ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/01904

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 537 del 16/12/2015
Firmatari
Primo firmatario: BIANCHI DORINA
Gruppo: AREA POPOLARE (NCD-UDC)
Data firma: 15/12/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BOSCO ANTONINO AREA POPOLARE (NCD-UDC) 15/12/2015
CALABRO' RAFFAELE AREA POPOLARE (NCD-UDC) 15/12/2015
CERA ANGELO AREA POPOLARE (NCD-UDC) 15/12/2015
D'ALIA GIANPIERO AREA POPOLARE (NCD-UDC) 15/12/2015
GAROFALO VINCENZO AREA POPOLARE (NCD-UDC) 15/12/2015
MAROTTA ANTONIO AREA POPOLARE (NCD-UDC) 15/12/2015
MINARDO ANTONINO AREA POPOLARE (NCD-UDC) 15/12/2015
MISURACA DORE AREA POPOLARE (NCD-UDC) 15/12/2015
PAGANO ALESSANDRO AREA POPOLARE (NCD-UDC) 15/12/2015
SCOPELLITI ROSANNA AREA POPOLARE (NCD-UDC) 15/12/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 15/12/2015
Stato iter:
16/12/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 16/12/2015
Resoconto PAGANO ALESSANDRO AREA POPOLARE (NCD-UDC)
 
RISPOSTA GOVERNO 16/12/2015
Resoconto PADOAN PIETRO CARLO MINISTRO - (ECONOMIA E FINANZE)
 
REPLICA 16/12/2015
Resoconto PAGANO ALESSANDRO AREA POPOLARE (NCD-UDC)
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 16/12/2015

SVOLTO IL 16/12/2015

CONCLUSO IL 16/12/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-01904
presentato da
BIANCHI Dorina
testo di
Mercoledì 16 dicembre 2015, seduta n. 537

   DORINA BIANCHI, BOSCO, CALABRÒ, CERA, D'ALIA, GAROFALO, MAROTTA, MINARDO, MISURACA, PAGANO e SCOPELLITI. — Al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:
   la legge di stabilità per il 2016, nel corso del suo iter parlamentare, si sta caratterizzando per un incisivo e costruttivo intervento del Parlamento;
   questo dato fa giustizia di tanti luoghi comuni sull'irrilevanza del Parlamento e su un presunto eccessivo e patologico protagonismo del Governo. Luoghi comuni che pure hanno avuto ampio corso nella stampa in questi ultimi mesi;
   ciò che viene ribadito è invece niente altro che il forte radicamento della democrazia parlamentare nel nostro Paese;
   ma ciò su cui occorre soffermare l'attenzione è che – pur nel difficile contesto in cui avviene l'approvazione di una legge di questo rilievo, contesto nel quale inevitabilmente trovano un loro legittimo spazio anche istanze territoriali e parziali – ciò che sta emergendo progressivamente sono anche alcune linee di politica economica di valenza generale, che irrobustiscono l'ispirazione originaria della manovra, decisamente orientata a rimettere in moto il motore della crescita dell'economia;
   per il gruppo di Area Popolare uno dei motivi maggiori di soddisfazione è la progressiva caratterizzazione di una politica nazionale per il Mezzogiorno d'Italia, cioè il recupero del Sud all'agenda della crescita del Paese;
   quella che il Parlamento sta affermando è una chiara volontà di aprire una fase nuova nella quale non si tratta più di sussidiare una parte del Paese, ma piuttosto di mettere in moto nuovi meccanismi che facciano dell'economia meridionale un elemento di traino e di impulso alla crescita dell'intero Paese, in un contesto economico internazionale e globale attraversato da profondi mutamenti;
   l'introduzione di un credito d'imposta per l'acquisto di beni strumentali nuovi destinati a strutture produttive nelle regioni del Mezzogiorno (Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Molise, Sardegna e Abruzzo); l'estensione fino al 2017 dell'esonero contributivo alle assunzioni a tempo indeterminato in favore ai datori di lavoro privati operanti nelle stesse regioni; e soprattutto la misura innovativa di un meccanismo di quote riservate alle piccole e medie imprese del Sud su tutti gli incentivi statali: si tratta di tre misure che contribuiscono a qualificare la legge di stabilità per il 2016;
   Area Popolare, che ha ideato o sostenuto con convinzione queste misure, lo ha fatto nella consapevolezza che si tratta di una solida base di partenza, ma non di un punto di arrivo. Si tratta di interventi su cui il Governo sarà chiamato, nei prossimi mesi, a costruire una vera e propria politica economica di medio termine, come tassello necessario di quella agenda mediterranea che l'Italia ha ospitato e promosso con efficacia e credibilità con la Conferenza MED 2015 della scorsa settimana;
   in particolare, occorre saldare interventi di carattere intersettoriale, come quelli appena citati, con politiche industriali di settore che valorizzino le potenzialità economiche del Mezzogiorno nella logistica, nel turismo, nelle energie rinnovabili (con un'attualità resa ancora più marcata dagli esiti dalla COP 21 di Parigi), nella rigenerazione urbana e nell'economia digitale;
   inoltre, si tratta di saper saldare politiche industriali più efficaci e politiche infrastrutturali, con una visione moderna e orientata al futuro di tutto il sistema della viabilità nell'area baricentrica del bacino del Mediterraneo;
   in questo contesto appare indelebilmente marcato da pregiudizio ideologico il rifiuto di prendere anche semplicemente in considerazione il recupero, in chiave di crescita economica diffusa, di un'idea progettuale audace come quella del Ponte sullo Stretto di Messina; occorre prendere atto, anche qui con soddisfazione, che questo rifiuto pregiudiziale non appartiene alla cultura degli uomini che compongono questo Governo –:
   attraverso quali iniziative di competenza il Ministro interrogato intenda valorizzare questi indirizzi normativi – ma ricchi di valenza politica più generale – riguardanti il ruolo, attuale e potenziale, del Mezzogiorno nelle politiche per la crescita, anche attraverso l'attivazione di meccanismi di monitoraggio dell'attuazione delle misure e del raggiungimento degli obiettivi perseguiti dalle nuove norme. (3-01904)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

economia della conoscenza

regione mediterranea CE

politica economica