ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/01271

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 372 del 05/02/2015
Firmatari
Primo firmatario: PAGANO ALESSANDRO
Gruppo: AREA POPOLARE (NCD-UDC)
Data firma: 04/02/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BOSCO ANTONINO AREA POPOLARE (NCD-UDC) 04/02/2015
MINARDO ANTONINO AREA POPOLARE (NCD-UDC) 04/02/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 04/02/2015
Stato iter:
05/02/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 05/02/2015
Resoconto PAGANO ALESSANDRO AREA POPOLARE (NCD-UDC)
 
RISPOSTA GOVERNO 05/02/2015
Resoconto LUPI MAURIZIO MINISTRO - (INFRASTRUTTURE E TRASPORTI)
 
REPLICA 05/02/2015
Resoconto PAGANO ALESSANDRO AREA POPOLARE (NCD-UDC)
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 05/02/2015

SVOLTO IL 05/02/2015

CONCLUSO IL 05/02/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-01271
presentato da
PAGANO Alessandro
testo di
Giovedì 5 febbraio 2015, seduta n. 372

   PAGANO, BOSCO e MINARDO. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. — Per sapere – premesso che:
   con interrogazione n. 3-01066 del 2 ottobre 2014 si chiedeva al Ministro interrogato se fosse a conoscenza di un progetto per il collegamento ferroviario Catania-Palermo, escludente dal servizio le province e città di Caltanissetta ed Enna;
   si chiedeva, in particolare, quali fossero gli orientamenti del Ministro interrogato su questa materia, se fosse vero che Rete ferroviaria italiana avesse individuato, per il collegamento Catania-Palermo, un tracciato di alta capacità ferroviaria non coinvolgente le città di Caltanissetta ed Enna e buona parte delle rispettive province, ed in tal caso, cosa intendesse fare il Ministro interrogato allo scopo di tutelare i legittimi interessi delle popolazioni coinvolte e danneggiate dal nuovo tracciato ferroviario;
   si chiedeva, infine, se il Ministro interrogato concordasse con la valutazione secondo la quale l'ipotesi di bypassare la Sicilia centrale, prevista nelle alternative soluzioni progettuali predisposte da Rete ferroviaria italiana alla riqualificazione del tracciato tradizionale, potesse condannare i territori interessati all'irrilevanza e ad un gravissimo isolamento con conseguente penalizzazione in modo irreversibile del futuro non solo in termini economici, ma anche e soprattutto sociali, e in virtù di ciò se intendesse riconsiderare il progetto secondo le indicazioni alternative al progetto di Rete ferroviaria italiana o sulla base delle soluzioni dagli interroganti enunciate, scaturenti da uno studio a suo tempo effettuato dall'architetto Andrea Milazzo, nella sua qualità di assessore comunale alla pianificazione della precedente amministrazione, in modo da non escludere le città di Caltanissetta ed Enna dal tracciato ferroviario;
   successivamente, il 10 novembre 2014, i contenuti della predetta interrogazione e lo studio nella stessa contenuto furono condivisi dal consiglio comunale di Caltanissetta, in una seduta straordinaria avente per oggetto le tematiche della mobilità e dello sviluppo delle aree interne, dove il civico consesso diede atto di indirizzo all'amministrazione:
    «1) affinché sostenga, nelle opportune sedi competenti nazionali e regionali, la realizzazione del progetto che prevede la conservazione e adeguamento del tracciato attuale della linea Palermo Catania, che passi dalla Stazione di Caltanissetta Xirbi, indicata nello studio di fattibilità del Comune di Caltanissetta effettuato nell'ambito del progetto di riqualificazione del nodo ferroviario di Caltanissetta Xirbi, parte integrante dell'interrogazione parlamentare a risposta orale n. 3-01066 del 2 ottobre 2014, presentata presso la Camera dei Deputati, al Ministero delle Infrastrutture, che valorizzerebbe i territori interni e garantirebbe una interconnessione con la rete che serve ad oggi il territorio Agrigentino, inquadrata in un più ampio progetto di recupero ed infrastrutturazione del nodo Xirbi;
    2) affinché riferisca in un Consiglio Comunale monotematico da convocarsi entro un termine non superiore di giorni 30 sulle attività svolte in ordine agli indirizzi infra impartiti, invito il quale dovrà essere eventualmente esteso alla Deputazione Regionale e Nazionale, agli Amministratori del territorio ennese ed agrigentino ed ai vertici R.F.I.»;

