ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/01657

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 475 del 04/08/2015
Firmatari
Primo firmatario: RUSSO PAOLO
Gruppo: FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 04/08/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
PALESE ROCCO FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE 04/08/2015
OCCHIUTO ROBERTO FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE 04/08/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO PER LA SEMPLIFICAZIONE E LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO PER LA SEMPLIFICAZIONE E LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE delegato in data 04/08/2015
Stato iter:
05/08/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 05/08/2015
Resoconto RUSSO PAOLO FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
 
RISPOSTA GOVERNO 05/08/2015
Resoconto MADIA MARIA ANNA MINISTRO SENZA PORTAFOGLIO - (SEMPLIFICAZIONE E PUBBLICA AMMINISTRAZIONE)
 
REPLICA 05/08/2015
Resoconto RUSSO PAOLO FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 05/08/2015

SVOLTO IL 05/08/2015

CONCLUSO IL 05/08/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-01657
presentato da
RUSSO Paolo
testo presentato
Martedì 4 agosto 2015
modificato
Mercoledì 5 agosto 2015, seduta n. 476

   RUSSO, PALESE e OCCHIUTO. — Al Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione . — Per sapere – premesso che:
   comuni, province e città metropolitane sono oggi impegnati nella complessa attuazione della riforma degli enti locali varata con legge n. 56 del 2014 (cosiddetta riforma Delrio), che ha trasformato le province in enti di secondo grado, attribuendo loro funzioni fondamentali ben determinate ed imponendo l'avvio di un imponente processo di riordino da parte dello Stato e delle regioni delle restanti funzioni;
   tale processo di riordino è sostanzialmente fermo e richiederà tempi diversi da quelli immaginati dal Governo, mentre la legge di stabilità 2015 ha già imposto a province e città metropolitane un prelievo di un miliardo di euro per il 2015, 2 miliardi di euro per il 2016 e 3 miliardi di euro per il 2017, mettendo a serio rischio il mantenimento dell'erogazione dei servizi essenziali ai cittadini e la stessa tenuta sociale dei territori;
   sono quindi messi a rischio servizi per i cittadini come la manutenzione degli oltre 100 mila chilometri di strade di competenza provinciale ovvero la manutenzione e la gestione di migliaia di plessi scolastici;
   la stessa legge di stabilità 2015 (legge n. 190 del 2014) ha imposto alle città metropolitane una riduzione della spesa per il personale del 30 per cento e alle province addirittura del 50 per cento, con evidente grave preoccupazione per la sorte di circa 20.000 dipendenti pubblici vincitori di concorso, per i quali, a causa dei ritardi dell'emanazione dei provvedimenti attuativi da parte dello stesso Governo, il processo di mobilità ancora, di fatto, non è nemmeno iniziato;
   le proposte avanzate dal Governo per la mobilità del personale provinciale in sovrannumero non hanno in alcun modo dato l'impressione di risolvere il caos determinato dalla cosiddetta riforma Delrio e dalla legge n. 190 del 2014 e, anzi, lo hanno accentuato ulteriormente. La sensazione è quella di un sistema di ricollocazione per molti versi lasciato al caso e alla buona volontà degli enti che intendano davvero darvi corso;
   il problema principale, che rimane irrisolto, è l'assenza dell'elemento fondamentale della riforma: il riordino delle funzioni. Sono pochissime le regioni che hanno legiferato per riordinare le funzioni provinciali non fondamentali, stabilendo quali prendere direttamente per sé e quali assegnare ai comuni;
   in assenza del riordino, la ricollocazione dei dipendenti provinciali in sovrannumero non può che essere legata al caso: i dipendenti provinciali invece di essere ricollocati in relazione ad un coerente sistema di ridistribuzione delle funzioni, andranno in mobilità nel primo ente che si mostrerà disponibile ad accoglierli. Con il rischio che, nelle regioni prive di leggi sul riordino, le funzioni provinciali non fondamentali, a partire da turismo, formazione, servizi sociali, restino non presidiate;
   oltre agli evidenti disservizi nell'immediato, la sostanziale conferma del taglio alle province contenuta nel decreto-legge n. 78 del 2015 porterà un numero significativo di enti verso il default già nel 2015, e la totalità di essi tra il 2016 e il 2017, con il conseguente rischio di mancato pagamento degli stipendi dei dipendenti e delle imprese fornitrici di beni e servizi;
   la realistica possibilità di default delle province, in concomitanza con il blocco del processo di mobilità del personale, al di là di ogni rassicurazione, mette seriamente a rischio i livelli salariali e professionali dei lavoratori;
   inoltre, le proposte del Governo avanzate sino ad ora postulano la perdita secca di voci rilevanti del salario accessorio dei dipendenti delle province in sovrannumero –:
   quali siano le iniziative volte a tutelare i diritti dei dipendenti delle province coinvolti nel forzoso processo di mobilità, che dovranno essere adeguatamente ricollocati nella pubblica amministrazione senza mettere a rischio i livelli salariali e professionali, e come intenda intervenire per garantire il pagamento degli stipendi dei dipendenti e delle imprese fornitrici di beni e servizi, gravemente compromesso dalla realistica possibilità di default degli enti martoriati dai tagli. (3-01657)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

provincia

beni e servizi

reddito complementare