Legislatura: 17Seduta di annuncio: 487 del 22/09/2015
Primo firmatario: CHIMIENTI SILVIA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 22/09/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma COMINARDI CLAUDIO MOVIMENTO 5 STELLE 22/09/2015 TRIPIEDI DAVIDE MOVIMENTO 5 STELLE 22/09/2015 DALL'OSSO MATTEO MOVIMENTO 5 STELLE 22/09/2015 LOMBARDI ROBERTA MOVIMENTO 5 STELLE 22/09/2015 CIPRINI TIZIANA MOVIMENTO 5 STELLE 22/09/2015 VALENTE SIMONE MOVIMENTO 5 STELLE 22/09/2015 MARZANA MARIA MOVIMENTO 5 STELLE 22/09/2015 VACCA GIANLUCA MOVIMENTO 5 STELLE 22/09/2015 GALLO LUIGI MOVIMENTO 5 STELLE 22/09/2015 D'UVA FRANCESCO MOVIMENTO 5 STELLE 22/09/2015 DI BENEDETTO CHIARA MOVIMENTO 5 STELLE 22/09/2015 BRESCIA GIUSEPPE MOVIMENTO 5 STELLE 22/09/2015
Ministero destinatario:
- MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO delegato in data 22/09/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione ILLUSTRAZIONE 23/09/2015 Resoconto CHIMIENTI SILVIA MOVIMENTO 5 STELLE RISPOSTA GOVERNO 23/09/2015 Resoconto FRANCESCHINI DARIO MINISTRO - (BENI, ATTIVITA' CULTURALI E TURISMO) REPLICA 23/09/2015 Resoconto CHIMIENTI SILVIA MOVIMENTO 5 STELLE
DISCUSSIONE IL 23/09/2015
SVOLTO IL 23/09/2015
CONCLUSO IL 23/09/2015
CHIMIENTI, COMINARDI, TRIPIEDI, DALL'OSSO, LOMBARDI, CIPRINI, SIMONE VALENTE, MARZANA, VACCA, LUIGI GALLO, D'UVA, DI BENEDETTO e BRESCIA. —
Al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo
. — Per sapere – premesso che:
il 18 settembre 2015 è stata indetta un'assemblea sindacale interna dei lavoratori dell'anfiteatro Flavio, del Foro Romano e Palatino, delle Terme di Diocleziano e del sito di Ostia Antica che ha ritardato l'apertura dei cancelli del Colosseo alle ore 11,30;
l'assemblea era stata convocata, come esplicitato dal comunicato diramato il 16 settembre 2015 dalle rappresentanze sindacali unitarie della Ss-Col, per discutere il mancato pagamento dopo quasi un anno delle indennità di turnazione e delle prestazioni per le aperture straordinarie dei luoghi della cultura, per denunciare la mancata apertura di una trattativa di comparto per il rinnovo del contratto dei lavoratori pubblici, bloccato per la parte economica da molti anni nonostante la recente sentenza della Corte costituzionale, per la costituzione del «Consorzio per la gestione dell'area centrale» e per la mancata apertura di un confronto sull'organizzazione del lavoro all'interno della soprintendenza;
la vicenda ha provocato la reazione del Presidente del Consiglio dei ministri Matteo Renzi, che il 18 settembre 2015 ha annunciato su Twitter «non lasceremo la cultura ostaggio di quei sindacalisti contro l'Italia, oggi decreto-legge» e del Ministro interrogato, secondo cui «la misura è colma: oggi in Consiglio dei ministri proposta musei come servizi pubblici essenziali»;
in un tweet datato 18 settembre 2015, il Sottosegretario ai beni e alle attività culturali e al turismo Francesca Barracciu ha dichiarato; «l'assemblea sindacale che danneggia centinaia di turisti che dedicano un giorno di ferie al Colosseo e decine di guide turistiche è un reato», prima di aggiungere, in risposta al commento di un utente che le chiedeva di specificare di che tipo di reato si trattasse, «reato in senso lato»;
simili reazioni provengono anche dal presidente della Commissione di garanzia dell'attuazione della legge sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali, Roberto Alesse, che ha dichiarato «in gioco non c’è solo l'interesse dei lavoratori, ma del Paese, a cominciare dalla difesa della sua immagine», e dal sindaco di Roma, Ignazio Marino, che ha affermato «la chiusura di ieri del Colosseo non fa bene al Paese, alla città e all'immagine della capitale di Italia»;
il 16 settembre 2015 le rappresentanze sindacali unitarie della Ss-Col hanno proceduto alla regolare convocazione della suddetta assemblea sindacale, diffondendola e trasmettendola lo stesso giorno all'amministrazione, come previsto dalla legge;
nella comunicazione all'amministrazione viene esplicitata anche l'indicazione della comunicazione avvenuta, a termine di legge, già l'11 settembre 2015, e cioè una settimana prima che l'assemblea si svolgesse;
