ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/01274

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 372 del 05/02/2015
Firmatari
Primo firmatario: DAMBRUOSO STEFANO
Gruppo: SCELTA CIVICA PER L'ITALIA
Data firma: 04/02/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MAZZIOTTI DI CELSO ANDREA SCELTA CIVICA PER L'ITALIA 04/02/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato in data 04/02/2015
Stato iter:
05/02/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 05/02/2015
Resoconto MAZZIOTTI DI CELSO ANDREA SCELTA CIVICA PER L'ITALIA
 
RISPOSTA GOVERNO 05/02/2015
Resoconto ORLANDO ANDREA MINISTRO - (GIUSTIZIA)
 
REPLICA 05/02/2015
Resoconto MAZZIOTTI DI CELSO ANDREA SCELTA CIVICA PER L'ITALIA
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 05/02/2015

SVOLTO IL 05/02/2015

CONCLUSO IL 05/02/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-01274
presentato da
DAMBRUOSO Stefano
testo di
Giovedì 5 febbraio 2015, seduta n. 372

   DAMBRUOSO e MAZZIOTTI DI CELSO. — Al Ministro della giustizia. — Per sapere – premesso che:
   il personale dell'amministrazione della giustizia, unitamente alla magistratura e alla polizia giudiziaria, riveste un ruolo fondamentale per il buon funzionamento del sistema giustizia nel nostro Paese: cancellieri, ufficiali giudiziari, informatici, archivisti, operatori giudiziari e autisti lavorano da decenni con carichi di lavoro in costante aumento, a fronte non solo di una carenza di organico sempre maggiore (mai sopperita dal Ministero della giustizia, benché prevista nell'ambito del parziale turnover), ma soprattutto di una mancata riqualificazione giuridica del personale e di una progressiva perdita del potere di acquisto del relativo stipendio;
   in particolare, come segnalato dalle organizzazioni sindacali, a partire dal 2001 il personale del Ministero della giustizia, appartenente ai ruoli del dipartimento dell'organizzazione giudiziaria, è stato ingiustamente penalizzato, non avendo ottenuto una legittima progressione di carriera, riconosciuta invece a tutte le altre amministrazioni ministeriali;
   parallelamente, a detta delle rappresentanze sindacali, la parte economica stipendiale del personale dell'organizzazione giudiziaria non ha avuto alcuna progressione dal 2005 – a causa dei concordati meccanismi di perequazione contrattuale che hanno bloccato l'indennità di amministrazione – a differenza di quanto accaduto in altre amministrazioni pubbliche, dove tale indennità è aumentata in maniera corrispondente al tasso di inflazione programmato, come prescritto dalla normativa di settore;
   in questo contesto di difficoltà, i sindacati di categoria lamentano altresì la diminuzione delle risorse allocate al Ministero della giustizia per il premio di produttività e la mancata corresponsione delle quote del fondo unico di amministrazione (impiegato per retribuire i trattamenti salariali accessori) spettanti dal 2012, a causa della mancata convocazione del tavolo concertativo sull'istituzione del fondo che finanzia la parte accessoria – di natura premiale – della retribuzione del personale per gli anni 2013 e 2014;
   tali criticità del personale appartenente ai ruoli del dipartimento dell'organizzazione giudiziaria si inseriscono nella più ampia cornice del blocco del rinnovo contrattuale che ha colpito tutto il pubblico impiego a far data dal 2010 e che, in assenza di appositi provvedimenti normativi, dovrebbe proseguire fino a tutto il 2017, rendendo ancora più pesante e discriminatoria la situazione retributiva del personale giudiziario;
   per reperire adeguate coperture finanziarie per lo sblocco dei contratti degli appartenenti ai comparti sicurezza e giustizia si potrebbe fare ricorso al Fondo unico di giustizia, istituito ex articolo 61, commi 23 e 24, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, e con l'articolo 2 del decreto-legge 16 settembre 2008 n. 143, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 181 del 2008;
   in tale contesto, un segnale favorevole è stato dato dal Ministro interrogato che, illustrando le linee guida sulla riforma del sistema giudiziario, ha posto al dodicesimo punto l'obiettivo di riqualificare e valorizzare il personale dell'amministrazione della giustizia (come si apprende dall'informativa pubblicata sul sito istituzionale del Ministero della giustizia in data 18 agosto 2014);
   lo stesso Ministro interrogato, il 19 gennaio 2015, in occasione delle comunicazioni al Parlamento sulla amministrazione della giustizia, ha affermato: «Credo che ora tutto il nostro impegno debba essere rivolto al reperimento delle risorse necessarie per il riconoscimento delle competenze maturate, ed è fondamentale il ruolo svolto dal personale di ruolo del servizio giustizia, per il quale è mio rammarico non essere riuscito ancora a costruire una risposta compiuta» –:
   quali siano le modalità con cui l'amministrazione della giustizia intende svolgere, articolare e sviluppare le annunciate procedure di riqualificazione del personale giudiziario. (3-01274)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

riduzione dei salari

reddito complementare

riforma giudiziaria