   da notizie successive si è saputo ai primi di dicembre del 2014, in seguito all'intervento del Ministro interrogato, che il comitato di pilotaggio presso l'assessorato alle infrastrutture alla regione siciliana, deputato al controllo su contratti istituzionali di sviluppo siglato tra regione siciliana e Rete ferroviaria italiana il 28 febbraio 2013, si sarebbe pronunciato per una soluzione progettuale che avrebbe prescelto il tracciato tradizionale;
   nel frattempo, con decreto legge 12 settembre 2014, n. 133, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 12 settembre 2014, n. 212, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 164 del 2014, recante «Misure urgenti per l'apertura dei cantieri, la realizzazione delle opere pubbliche, la digitalizzazione del Paese, la semplificazione burocratica, l'emergenza del dissesto idrogeologico e per la ripresa delle attività produttive», con le disposizioni di cui all'articolo 1, comma 1, («Disposizioni urgenti per sbloccare gli interventi sugli assi ferroviari Napoli-Bari e Palermo-Catania-Messina ed altre misure urgenti per sbloccare interventi sugli aeroporti di interesse nazionale»), l'amministratore delegato di Ferrovie dello Stato italiane è stato nominato, per la durata di due anni dall'entrata in vigore del presente decreto-legge, commissario per la realizzazione delle opere relative alla tratta ferroviaria Messina, Catania e Palermo;
   i poteri del commissario si estrinsecano nella facilitazione degli iter burocratici per gli atti di assenso degli interventi, ed in particolare:
    a) il commissario provvede ad approvare i progetti (comma 2);
    b) il commissario può bandire la gara d'appalto anche sulla base di progetti preliminari e deve prevedere che la consegna dei lavori avvenga tassativamente entro 120 giorni dalla chiusura della conferenza dei servizi (comma 2);
    c) per raggiungere gli obiettivi il commissario può adottare provvedimenti di urgenza (comma 2);
    d) le decisioni assunte dal commissario possono derogare gli impegni previsti nei contratti istituzionali di sviluppo;

