ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/01275

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 372 del 05/02/2015
Firmatari
Primo firmatario: MELONI GIORGIA
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE
Data firma: 04/02/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
RAMPELLI FABIO FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE 04/02/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato in data 04/02/2015
Stato iter:
05/02/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 05/02/2015
Resoconto RAMPELLI FABIO FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE
 
RISPOSTA GOVERNO 05/02/2015
Resoconto ORLANDO ANDREA MINISTRO - (GIUSTIZIA)
 
REPLICA 05/02/2015
Resoconto RAMPELLI FABIO FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 05/02/2015

SVOLTO IL 05/02/2015

CONCLUSO IL 05/02/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-01275
presentato da
MELONI Giorgia
testo di
Giovedì 5 febbraio 2015, seduta n. 372

   GIORGIA MELONI e RAMPELLI. — Al Ministro della giustizia. — Per sapere – premesso che:
   la legge 28 aprile 2014, n. 67, recante «Deleghe al Governo in materia di pene detentive non carcerarie e di riforma del sistema sanzionatorio. Disposizioni in materia di sospensione del procedimento con messa alla prova e nei confronti degli irreperibili», attribuisce al Governo la facoltà, tra le altre, di operare un'articolata depenalizzazione;
   in base alla legge delega, con l'emanazione dei decreti delegati, previsti entro diciotto mesi dall'entrata in vigore della legge medesima, il Governo dovrà procedere all'abrogazione di specifici articoli del codice penale, sostituendo le pene detentive attualmente previste con sanzioni pecuniarie civili;
   tra gli articoli del codice penale da abrogare figura anche quello previsto dall'articolo 633, primo comma, che disciplina l'invasione di terreni o edifici altrui, «pubblici o privati, al fine di occuparli o di trarne altrimenti profitto»;
   la successiva esclusione delle ipotesi di cui all'articolo 639-bis del codice penale, lascia intendere che non dovrebbero essere depenalizzati i casi di occupazione per i quali si procede d'ufficio, vale a dire i casi in cui si tratti di «acque, terreni, fondi o edifici pubblici o destinati ad uso pubblico»;
   in alcuni casi, tuttavia, le case popolari sono gestite in base a norme privatistiche, tanto che, come nel caso della Aler (azienda lombarda di edilizia residenziale), per la tutela dei relativi interessi si procede a querela di parte perché tali fattispecie non rientrano nei casi per i quali vige la procedibilità d'ufficio di cui al citato articolo 639-bis;
   dopo anni di crisi economica l'Italia sta affrontando una vera e propria emergenza sociale nella quale la mancanza di alloggi sta diventando un ulteriore fattore di crisi;
   negli ultimi mesi si è assistito, infatti, al vertiginoso aumento del fenomeno delle occupazioni abusive di immobili e la depenalizzazione del relativo reato, seppur circoscritta ai soli immobili di proprietà privata, appare suscettibile di creare ulteriore allarme sociale e conseguenze drammatiche;
   la legge n. 67 del 2014 prevede anche la depenalizzazione del reato di deviazione di acque, di cui all'articolo 632 del codice penale, elemento che appare fortemente in contrasto con lo sforzo che, invece, andrebbe fatto a tutela dei territori e dei corsi d'acqua nell'attuale periodo di grave dissesto idrogeologico –:
   se il Ministro interrogato non ritenga di assumere iniziative normative per rivedere le fattispecie di reato rispetto alle quali intervenire nel senso di una depenalizzazione, con particolare riferimento al tema delle occupazioni abusive di beni altrui. (3-01275)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

codice penale

abrogazione

corso d'acqua