ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/01888

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 533 del 01/12/2015
Firmatari
Primo firmatario: BORGHESI STEFANO
Gruppo: LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI
Data firma: 01/12/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
FEDRIGA MASSIMILIANO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 01/12/2015
ALLASIA STEFANO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 01/12/2015
ATTAGUILE ANGELO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 01/12/2015
BOSSI UMBERTO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 01/12/2015
BUSIN FILIPPO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 01/12/2015
CAPARINI DAVIDE LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 01/12/2015
GIORGETTI GIANCARLO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 01/12/2015
GRIMOLDI PAOLO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 01/12/2015
GUIDESI GUIDO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 01/12/2015
INVERNIZZI CRISTIAN LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 01/12/2015
MOLTENI NICOLA LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 01/12/2015
PINI GIANLUCA LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 01/12/2015
RONDINI MARCO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 01/12/2015
SALTAMARTINI BARBARA LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 01/12/2015
SIMONETTI ROBERTO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 01/12/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 01/12/2015
Stato iter:
02/12/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 02/12/2015
Resoconto BORGHESI STEFANO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI
 
RISPOSTA GOVERNO 02/12/2015
Resoconto GALLETTI GIAN LUCA MINISTRO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE)
 
REPLICA 02/12/2015
Resoconto BORGHESI STEFANO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 02/12/2015

SVOLTO IL 02/12/2015

CONCLUSO IL 02/12/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-01888
presentato da
BORGHESI Stefano
testo presentato
Martedì 1 dicembre 2015
modificato
Mercoledì 2 dicembre 2015, seduta n. 534

   BORGHESI, FEDRIGA, ALLASIA, ATTAGUILE, BOSSI, BUSIN, CAPARINI, GIANCARLO GIORGETTI, GRIMOLDI, GUIDESI, INVERNIZZI, MOLTENI, GIANLUCA PINI, RONDINI, SALTAMARTINI e SIMONETTI. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare . — Per sapere – premesso che:
   la direttiva 79/409/CEE del Consiglio, del 2 aprile 1979, oggi direttiva 2009/147/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 30 novembre 2009, concerne la conservazione di tutte le specie di uccelli viventi naturalmente allo stato selvatico nel territorio europeo degli Stati membri al quale si applica il trattato;
   nessun articolo della direttiva uccelli 2009/147/CE vieta espressamente il commercio tout court di tutte le specie di uccelli legittimamente allevate ed importate dai Paesi extraeuropei, ne tantomeno nessuna sentenza o normativa europea o internazionale lo ha richiesto;
   l'articolo 21 della legge 11 febbraio 1992, n. 157, così come modificato dal decreto-legge 24 giugno 2014, n. 91, convertito, con modificazioni dalla legge 11 agosto 2014, n. 116, concernente «Disposizioni urgenti per il settore agricolo, la tutela ambientale e l'efficientamento energetico dell'edilizia scolastica e universitaria, il rilancio e lo sviluppo delle imprese, il contenimento dei costi gravanti sulle tariffe elettriche, nonché per la definizione immediata di adempimenti derivanti dalla normativa europea», vieta a chiunque di vendere, detenere per vendere, trasportare per vendere, acquistare uccelli vivi o morti, nonché loro parti o prodotti derivati facilmente riconoscibili, anche se importati dall'estero, appartenenti a tutte le specie di uccelli viventi naturalmente allo stato selvatico nel territorio europeo degli Stati membri dell'Unione europea, ad eccezione di germano reale, pernice rossa, pernice di Sardegna, starna, fagiano e colombaccio;
   di fatto, questa normativa impedisce di cucinare in tutti i luoghi pubblici il secolare e tradizionale spiedo bresciano, la polenta osei bergamasca, piuttosto che tutti i piatti tradizionali tipici dell'arte culinaria di molte province italiane che hanno come ingrediente fondamentale la piccola selvaggina, una vera e propria «ghigliottina» per i ristoratori bresciani;
   tutto ciò non lascia molti spazi d'azione a centinaia di ristoratori che hanno impostato la loro attività su di un'arte culinaria con piatti tipici locali nei quali figurano i piccoli volatili. Il danno economico e sociale che sta creando la norma, così modificata, a migliaia di esercenti e ristoratori anche in termini di posti di lavoro, è di estrema gravità – negli ultimi due anni, ha prodotto un conseguente danno economico quantificato in un mancato incasso di circa il 40 per cento – mettendo così a rischio di chiusura moltissime attività commerciali con il conseguente licenziamento di migliaia di dipendenti;
   in un momento di crisi economica come quella che si sta affrontando, pensare di vietare senza motivo il commercio di uccelli o parti di essi legittimamente catturati o abbattuti in altri Paesi, a parere degli interroganti è poco lungimirante e sicuramente dannoso per l'economia del nostro Paese;
   durante la discussione in Parlamento della legge europea 2014, risulta agli interroganti che il Governo, visto che la questione non è priva di interesse ed è invece meritevole di approfondimenti, abbia assunto un impegno formale per creare un «tavolo tecnico», dove dovrebbero essere coinvolti province, comuni, associazioni di categoria e rappresentanti della Camera di commercio;
   nel mese di luglio 2015 a Brescia si è svolto un incontro alla presenza del Ministro interrogato dove sembra che questi abbia invitato le associazioni e i ristoratori a fornire un contributo tecnico, raccogliendo quanti più dati e informazioni possibili a difesa del piatto nostrano, al fine di poter trattare con l'Unione europea una deroga per i territori che utilizzano questo piatto tipico, per rimarcare una presenza non solo produttiva ma anche di tradizione e territorialità –:
   quale sia lo stato dei lavori del sopra citato «tavolo tecnico» e a quale soluzione si voglia addivenire per risolvere il problema, anche in sede europea. (3-01888)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

politica agricola comune