ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/01512

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 430 del 19/05/2015
Firmatari
Primo firmatario: MELILLA GIANNI
Gruppo: SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Data firma: 19/05/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
PELLEGRINO SERENA SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 19/05/2015
ZARATTI FILIBERTO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 19/05/2015
RICCIATTI LARA SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 19/05/2015
FERRARA FRANCESCO DETTO CICCIO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 19/05/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 19/05/2015
Stato iter:
20/05/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 20/05/2015
Resoconto MELILLA GIANNI SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
 
RISPOSTA GOVERNO 20/05/2015
Resoconto GALLETTI GIAN LUCA MINISTRO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE)
 
REPLICA 20/05/2015
Resoconto MELILLA GIANNI SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 20/05/2015

SVOLTO IL 20/05/2015

CONCLUSO IL 20/05/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-01512
presentato da
MELILLA Gianni
testo presentato
Martedì 19 maggio 2015
modificato
Mercoledì 20 maggio 2015, seduta n. 431

   MELILLA, PELLEGRINO, ZARATTI, RICCIATTI e FERRARA. Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare . — Per sapere – premesso che:
   la regione Abruzzo rischia di trasformarsi da regione dei parchi a distretto petrolifero;
   in un recente dossier delle associazioni ambientaliste si evidenzia lo stato attuale delle ricerche e perforazioni di idrocarburi in Abruzzo (in terra e in mare): 2.213,05 chilometri quadrati interessati da permessi di ricerca, 441,29 chilometri quadrati interessati da concessioni di coltivazione, 101,03 chilometri quadrati interessati da concessioni di stoccaggio, 35,72 chilometri quadrati interessati da istanze per concessione di coltivazione, 1.018 chilometri quadrati interessati da istanze per concessioni di stoccaggio, 4.222,80 chilometri quadrati interessati da istanze per permessi di ricerca;
   in una nota il Wwf Abruzzo sottolinea come nel 2009 il 51,7 per cento del territorio era interessato da istanze di ricerca ed estrazione di idrocarburi;
   in queste settimane il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare ha dato, o si accinge a dare, il proprio parere positivo ad una decina di nuovi pozzi destinati alla ricerca o all'estrazione di petrolio, tutti all'interno delle 12 miglia:
    a) Elsa2, società Petroceltic, un pozzo esplorativo a 7 chilometri dalla spiaggia di Lido Riccio a Ortona (Chieti) (parere positivo della commissione tecnica di verifica dell'impatto ambientale VIA-VAS a marzo 2015, in attesa del decreto);
    b) Ombrina mare, società Rockhopper, 4-6 pozzi di estrazione a circa 6 chilometri dalla costa di fronte a San Vito Chietino (parere positivo della commissione tecnica di verifica dell'impatto ambientale VIA-VAS a marzo 2015, in attesa del decreto);
    c) Rospo mare, società Edison, 3-4 nuovi pozzi di estrazione a 20 chilometri dalla costa di fronte a Vasto (decreto di compatibilità ambientale emanato il 15 aprile 2015);
   praticamente è interessato tutto il fronte della costa teatina, con un progetto a nord (Elsa2), uno al centro (Ombrina) e uno al sud (Rospo mare), in un'area in cui vi è il parco nazionale della costa teatina;
   sono tutti progetti fermati nel 2010 dal decreto dell'allora Ministra dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare Prestigiacomo che vietava nuove trivellazioni all'interno delle 12 miglia e «resuscitati» colpevolmente dal decreto del Ministro dello sviluppo economico Passera del Governo Monti nel 2012, che escludeva dall'applicazione del provvedimento i procedimenti in corso. Sono numerose le criticità procedurali e di contenuto:
    a) il parere del comitato VIA considerato valido è quello rilasciato nel 2009, senza tener conto delle mutate condizioni ambientali e sociali;
    b) non viene considerato l'effetto cumulo con gli altri progetti;
    c) tutte queste procedure sono state assoggettate a valutazione ambientale strategica, con il paradosso che il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare le richiede al Governo croato per le loro nuove concessioni in Adriatico e poi non applica la procedura a quelle di propria competenza;
    d) non è stato ripubblicato, come invece accaduto per Ombrina, il progetto per le osservazioni del pubblico alla procedura di valutazione di impatto ambientale-autorizzazione integrata ambientale congiunta;
    e) l'analisi del rischio per gli incidenti non è stata esaminata dalla commissione, che però l'ha richiesta entro l'avvio dei lavori (quindi è riconosciuto come aspetto critico del progetto). La procedura di valutazione d'impatto ambientale, a giudizio degli interroganti, così perde totalmente di significato, se gli elementi indispensabili per una corretta valutazione vengono rimandati alla fase esecutiva –:
   se non si intenda intervenire al fine di non concedere le autorizzazioni ed evitare che tutti i suddetti interventi mettano a serio rischio il futuro ambientale della regione Abruzzo e del Mare Adriatico. (3-01512)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

studio d'impatto

impatto ambientale

protezione dell'ambiente