ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/01459

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 413 del 22/04/2015
Firmatari
Primo firmatario: LAFORGIA FRANCESCO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 22/04/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
GREGORI MONICA PARTITO DEMOCRATICO 22/04/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 22/04/2015
Stato iter:
18/10/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 18/10/2016
Resoconto BIONDELLI FRANCA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
 
REPLICA 18/10/2016
Resoconto LAFORGIA FRANCESCO PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 18/10/2016

SVOLTO IL 18/10/2016

CONCLUSO IL 18/10/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta orale 3-01459
presentato da
LAFORGIA Francesco
testo presentato
Mercoledì 22 aprile 2015
modificato
Martedì 18 ottobre 2016, seduta n. 694

   LAFORGIA e GREGORI. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, al Ministro dell'economia e delle finanze . — Per sapere – premesso che:
   con il Jobs Act, l'uso dei voucher è destinato ad aumentare;
   l'uso dei buoni lavoro è legato al cosiddetto lavoro occasionale accessorio, cioè quello che genera un reddito netto inferiore a 5 mila euro all'anno. Un voucher costa 10 euro e corrisponde al pagamento di un'ora di lavoro: 7,50 euro vanno al lavoratore, 1,30 euro alla gestione separata dell'Inps, 70 centesimi sono destinati all'assicurazione Inail e il resto compensa la gestione del servizio;
   l'intento con cui furono introdotti, nel 2003, era quello di limitare il lavoro nero e riuscire a tassare alcune attività saltuarie come il giardinaggio, l'assistenza domestica, le ripetizioni private e gli altri tipi di impieghi occasionali indicati negli articoli dal 70 al 73 del decreto legislativo n. 276 del 2003. L'intenzione iniziale, però, è stata, snaturata e questi settori rappresentano ormai il minor campo di applicazione per i voucher lavoro. E il Jobs Act prevede proprio l'abrogazione degli articoli dal 70 al 73 del decreto legislativo n. 276 del 2003;
   nel riordino dei contratti previsto nel Jobs Act, i buoni subiranno inoltre un'ulteriore liberalizzazione. La bozza del decreto analizzata in Consiglio dei ministri il 20 febbraio 2015 prevede che il limite di guadagno netto annuo per la definizione del lavoro occasionale accessorio passi da 5 mila a 7 mila euro;
   i vincoli sull'uso dei voucher sono infatti minimi: il datore di lavoro può elargire al massimo 2 mila euro in voucher per ogni lavoratore, il lavoratore può guadagnare in voucher non più di 5 mila euro all'anno. Ma il datore di lavoro non ha limiti per quanto riguarda il numero di persone che può pagare con i voucher. Quindi, potrebbe anche cambiarne uno al giorno e utilizzarne 300 all'anno;
   secondo i dati dell'Inps, l'Istituto nazionale di previdenza sociale, in totale sono stati venduti 69.183.825 di voucher, il volume economico che producono è pari a circa 70 miliardi di euro. Ad aprile 2012, in circolazione c'erano poco meno di 29 milioni di buoni lavoro, nel 2013 si era arrivati a 43 milioni;
   secondo i rilievi della Uil, i voucher producono 70 milioni di euro di elusione fiscale ogni anno: gli oltre 46 mila lavoratori pagati con i voucher genererebbero un mancato gettito dell'Irpef, l'imposta sul reddito, pari a 57,8 milioni di euro e un mancato gettito dell'Irap, imposta sulle attività produttive, di 12,2 milioni di euro;
   con i buoni lavoro non si hanno diritti, non si matura il trattamento di fine rapporto, non si maturano ferie, non si ha diritto alle indennità di malattia e di maternità, né agli assegni familiari;
   uno dei maggiori problemi dei voucher lavoro è legato ai controlli. L'ispettore del lavoro non può verificare orario d'inizio e fine del lavoro, limitandosi ad appurare che siano stati pagati i contributi. Inoltre, sempre il Jobs Act prevede la nascita di un'agenzia unica ispettiva del lavoro che dovrà occuparsi, con ispettori precari, di sicurezza, infortuni, contribuzione e rispetto delle norme contrattuali –:
   se, alla luce di quanto sopra esposto, il Governo non ritenga necessario restituire allo strumento del voucher le originarie caratteristiche disciplinate dal decreto legislativo n. 276 del 2003, combattendo così il lavoro nero e l'evasione fiscale ed offrendo finalmente un vero rapporto di lavoro, con le necessarie tutele, ai lavoratori precari, uno degli affermati obiettivi principali di questo Governo. (3-01459)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

infortunio sul lavoro

abrogazione

diritto del lavoro