Legislatura: 17Seduta di annuncio: 408 del 14/04/2015
Primo firmatario: GNECCHI MARIALUISA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 14/04/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma BINI CATERINA PARTITO DEMOCRATICO 14/04/2015 ALBANELLA LUISELLA PARTITO DEMOCRATICO 14/04/2015 BARUFFI DAVIDE PARTITO DEMOCRATICO 14/04/2015 BOCCUZZI ANTONIO PARTITO DEMOCRATICO 14/04/2015 CASELLATO FLORIANA PARTITO DEMOCRATICO 14/04/2015 DAMIANO CESARE PARTITO DEMOCRATICO 14/04/2015 DELL'ARINGA CARLO PARTITO DEMOCRATICO 14/04/2015 DI SALVO TITTI PARTITO DEMOCRATICO 14/04/2015 FONTANA CINZIA MARIA PARTITO DEMOCRATICO 14/04/2015 GIACOBBE ANNA PARTITO DEMOCRATICO 14/04/2015 GREGORI MONICA PARTITO DEMOCRATICO 14/04/2015 GRIBAUDO CHIARA PARTITO DEMOCRATICO 14/04/2015 INCERTI ANTONELLA PARTITO DEMOCRATICO 14/04/2015 MAESTRI PATRIZIA PARTITO DEMOCRATICO 14/04/2015 MARTELLI GIOVANNA PARTITO DEMOCRATICO 14/04/2015 MICCOLI MARCO PARTITO DEMOCRATICO 14/04/2015 PARIS VALENTINA PARTITO DEMOCRATICO 14/04/2015 PICCOLO GIORGIO PARTITO DEMOCRATICO 14/04/2015 ROTTA ALESSIA PARTITO DEMOCRATICO 14/04/2015 SIMONI ELISA PARTITO DEMOCRATICO 14/04/2015 TINAGLI IRENE PARTITO DEMOCRATICO 14/04/2015 ZAPPULLA GIUSEPPE PARTITO DEMOCRATICO 14/04/2015 MARTELLA ANDREA PARTITO DEMOCRATICO 14/04/2015
Ministero destinatario:
- MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 14/04/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione ILLUSTRAZIONE 15/04/2015 Resoconto GNECCHI MARIALUISA PARTITO DEMOCRATICO RISPOSTA GOVERNO 15/04/2015 Resoconto POLETTI GIULIANO MINISTRO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI) REPLICA 15/04/2015 Resoconto DAMIANO CESARE PARTITO DEMOCRATICO
DISCUSSIONE IL 15/04/2015
SVOLTO IL 15/04/2015
CONCLUSO IL 15/04/2015
GNECCHI, ALBANELLA, BARUFFI, BOCCUZZI, CASELLATO, DAMIANO, DELL'ARINGA, DI SALVO, CINZIA MARIA FONTANA, GIACOBBE, GREGORI, GRIBAUDO, INCERTI, MAESTRI, MARTELLI, MICCOLI, PARIS, GIORGIO PICCOLO, ROTTA, SIMONI, TINAGLI, ZAPPULLA, MARTELLA e BINI. —
Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali
. — Per sapere – premesso che:
il 7 maggio 2014, presso il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, si è tenuto un incontro con il Ministro interrogato e i capigruppo delle Commissioni lavoro di Camera e Senato per affrontare il tema delle salvaguardie che permettono ad alcune tipologie di lavoratori di accedere al trattamento pensionistico secondo le regole previgenti alla manovra sulle pensioni del 2011 della Ministra Fornero; l'incontro ha portato ad un emendamento del Governo sostitutivo delle proposte di legge in Commissione lavoro alla Camera dei deputati ed è stata approvata la sesta salvaguardia;
è ormai convinzione consolidata e condivisa che il tema previdenziale necessiti di una soluzione strutturale, in grado di consentire alle persone che si sono ritrovate senza lavoro a pochi mesi dal pensionamento secondo le vecchie regole di potervi accedere, così favorendo anche il naturale turn over e l'ingresso dei giovani nel mondo del lavoro, a vantaggio delle esigenze delle aziende e per ridare fiducia ai giovani;
altrettanto indispensabile è affrontare anche le contraddizioni che si sono sin qui manifestate nell'applicazione pratica delle salvaguardie già approvate, quali, ad esempio, quelle riguardanti i lavoratori e le lavoratrici in mobilità da procedure concorsuali di fallimento o per cessata attività dell'impresa, a causa delle quali, nell'ovvia impossibilità di poter presentare un accordo di mobilità, non sono stati ammessi alle salvaguardie. Lo stesso dicasi per il diverso trattamento riconosciuto agli accordi sottoscritti in sede governativa o non governativa, facendone scaturire un'illogica discriminazione per i secondi e un'incomprensibile penalizzazione per lavoratori e imprese;
ancora, l'aspettativa di vita non viene considerata per i «quarantisti» in mobilità, a differenza di quanto si applica per i «quotisti» e per le pensioni di vecchiaia, penalizzando, quindi, in particolare le donne, che, per l'aspettativa di vita, non maturano il diritto a pensione entro la mobilità e quindi rimangono per anni senza alcun trattamento, una situazione che potrebbe ulteriormente aggravarsi a decorrere dal gennaio del 2016, quando dovrebbe scattare un ulteriore aumento legato all'aspettativa di vita;
i lavoratori agricoli ed edili sono stati trattati in modo diverso dagli altri lavoratori dipendenti;
ancora non sono state adottare le soluzioni amministrative relative alla conferma della sperimentazione della così detta «opzione donna» fino al 31 dicembre 2015 e all'applicazione della finestra mobile e dell'aspettativa di vita successivamente al 31 dicembre 2015, con la decorrenza del trattamento pensionistico come per tutti gli altri pensionandi. Si consideri che diverse lavoratrici che sono andate in mobilità o in esodo, soprattutto nel settore bancario, sono state licenziate contando sul pensionamento entro la fine del 2015 e, qualora venisse confermata questa opzione, rimarranno senza lavoro, senza ammortizzatore sociale e senza pensione fino all'età per la pensione di vecchiaia, per un periodo anche di 10 anni –:
quali iniziative il Governo intenda adottare con riferimento a quanto evidenziato in premessa, prevedendo a tal fine una sollecita apertura di un confronto tecnico con l'Inps, le Commissioni lavoro di Camera e Senato e le parti sociali, volto ad approfondire le molteplici situazioni rimaste ancora irrisolte e poter individuare le opportune soluzioni entro tempi programmati e congrui. (3-01439)
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):pensionato
fallimento
condizione di pensionamento