ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/01752

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 496 del 06/10/2015
Firmatari
Primo firmatario: BECHIS ELEONORA
Gruppo: MISTO-ALTERNATIVA LIBERA
Data firma: 06/10/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
ARTINI MASSIMO MISTO-ALTERNATIVA LIBERA 06/10/2015
BALDASSARRE MARCO MISTO-ALTERNATIVA LIBERA 06/10/2015
BARBANTI SEBASTIANO MISTO-ALTERNATIVA LIBERA 06/10/2015
MUCCI MARA MISTO-ALTERNATIVA LIBERA 06/10/2015
PRODANI ARIS MISTO-ALTERNATIVA LIBERA 06/10/2015
RIZZETTO WALTER MISTO-ALTERNATIVA LIBERA 06/10/2015
SEGONI SAMUELE MISTO-ALTERNATIVA LIBERA 06/10/2015
TURCO TANCREDI MISTO-ALTERNATIVA LIBERA 06/10/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 06/10/2015
Stato iter:
07/10/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 07/10/2015
Resoconto BECHIS ELEONORA MISTO-ALTERNATIVA LIBERA
 
RISPOSTA GOVERNO 07/10/2015
Resoconto ALFANO ANGELINO MINISTRO - (INTERNO)
 
REPLICA 07/10/2015
Resoconto BECHIS ELEONORA MISTO-ALTERNATIVA LIBERA
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 07/10/2015

SVOLTO IL 07/10/2015

CONCLUSO IL 07/10/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-01752
presentato da
BECHIS Eleonora
testo presentato
Martedì 6 ottobre 2015
modificato
Mercoledì 7 ottobre 2015, seduta n. 497

   BECHIS, ARTINI, BALDASSARRE e BARBANTI. — Al Ministro dell'interno . — Per sapere – premesso che:
   l'acquisto da parte del comune di Roma dei terreni su cui far sorgere il campo rom di Castel Romano è un'operazione durata due anni e mezzo, da quando il comune guidato da Walter Veltroni si fece concedere in uso gratuito (il 12 settembre 2005) i suoli fino alla data in cui il comune di Roma, amministrato dal prefetto Mario Morcone, in qualità di commissario straordinario, decise di comprarli (il 10 marzo 2008);
   la procedura d'acquisto fu molto farraginosa a causa della dura opposizione del capogruppo di Rifondazione comunista nel consiglio comunale, Adriana Spera, con l'appoggio del Wwf, e dell'esito di un'inchiesta, resa pubblica dalla trasmissione televisiva Report e dal giornale Il Manifesto, in cui si evidenziò che i romani avevano sostenuto una spesa pari a un milione e cinquecentomila euro per dei terreni valutati circa seicentocinquantamila euro;
   il 12 settembre 2005 il comune di Roma venne gratuitamente immesso nel possesso dell'area dove avrebbe fatto sorgere il campo nomadi di Castel Romano e dopo tre giorni, il 15 settembre 2005, iniziò lo sgombero del campo nomadi di Vicolo Savini, trasferendo i suoi abitanti nella nuova area di Castel Romano;
   nel novembre 2006, dopo circa un anno, il comune di Roma diede vita ad un accordo con Gianfranco Bartoli, Vincenzo Grossi, Sergio Galletti e la Ediltrigoria, proprietari dei terreni, che gli erano stati concessi in uso per costruire il campo nomadi di Castel Romano e per acquistare i suddetti 23 ettari di terreno al prezzo di 1,515 milioni di euro;
   nel febbraio 2007 il direttore del dipartimento del patrimonio del comune di Roma diede parere favorevole all'acquisto dei terreni e a marzo 2007 arrivò il nulla osta del ragioniere del comune;
   tuttavia, mentre il via libera all'acquisto dei terreni da parte delle commissioni capitoline VI e VII fu emanato nel giugno del 2007, le dimissioni del sindaco Walter Veltroni del 13 febbraio 2008 e la conseguente decadenza del consiglio capitolino, di cui Adriana Spera faceva parte, diedero nuovo slancio all'operazione;
   il Ministro dell'interno in carica in quel periodo, il 26 febbraio 2008, nominò commissario straordinario del comune di Roma il prefetto Mario Morcone, al quale spettava il compito di guidare la città fino alle successive elezioni;
   in meno di due settimane dal suo insediamento, il 10 marzo 2008, il prefetto Morcone, che attualmente ricopre il ruolo di capo dipartimento per le libertà civili e l'immigrazione del Ministero dell'interno, firmò la deliberazione che autorizzava il comune all'acquisto dei terreni che gli erano stati dati in uso gratuito per sistemare i rom;
   il prezzo era stato concordato nel 2006 e le commissioni capitoline competenti avevano approvato l'operazione portando il commissario a firmare la delibera per l'acquisto, anche se la cifra pattuita con i proprietari era onerosa. Infatti, in quel periodo l'Agenzia del territorio stabiliva valori decisamente più bassi per terreni simili nella stessa zona;
   il prezzo concordato dal comune di Roma con i venditori era di 5 euro al metro quadrato per il bosco (per una superficie complessiva di circa 11 ettari) e di 8 euro per il prato (con una superficie di altri 11 ettari), a fronte di valori agricoli medi riportati nelle tabelle dell'Agenzia del territorio compresi tra gli 1,9 e i 2,2 euro per il bosco e di 3,4 euro al metro per il prato, pagando quindi una cifra pari a 1,5 milioni di euro per dei terreni che, secondo l'Agenzia del territorio, ne valevano circa 645 mila;
   la decisione di acquistare un terreno boscoso, che sorge in una riserva naturale, per costruire un campo nomadi avrebbe comportato l'abbattimento degli alberi a fronte di una decisione dell'ente regionale Roma natura, che vigilava sulla riserva, che prevedeva che per realizzare il campo rom non si poteva recare danno alla flora esistente, né doveva essere modificato in modo permanente l'assetto del territorio –:
   se risultino agli atti le ragioni della condotta del commissario prefettizio Morcone e, nell'eventualità positiva, se il Ministro interrogato intenda tener conto di tale vicenda in relazione all'attuale incarico conferito al prefetto Morcone. (3-01752)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

disboscamento

zingaro

comune