ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/01982

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 560 del 02/02/2016
Firmatari
Primo firmatario: SANTELLI JOLE
Gruppo: FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 02/02/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
OCCHIUTO ROBERTO FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE 02/02/2016


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 02/02/2016
Stato iter:
03/02/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 03/02/2016
Resoconto SANTELLI JOLE FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
 
RISPOSTA GOVERNO 03/02/2016
Resoconto ALFANO ANGELINO MINISTRO - (INTERNO)
 
REPLICA 03/02/2016
Resoconto SANTELLI JOLE FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 03/02/2016

SVOLTO IL 03/02/2016

CONCLUSO IL 03/02/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-01982
presentato da
SANTELLI Jole
testo presentato
Martedì 2 febbraio 2016
modificato
Mercoledì 3 febbraio 2016, seduta n. 561

   SANTELLI e OCCHIUTO. – Al Ministro dell'interno. – Per sapere – premesso che:
    di recente la regione Calabria è stata interessata da un’escalation di attentati e intimidazioni che ha raggiunto livelli a dir poco allarmanti;
    l'ennesimo episodio si è consumato nei giorni scorsi a Locri: all'interno del deposito della società di autolinee «Federico» un incendio ha distrutto 14 mezzi. Non sembrano esserci dubbi sulla natura dolosa del rogo, visto che sarebbe stata trovata una tanica con ancora tracce di benzina;
    si sta indagando per capire se, dietro l'intimidazione, c’è una richiesta estorsiva o soggetti legati alla criminalità organizzata. Le modalità, infatti, sono quelle che adotta la ’ndrangheta per piegare imprenditori e commercianti. La stessa società (che opera con oltre 200 dipendenti e 40 automezzi con corse di linea in tutta la Calabria) è stata tra l'altro oggetto di ben quattro attentati negli ultimi tre anni;
    a ciò si aggiungano i numerosi episodi intimidatori perpetrati a danno degli amministratori locali che operano nel territorio; sono i dati a confermare che il 60 per cento dei comuni calabresi ha denunciato episodi di micro e macro criminalità ai danni della pubblica amministrazione. Una percentuale che supera di gran lunga la soglia di sopportabilità per un Paese che si possa definire civile;
    lo stesso figlio del procuratore aggiunto di Reggio Calabria, Nicola Gratteri, uno dei magistrati maggiormente esposti nella lotta alla ’ndrangheta, è stato vittima di un episodio non ancora pienamente chiarito, che ha visto lo stesso essere contattato da falsi poliziotti;
    è necessario altresì rilevare la non più sopportabile carenza di organico degli uffici giudiziari calabresi: basta citare la direzione distrettuale antimafia di Catanzaro, che ha competenza su quattro delle cinque province della Calabria, e su sette circondari, rappresentando il terzo distretto italiano, e che registra la presenza di soli sei magistrati. Un presidio, che dovrebbe vigilare su una situazione di criminalità che ha assunto rilievo nazionale per la sua pericolosità, tanto di radicamento nel territorio regionale quanto di collegamento ed estensione nell'intero territorio nazionale e transnazionale, non consente neanche la copertura minima dell'assegnazione di un magistrato per circondario. A tal proposito, una presa di posizione appare non più rinviabile: è pertanto necessario che lo stesso Ministero dell'interno intervenga con una puntuale segnalazione per procedere ad un'integrazione immediata dell'organico degli uffici giudiziari calabresi, senza dover attendere necessariamente la revisione delle piante organiche della magistratura –:
    quali misure effettive intenda adottare per innalzare il livello di attenzione sulla regione Calabria, per tutelare maggiormente gli amministratori locali e le imprese dopo gli attentati e le intimidazioni subite, nonché per garantire una maggiore presenza dello Stato in Calabria, e se, a tal proposito, il Governo intenda prevedere un'apposita riunione del Consiglio dei ministri da tenersi in territorio calabrese. (3-01982)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

riunione dei ministri

incendio

mafia