci dal Parlamento?». «Il Ministro Ornaghi e la Melandri – sottolineò Renzi – hanno sbagliato, dopodiché ognuno farà quello che gli pare. Non credo si sia fatto un favore al Maxxi». E l'allora responsabile cultura del PD, Matteo Orfini, dichiarò «Il MAXXI non ha bisogno né di un commissario né di un nuovo direttore, semmai di un ministero che si impegni a sostenerne seriamente il lavoro»;
   la Melandri accettò, dichiarando «accolgo questa proposta in puro spirito di servizio» e aggiunse «credo che il compenso che percepirò saranno 90 euro, e qualcosa di più all'anno»;
   dal novembre 2012, dopo l'insediamento di Giovanna Melandri, il consiglio d'amministrazione nomina segretario generale del Maxxi, Francesco Spano, già collaboratore parlamentare della stessa Melandri;
   nel 2013 la fondazione, entrando a far parte degli enti di ricerca, riesce ad aggirare il divieto di retribuzione del presidente. Il consiglio d'amministrazione della Fondazione, di cui Melandri è presidente, approva quindi il 6 novembre 2013, una delibera che concede al presidente uno stipendio fisso di 91.500 euro lordi e un premio di produzione variabile;
   nella stessa delibera del consiglio d'amministrazione, presieduto da Melandri (che si astenne), si è previsto un ulteriore ammontare quale componente variabile (premio) da determinarsi in «misura fissa»;
   il bonus in questo caso è al netto delle tasse ed è in funzione dell'incremento «rispetto al precedente esercizio della sommatoria delle voci di proventi quali: I) biglietteria; II) Contributi di gestione; III) sponsorizzazioni; IV) altri ricavi e proventi»;
   se l'incremento va dal 5 al 15 per cento, il premio è di 12 mila euro (netti), se raggiunge la forchetta 15-20 arriva a 18 mila euro; se si pone tra il 25 e il 30 per cento il presidente prende un premio di 24 mila euro netti. Solo se l'incremento delle quattro voci avesse superato 30 per cento, il premio sarebbe stato «quanto deliberato dal Cda»;
   poiché la delibera portava la data del 6 novembre 2013, l'eventuale premio sarebbe dovuto scattare dall'anno 2014, il bonus, al contrario, è stato erogato, prendendo in considerazione gli incrementi dal 2012 al 2013, ed inspiegabilmente è stato quantificato in 24 mila euro, somma prevista per un incremento dal 25 al 30 per cento nonostante dai bilanci emerga un incremento del 14 per cento;
   dalla lettura del bilancio emerge, inoltre, che nello stesso periodo considerato, a fronte di una diminuzione degli incassi della biglietteria vi è un considerevole incremento dei fondi pubblici (di 4 milioni e 286 mila euro dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo e 500.000 euro dalla regione Lazio);
   in merito, a Il Fatto Quotidiano la Melandri replicò: «Il premio approvato dal Cda è collegato unicamente agli incrementi di risorse private che siamo stati capaci di raccogliere, quali sponsorizzazioni, cena di fund raising, il programma di individual and corporate friends»;
   da notizie di stampa risulta, inoltre, che la citata delibera che incluse la fondazione tra gli enti di ricerca è stata, dapprima, annullata sulla base di un parere negativo del ragioniere generale dello Stato Daniele Franco, provvedimento poi ritirato in autotutela sulla base di un ulteriore parere espresso dal capo dell'ufficio legislativo del Ministro, sostenuto da un parere favorevole sullo status di ente di ricerca di Emanuele Fidora, direttore generale della ricerca del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca –:
   se il Ministro interrogato, alla luce di quanto esposto in premessa, non ritenga opportuno sostituire Giovanna Melandri alla presidenza della Fondazione Maxxi. (3-01999)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

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