ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/01559

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 447 del 22/06/2015
Abbinamenti
Atto 3/01638 abbinato in data 28/07/2015
Atto 3/01639 abbinato in data 28/07/2015
Atto 3/01640 abbinato in data 28/07/2015
Firmatari
Primo firmatario: PIRAS MICHELE
Gruppo: SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Data firma: 22/06/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
PELLEGRINO SERENA SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 22/06/2015
ZARATTI FILIBERTO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 22/06/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 22/06/2015
Stato iter:
28/07/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 28/07/2015
Resoconto VELO SILVIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE)
 
REPLICA 28/07/2015
Resoconto PELLEGRINO SERENA SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Fasi iter:

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 28/07/2015

DISCUSSIONE IL 28/07/2015

SVOLTO IL 28/07/2015

CONCLUSO IL 28/07/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta orale 3-01559
presentato da
PIRAS Michele
testo presentato
Lunedì 22 giugno 2015
modificato
Martedì 28 luglio 2015, seduta n. 470

   PIRAS, PELLEGRINO e ZARATTI. – Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare . – Per sapere – premesso che:
   nei rifiuti radioattivi si comprendono diverse categorie di rifiuti, fra loro molto diversi, tra cui quelli provenienti dai reattori di ritrattamento del combustibile nucleare, quelli prodotti dallo smantellamenti di vecchi impianti e gli elementi di combustibile esauriti;
   le scorie nucleari possono essere prodotte nelle centrali nucleari (per la maggior parte), nelle attività di medicina nucleare e nei siti industriali per le analisi produttive di parti metalliche;
   la normativa vigente, il decreto legislativo 15 febbraio 2010, n. 31, prevede la predisposizione di una proposta di Carta nazionale delle aree potenzialmente idonee e di un progetto preliminare relativi alla localizzazione di un deposito nazionale delle scorie nucleari da parte della Sogin spa (la società statale per lo smantellamento degli impianti nucleari italiani e la gestione dei rifiuti radioattivi), da approvare solo successivamente alle necessarie valutazioni dell'Ispra e all'organizzazione di un seminario nazionale a cui partecipino regioni, province e comuni, sul cui territorio ricadono le aree interessate dalla suddetta proposta di Carta nazionale, nonché l'Upi, l'Anci, le associazioni degli industriali delle province interessate, le associazioni sindacali maggiormente rappresentative sul territorio, le università e gli enti di ricerca presenti nei territori interessati, ex articolo 27, comma 4, del suddetto decreto legislativo;
   il deposito nazionale, infrastruttura di superficie dove collocare rifiuti radioattivi, condurrà alla sistemazione definitiva di circa 75 mila metri cubi di rifiuti di bassa e media attività e lo stoccaggio temporaneo di circa 15 mila metri cubi di rifiuti ad alta attività;
   dei circa 90 mila metri cubi di rifiuti radioattivi, ricorda Sogin spa, il 60 per cento deriverà dalle operazioni di smantellamento degli impianti nucleari, mentre il restante 40 per cento dalle attività di medicina nucleare, industriali e di ricerca, che continueranno a generare rifiuti anche in futuro;
   la pubblicazione della Carta e quella contestuale del progetto preliminare, spiega la Sogin spa, «apriranno una fase di consultazione pubblica e di condivisione, che culminerà in un seminario nazionale, dove saranno invitati a partecipare tutti i soggetti coinvolti ed interessati»;
   l'articolo 27, comma 3, del sopra citato decreto legislativo prevedeva la pubblicazione tempestiva sul sito internet della Sogin spa della proposta di Carta nazionale e del progetto preliminare;
   tale tempistica, tuttavia, è stata dilatata attraverso il decreto legislativo 4 marzo 2014, n. 45, che ha disposto la trasmissione all'Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale) della proposta di Carta nazionale da parte della Sogin spa;