il soprintendente di Roma, Francesco Prosperetti, come si legge in un articolo apparso su Il Fatto quotidiano il 18 settembre 2015, precisa che: «tutto si è svolto regolarmente, l'assemblea non aveva come oggetto il Colosseo, il problema è nazionale e riguarda il mancato rinnovo del contratto e il mancato pagamento del salario accessorio: non ci sono rivendicazioni nei confronti della soprintendenza, ma del datore di lavoro generale che è Mibact»;
la suddetta assemblea sindacale, nonostante l'importanza dei temi trattati, non è stata volutamente convocata nel periodo estivo perché, come spiega il coordinatore nazionale della Uil beni culturali Enzo Feliciani al fattoquotidiano.it in data 18 settembre 2015: «Ci era stato chiesto di non fare assemblee nel periodo di luglio e agosto perché a maggior afflusso di turisti e così abbiamo fatto. Una volta terminato questo periodo e non ricevendo risposte ai problemi che abbiamo rappresentato in ogni sede l'abbiamo convocata, rispettando tutti i termini di legge»;
l'ordinamento italiano riconosce il diritto di sciopero ad ogni individuo e l'articolo 40 della Costituzione repubblicana stabilisce in senso ampio che «Il diritto di sciopero si esercita nell'ambito delle leggi che lo regolano»;
le norme sul diritto di sciopero vengono ulteriormente trattate dalla legge 12 giugno 1990, n. 146, rubricata «Norme sull'esercizio del diritto di sciopero nei servizi pubblici essenziali e sulla salvaguardia dei diritti della persona costituzionalmente tutelati. Istituzione della Commissione di garanzia dell'attuazione della legge»;
il diritto di assemblea sindacale è disciplinato dallo Statuto dei lavoratori (legge n. 300 del 1970), il quale, all'articolo 20, prevede il diritto dei lavoratori a riunirsi nell'unità produttiva in cui prestano la loro opera;
l'assemblea sindacale sancisce il diritto di tutti i lavoratori a riunirsi, nel luogo ove prestano la loro opera, per trattare un ordine del giorno prestabilito e vertente su materie di interesse sindacale e del lavoro. Ogni lavoratore ha diritto a dieci ore annue retribuite per potere partecipare alle assemblee indette nell'unità produttiva alla quale appartiene;
nella serata del 18 settembre 2015 il Consiglio dei ministri ha varato il cosiddetto «decreto-legge Colosseo», con cui i musei e i luoghi culturali diventerebbero servizi essenziali e come tali vincolati a precise e più rigide regole per quanto concerne la regolamentazione di scioperi e assemblee;
come sottolineato da Lidia Undiemi sul fattoquotidiano.it in data 21 settembre 2015, «riguardo al caso specifico, l'intenzione è quella di modificare la legge 146 che regolamenta lo sciopero nei servizi pubblici essenziali, per far rientrare la “fruizione” dei beni culturali fra i servizi pubblici essenziali. In caso di assemblee e mobilitazioni i lavoratori potrebbero anche essere precettati. L'obiettivo pare evidente: ridurre il potere di contrattazione dei lavoratori e dare maggior peso alla voce del “padrone”, equiparando l'ingresso dei turisti in vacanza in un sito archeologico all'assistenza ospedaliera»;
il presidente della Commissione di garanzia dell'attuazione della legge sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali, Roberto Alesse, come si legge in un articolo pubblicato su Il Fatto quotidiano del 19 settembre 2015, dichiara che: «la legge 146 resta una buona legge, che ha dato buoni frutti ma che necessita di essere attualizzata. Penso a tutto il dibattito sulla rappresentatività sindacale, che secondo me è un altro nodo centrale da dover sciogliere e mi chiedo se non sia questa la sede, la conversione del decreto-legge, per ampliare una riflessione» –:
se e in che tempi intenda costituire un tavolo di confronto per avviare una discussione, di concerto con le rappresentanze sindacali, sul mancato pagamento delle indennità di turnazione e sul mancato rinnovo del contratto dei lavoratori pubblici di cui in premessa. (3-01717)
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):diritto del lavoro
servizio pubblico
diritto di sciopero