ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/01632

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 465 del 20/07/2015
Firmatari
Primo firmatario: TERZONI PATRIZIA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 20/07/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CIPRINI TIZIANA MOVIMENTO 5 STELLE 20/07/2015
GALLINELLA FILIPPO MOVIMENTO 5 STELLE 20/07/2015
CECCONI ANDREA MOVIMENTO 5 STELLE 20/07/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 20/07/2015
Stato iter:
17/05/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 17/05/2016
Resoconto GIACOMELLI ANTONELLO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SVILUPPO ECONOMICO)
 
REPLICA 17/05/2016
Resoconto TERZONI PATRIZIA MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 17/05/2016

SVOLTO IL 17/05/2016

CONCLUSO IL 17/05/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta orale 3-01632
presentato da
TERZONI Patrizia
testo presentato
Lunedì 20 luglio 2015
modificato
Martedì 17 maggio 2016, seduta n. 626

   TERZONI, CIPRINI, GALLINELLA e CECCONI. – Al Ministro dello sviluppo economico . – Per sapere – premesso che:
   nella giornata di martedì 14 luglio 2015 si è svolto a Roma presso la sede del Ministero dello sviluppo economico l'incontro tra sindacati, regioni Umbria e Marche, Invitalia e l'imprenditore Giovanni Porcarelli sull'accordo di programma e sulle modifiche in esso contenute in relazione alla vicenda della J.P. Industries di Fabriano;
   in seguito alla sentenza della corte di appello di Ancona del 28 aprile 2014 con la quale era stato dichiarato nullo l'atto di vendita dei due stabilimenti fabrianesi di Santa Maria e Marangone e di quello umbro di Gaifana della ex Ardo alla newco dell'imprenditore Giuseppe Porcarelli, si è cercato un accordo con le sette banche creditrici secondo le quali il prezzo di cessione stabilito dai commissari ministeriali, 13 milioni di euro, sarebbe stato troppo basso rispetto a una valutazione minima equa quattro volte superiore, attorno ai 54 milioni di euro;
   dalle notizie apprese alla stampa in seguito al summit ricordato sembrerebbe che tale accordo che servirebbe a rilanciare l'attività della J.P. Industries non sia stato ancora trovato;
   attualmente, inoltre, si è in attesa che la Corte di cassazione si pronunci nell'autunno 2015, mentre il 31 dicembre 2015 scadrà la cassa integrazione straordinaria per i 700 lavoratori coinvolti che, in assenza di una ripresa dell'attività produttiva, non verrà prorogata;
   il prossimo tavolo di confronto è stato fissato al Ministero dello sviluppo economico per il giorno 7 settembre 2015;
   a proposito della situazione della J.P. Industries sono già state depositate numerose interrogazioni (a risposta orale n. 3-00954 annunciata durante la seduta n. 265 del 16 luglio 2014, a prima firma Terzoni, alla quale non è mai stata fornita risposta; interrogazione a risposta in commissione n. 5-01114, presentata da Ciprini Tiziana il 2 ottobre 2013, seduta n. 89; interrogazione a risposta scritta n. 4-09424, presentata da Ciprini Tiziana l'11 giugno 2015, seduta n. 440). In queste interrogazioni è stato sottolineato come i fondi messi a disposizione con l'accordo di programma non sono stati investiti e non hanno creato occupazione a causa del carico burocratico previsto e dei vincoli imposti dalla legge n. 181. Inoltre, si sottolinea e si ricorda come tutto fosse scaturito dall'operato dei commissari del Ministero dello sviluppo economico che secondo i giudici avrebbero travalicato «i limiti del potere discrezionale della pubblica amministrazione», concedendo a Porcarelli uno sconto di quattro anni sul calcolo della redditività negativa dell'azienda (il badwill), indicato invece per legge in due anni (decreto legislativo n. 270 del 1999), nei quali chi compra deve garantire i livelli occupazionali, con conseguente sottostima del valore dell'azienda venduta ad «un quinto del valore», 12 milioni di euro invece di 54;
   il 29 gennaio del 2015, in seguito a un incontro avvenuto a Roma con il Viceministro pro tempore Claudio De Vincenti, l'ex presidente della regione Marche Spacca annunciava una proroga dell'accordo di programma dal 2015 al 2017 e una sua semplificazione. Dopo quell'incontro si parlò di un accordo di programma che sarebbe stato reso più accessibile e flessibile, per favorire la presentazione di progetti imprenditoriali, non più soltanto nel settore industriale, ma anche in quello turistico e della valorizzazione ambientale;
   nello stesso incontro il Viceministro aveva assicurato il mantenimento dell'attività produttiva anche nel sito umbro di Colle di Nocera e l'impegno verso le banche per una pronta ripresa produttiva;
   la rimodulazione dell'accordo di programma è stato uno dei temi affrontati proprio durante l'incontro del 14 luglio 2015 –:
   se sia a conoscenza degli elementi ulteriori inseriti nella rimodulazione dell'accordo di programma ed in che cosa consistano;
   quali iniziative intenda intraprendere per favorire l'accordo con gli istituti di credito come il Ministero si era impegnato a fare durante l'incontro del 29 gennaio 2015 al fine di scongiurare la definitiva chiusura dell'azienda. (3-01632)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

conservazione del posto di lavoro

cessazione d'attivita'

conseguenza economica