   l'Ispra doveva, entro 60 giorni, validarne e verificarne i dati, inviando una relazione ai Ministeri dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare e dello sviluppo economico, i quali, a loro volta, dovevano comunicare, ai sensi del novellato comma 1-bis dell'articolo 27, il proprio nulla osta alla Sogin spa ai fini della pubblicazione della proposta di Carta nazionale entro 30 giorni, dopo il recepimento degli eventuali rilievi ministeriali contenuti nel nulla osta;
   il 2 gennaio 2015 Sogin spa ha consegnato ad Ispra la Carta delle aree potenzialmente idonee ad ospitare il deposito nazionale;
   il percorso istituzionale previsto, teoricamente di 90 giorni, avrebbe dovuto condurre alla pubblicazione della proposta di Carta nazionale all'inizio del mese di aprile 2015, ma la possibilità dettata da una normativa non chiarissima circa i tempi necessari al recepimento dei rilievi ministeriali ha condotto a un dilatarsi ulteriore dei tempi;
   il comma 4 dell'articolo 27 del decreto legislativo 15 febbraio 2010, n. 31, prevedeva l'organizzazione del suddetto seminario nazionale entro 60 giorni dalla pubblicazione della proposta di carta; tuttavia, il decreto-legge 31 dicembre 2014, n. 192, ha prorogato da 60 a 120 giorni tali tempistica attraverso il comma 4-bis dell'articolo 9;
   il 16 giugno 2015 l'Ispra ha comunicato di aver ricevuto da Sogin spa l'aggiornamento della Carta nazionale delle aree potenzialmente idonee alla localizzazione del deposito nazionale e della relativa documentazione;
   attualmente, a quanto risulta dal portale web di Ispra, il suddetto istituto ha in corso le conseguenti attività di verifica, che prevede di completare con la trasmissione ai Ministeri dell'aggiornamento della proposta di carta e della propria relazione entro la prima decade del mese di luglio 2015, affinché i Ministeri stessi possano procedere a rilasciare a Sogin spa il nulla osta alla pubblicazione della Carta;
   i tempi per la pubblicazione della Carta continuano, dunque, ad essere procrastinati, dilatando l'avvio del seminario nazionale e, dunque, dell'informazione e della partecipazione degli enti territoriali e locali e dei cittadini;
   l'accesso all'informazione e la partecipazione sono due elementi centrali dei processi decisionali in materia ambientale, come riconosciuto dalla convenzione di Aarhus sul diritto di accesso alle informazioni, la partecipazione ai processi decisionali e l'accesso alla giustizia in materia ambientale del 1998, ratificata in Italia con la legge 16 marzo 2001, n. 108, e dal diritto comunitario attraverso le direttive 2003/4/CE e 2003/35/CE;
   il 20 febbraio 2015 è stato accolto in Aula dal Governo l'ordine del giorno 9/02803-A/149 presentato dal primo firmatario del presente atto, in cui si impegnava il Governo medesimo al rispetto della tempistica prevista dalla normativa vigente in modo tale da non dilatare ulteriormente l'avvio della fase di consultazione pubblica;
   tale ordine del giorno aveva ricevuto inizialmente il parere contrario del Governo, poiché appariva «ultroneo», pleonastico;
   la proposta di Carta è invece, ancora, inspiegabilmente secretata, a tutti i livelli istituzionali, negando così la possibilità ai governi regionali e ai livelli parlamentari di poter sapere quali territori sono stati individuati in via preliminare per la costruzione del deposito nazionale –:
   quale sia la reale tempistica prevista e se non ritenga necessaria l'immediata pubblicazione della Carta nazionale delle aree potenzialmente idonee e del progetto preliminare relativi alla localizzazione del deposito nazionale delle scorie nucleari, in modo da consentire a cittadini ed enti territoriali e locali di essere messi a conoscenza su quali siano i siti individuati potenzialmente idonei ad ospitare tale deposito, un diritto riconosciuto a livello nazionale, europeo e internazionale. (3-01559)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

scorie radioattive

disattivazione di centrale

accesso all'informazione comunitaria