ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/01394

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 399 del 25/03/2015
Firmatari
Primo firmatario: TERZONI PATRIZIA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 25/03/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CECCONI ANDREA MOVIMENTO 5 STELLE 25/03/2015
DAGA FEDERICA MOVIMENTO 5 STELLE 25/03/2015
MANNINO CLAUDIA MOVIMENTO 5 STELLE 25/03/2015
DE ROSA MASSIMO FELICE MOVIMENTO 5 STELLE 25/03/2015
MICILLO SALVATORE MOVIMENTO 5 STELLE 25/03/2015
ZOLEZZI ALBERTO MOVIMENTO 5 STELLE 25/03/2015
BUSTO MIRKO MOVIMENTO 5 STELLE 25/03/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 25/03/2015
Stato iter:
23/06/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 23/06/2015
Resoconto VELO SILVIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE)
 
REPLICA 23/06/2015
Resoconto TERZONI PATRIZIA MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 23/06/2015

SVOLTO IL 23/06/2015

CONCLUSO IL 23/06/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta orale 3-01394
presentato da
TERZONI Patrizia
testo presentato
Mercoledì 25 marzo 2015
modificato
Martedì 23 giugno 2015, seduta n. 448

   TERZONI, CECCONI, DAGA, MANNINO, DE ROSA, MICILLO, ZOLEZZI e BUSTO. – Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare . – Per sapere – premesso che:
   la fascia costiera del Piceno nelle Marche è inserita tra le aree marine di reperimento da destinarsi, qualora ne ricorrano le condizioni, ad aree marine protette così come previsto dalla legge n. 394 del 1991, articolo 36, comma 1, lettera t);
   l'area presa in esame è compresa tra le foci dei fiumi Chienti e Salinello e si estende verso il largo fino a tre miglia dalla costa (attuale limite per l'attività della pesca a strascico), con una superficie complessiva di circa 300 chilometri quadrati;
   in questo contesto l'area marina protetta del Piceno si inserisce in un'idea moderna di «parco», ovvero nella concezione di una gestione integrata, per lo sviluppo sostenibile della fascia costiera; gestione integrata nel senso più ampio dei termine, tendente a recuperare in una prima fase l'ambiente costiero e contestualmente a farlo convivere con le attività umane, che rappresenta un'alternativa al parco «santuario» classico, cui si ricorreva per «congelare» un ambiente naturale ancora in massima parte integro, impedendo in sostanza qualsiasi attività e suscitando anche opposizioni molto forti da parte dei residenti;
   la proposta dell'area marina del Piceno ha come obiettivi:
    a) la conservazione di specie animali o vegetali, di associazioni vegetali o forestali, di singolarità biologiche, di valori scenici, di processi naturali di equilibri idraulici e idrogeologici, di equilibri economici;
    b) l'applicazione di metodi di gestione o di restauro ambientale idonei a realizzare un'integrazione tra uomo ed ambiente naturale anche tramite la salvaguardia dei valori antropologici, archeologici, storici ed architettonici e delle attività umane;
    c) la promozione di attività di educazione, di formazione e di ricerca scientifica, anche interdisciplinare, nonché di attività ricreative compatibili;
    d) la difesa e ricostruzione degli equilibri idraulici e idrogeologici;
    e) la promozione della valorizzazione e della sperimentazione di attività produttive compatibili;
   il 6 luglio 1998, quattordici enti locali (le province di Ascoli Piceno e Teramo, i comuni di Fermo, Porto Sant'Elpidio, Porto San Giorgio, Altidona, Pedaso, Campofilone, Massignano, Cupramarittima, Grottammare, San Benedetto del Tronto, Martinsicuro, Alba Adriatica, costituitisi in comitato istituzionale promotore, con la provincia di Ascoli Piceno come capofila) hanno siglato un accordo di programma per l'attuazione e la promozione di programmi ed iniziative volte alla realizzazione dell’«area marina protetta del Piceno»;
   il 23 marzo del 2006 venne firmata la proroga dell'accordo di programma tra gli stessi enti promotori;
   nell'aprile del 2010 la conferenza unificata Stato-regioni ha espresso parere favorevole al decreto istitutivo del «Parco marino del Piceno» e al relativo regolamento di gestione;
   lo scoglio di San Nicola e l’habitat che lo accoglie sono in attesa di essere identificati come sito di importanza comunitaria. La proposta di riconoscimento è stata ufficializzata e sottoposta al servizio ambiente e agricoltura – pf aree protette della regione Marche per l'avvio della procedura di costituzione del sito di importanza comunitaria Costa del Piceno-San Nicola a Mare;
   il sito in esame corrisponde al tratto identificato nel piano del Parco marino del Piceno come zona di tutela integrale (tipo A);
   per completare l’iter di istituzione del Parco marino del Piceno mancherebbe solo la firma del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, alla quale sono legati anche i primi finanziamenti pari ad euro 250.000;
   nella stessa situazione di stallo del Parco marino del Piceno versano quasi tutte le altre riserve o parchi marini indicati all'articolo 36 della legge quadro sulle aree protette n. 394 del 1991 –:
   se il Ministro interrogato intenda procedere con l'istituzione del Parco marino del Piceno;
   se sia in grado di illustrare quali siano ad oggi le situazioni rispetto agli iter autorizzativi per l'istituzione dei parchi marini elencati all'articolo 36 della legge n. 394 del 1991 e in che modo intenda procedere rispetto ai medesimi. (3-01394)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

riserva naturale