ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/01527

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 438 del 09/06/2015
Firmatari
Primo firmatario: DELLAI LORENZO
Gruppo: PER L'ITALIA - CENTRO DEMOCRATICO
Data firma: 09/06/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CAPELLI ROBERTO PER L'ITALIA - CENTRO DEMOCRATICO 09/06/2015
GIGLI GIAN LUIGI PER L'ITALIA - CENTRO DEMOCRATICO 09/06/2015
FAUTTILLI FEDERICO PER L'ITALIA - CENTRO DEMOCRATICO 09/06/2015
CARUSO MARIO PER L'ITALIA - CENTRO DEMOCRATICO 09/06/2015
MARAZZITI MARIO PER L'ITALIA - CENTRO DEMOCRATICO 09/06/2015
FITZGERALD NISSOLI FUCSIA PER L'ITALIA - CENTRO DEMOCRATICO 09/06/2015
SANTERINI MILENA PER L'ITALIA - CENTRO DEMOCRATICO 09/06/2015
LO MONTE CARMELO PER L'ITALIA - CENTRO DEMOCRATICO 09/06/2015
TABACCI BRUNO PER L'ITALIA - CENTRO DEMOCRATICO 09/06/2015
SBERNA MARIO PER L'ITALIA - CENTRO DEMOCRATICO 09/06/2015
PIEPOLI GAETANO PER L'ITALIA - CENTRO DEMOCRATICO 09/06/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 09/06/2015
Stato iter:
10/06/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 10/06/2015
Resoconto FAUTTILLI FEDERICO PER L'ITALIA - CENTRO DEMOCRATICO
 
RISPOSTA GOVERNO 10/06/2015
Resoconto ALFANO ANGELINO MINISTRO - (INTERNO)
 
REPLICA 10/06/2015
Resoconto FAUTTILLI FEDERICO PER L'ITALIA - CENTRO DEMOCRATICO
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 10/06/2015

SVOLTO IL 10/06/2015

CONCLUSO IL 10/06/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-01527
presentato da
DELLAI Lorenzo
testo presentato
Martedì 9 giugno 2015
modificato
Mercoledì 10 giugno 2015, seduta n. 439

   DELLAI, CAPELLI, GIGLI, FAUTTILLI, CARUSO, MARAZZITI, FITZGERALD NISSOLI, SANTERINI, LO MONTE, TABACCI, SBERNA e PIEPOLI. Al Ministro dell'interno . — Per sapere – premesso che:
   gli ultimi sbarchi di profughi provenienti dalla Libia (oltre 5 mila migranti salvati nelle ultime 48 ore) hanno prodotto una serie di dichiarazioni di insofferenza da parti dei presidenti delle regioni Lombardia, Veneto e Liguria, tali da minacciare addirittura la riduzione dei trasferimenti regionali ai sindaci del territorio che continueranno a ospitare nuovi migranti, frutto di una reazione che appare agli interroganti intollerante rispetto al dramma umanitario dei migranti;
   il presidente della regione Lombardia avrebbe perfino scritto una lettera ai prefetti per diffidarli dal portare nel territorio lombardo nuovi profughi, mentre il leader della Lega Nord Matteo Salvini ha pubblicamente annunciato di «bloccare le prefetture» e di «presidiare tutte quelle strutture che, a spese degli italiani, qualcuno vuole mettere a disposizione di migliaia di immigrati clandestini», qualora gli immigrati fossero trasferiti al Nord;
   rispetto alla diffida ai comuni della regione Lombardia ad accogliere nuovi immigrati il prefetto di Milano, Francesco Paolo Tronca, ha comunicato che «Milano attende le direttive e gli invii che il Governo effettuerà e risponderà secondo i criteri generali»;
   le dichiarazioni del presidente Maroni, seguite da quelle del presidente Zaia e del non ancora insediato presidente della Liguria, Toti, hanno determinato l'immediata censura del Governo attraverso il Vice Ministro dell'interno, che ha denunciato l'illegittimità dell'intervento del presidente della regione Lombardia, che è stato peraltro Ministro dell'interno e ha gestito un'emergenza immigrazione analoga, imponendo la presenza di immigrati nei diversi territori;
   anche il presidente dell'Anci ha sottolineato l'illegittimità delle dichiarazioni del presidente Maroni, in quanto «non è nei poteri di un presidente di regione decidere quale politica di accoglienza di profughi persegue il nostro Paese. Tanto meno è accettabile che si minaccino in modo ritorsivo, e illegalmente, riduzioni di risorse ai comuni che ospitano profughi»;
   per il presidente della regione Piemonte, Chiamparino, le dichiarazioni rese da Maroni e Zaia sono evidentemente strumentali, sottolineando che «un'eventuale interruzione dei trasferimenti ai comuni sarebbe oggetto di innumerevoli ricorsi»;
   si fa presente che nel 2011 l'allora Ministro dell'interno Maroni aveva siglato un accordo con gli enti locali «per affrontare l'emergenza profughi attraverso uno sforzo comune affinché fino a 50 mila profughi siano equamente distribuiti nel territorio nazionale, in ciascuna regione escluso l'Abruzzo (che aveva subito il terremoto)», cercando ed in quel caso ottenendo, in un momento di massima criticità, una collaborazione piena per evitare situazione di sovraffollamento in alcune regioni, come sta accadendo negli ultimi mesi in Sicilia, in Puglia, in Calabria e in parte in Campania e nel Lazio;
   la situazione descritta in premessa appare grave anche perché chi riveste importanti cariche istituzionali dovrebbe agire sempre con senso di responsabilità nei momenti in cui il proprio Paese si trova a dover fronteggiare emergenze che necessiterebbero di maggiore coralità e cooperazione –:
   quali iniziative di competenza intenda assumere per fronteggiare tali emergenze, promuovendo la massima cooperazione tra i soggetti istituzionali coinvolti.
(3-01527)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

migrante

immigrazione

nazionalismo