   dette disposizioni, unitamente alla presenza in carica del Ministro interrogato, che ha dimostrato di voler cogliere le sollecitazioni provenienti dalla collettività locale, costituiscono un'occasione imperdibile per poter finalmente conseguire la realizzazione di importanti infrastrutture per il territorio;
   ciò non di meno, nella giornata del 23 gennaio 2015, presso la Kore di Enna è stato presentato su iniziativa di Rete ferroviaria italiana, il progetto dell'infrastruttura ferroviaria Messina, Catania, Palermo, cui erano ospiti il sindaco del comune di Caltanissetta, dottore Giovanni Ruvolo, e l'architetto Andrea Milazzo, che già in qualità di assessore comunale era stato redattore della proposta di recupero del tracciato tradizionale recepita dal civico consesso nisseno e del «supporto tecnico» della precedente interrogazione parlamentare;
   in seguito all'incontro, al quale interveniva anche il Ministro interrogato, con un proprio documento, diffuso dal commissario ingegnere Elia, ed al quale presenziava senza intervenire nella relazione e nel dibattito l'assessore regionale alle infrastrutture Giovanni Pizzo, è stata diffusa una nota dall'ufficio stampa del comune di Caltanissetta su iniziativa del sindaco di Caltanissetta, e un'altra, dall'architetto Andrea Milazzo, con la quale si sono condivisi i contenuti tecnici, seguita nei giorni successivi da altre comunicazioni confermative da parte degli organi tecnici delle professioni ingegneristiche presenti all'incontro;
   i contenuti delle esposizioni dei relatori, il presidente di Rete ferroviaria italiana, l'ingegnere Dario Lo Bosco, l'ingegnere Mario Elia, il commissario del Governo per l'attuazione del programma di cui al decreto-legge «Sblocca Italia», l'ingegnere Triglia, amministratore delegato di Italfer, ed il dottore Giovanni Arnone, dirigente generale del dipartimento regionale delle infrastrutture, illustravano i seguenti fatti in seguito meglio specificati, verificabili anche sul sito istituzionale di recente attivazione www.palermocataniamessina.it;
   si è data notizia che il comitato di pilotaggio istituito presso il dipartimento delle infrastrutture della regione Siciliana, titolare del contratto istituzionale di servizio tra regione siciliana e Rete ferroviaria italiana, su indirizzo del Ministro interrogato, ha reso il 3 dicembre 2014 parere favorevole allo studio di fattibilità sulla velocizzazione del tracciato tradizionale Palermo-Catania che passa per Enna e Caltanissetta Xirbi, con un tempo di percorrenza con collegamento diretto di 1:45 minuti e con velocità di progetto a 200 chilometri all'ora;
   si è appreso, per altro verso, che i modi e i tempi di cantierizzazione dell'infrastruttura che dovrebbe essere realizzata nel territorio provinciale di Caltanissetta, indipendentemente dalla soluzione adottata, non sono certi, ed ad oggi non programmabili in termini di copertura finanziaria, se non con riferimento ad alcuni tratti della linea che difficilmente potranno portare vantaggi diretti in termini di mobilità per la collettività nissena;
   allo stato attuale, infatti, si trovano alla fase di progettazione preliminare ed in via di approvazione, esclusivamente i tratti tra Bicocca, Motta e Catenanuova, e Catenanuova, Raddusa-Agira, di circa 63 chilometri complessivi, che saranno interessati al raddoppio della linea, per le quali è necessaria una dotazione finanziaria di 415 milioni e 324 milioni di euro, rispettivamente assistita da copertura finanziaria dalla Cassa depositi e prestiti, ed un ulteriore dotazione nell'ambito del Programma operativo nazionale-Fondo europeo di sviluppo regionale 2014-2020, rispettivamente di 191 milioni e 48 milioni di euro;
   detti tratti, che il decreto-legge «Sblocca Italia» prevede di attivare entro il dicembre 2018, con l'apertura dei cantieri nell'ottobre 2015, permetteranno il collegamento tra l'area metropolitana di Catania con l'indotto industriale della Valle del Dittaino, avvantaggiando in maniera incisiva i pertinenti territori;
   nessun vantaggio invece se ne potrà avere nei collegamenti tra Caltanissetta e Palermo, e solo impercettibili vantaggi potrebbero aversi nella relazione tra Caltanissetta e Catania, se non saranno realizzati gli ulteriori e necessari interventi nella tratta tra Raddusa-Agira-Enna-Caltanissetta Xirbi, e tra Xirbi-Roccapalumba-Fiumetorto per Palermo, che nelle attuali condizioni farebbe da «tappo» impedendo l'utilizzo di rotabili veloci nell'intero percorso, dove la velocità di percorrenza scende anche a 80 chilometri all'ora;
   detta tratta non è oggi interessata da alcuna previsione progettuale e la dotazione finanziaria, a fronte di 136 chilometri di tracciato, è di soli due milioni di euro disponibili tra il 2014 ed il 2016 a carico della Cassa depositi e prestiti. Nessuna programmazione finanziaria è prevista nell'ambito del Programma operativo nazionale-Fondo europeo di sviluppo regionale 2014-2020 a cura della regione siciliana, interventi che il Ministro interrogato, nell'incontro tenutosi presso la Kore, per mezzo del commissario, ingegnere Elia, ha opportunamente sollecitato;
   per altro, dagli studi effettuati e riportati nella sopracitata interrogazione parlamentare, si evidenzia che le priorità di finanziamento, senza alcuna correlazione con le effettive esigenze di intervento nell'infrastruttura, hanno esclusivamente interessato il tratto ferroviario dell'ennese e del catanese, già di per se connotato per una parte significativa di una velocità di percorrenza tra le più elevate dell'intero tragitto tra Palermo e Catania, con punte di 135 chilometri all'ora, rispetto alle tratte più lente dell'entroterra che riguardano soprattutto il territorio nisseno, bisognevoli di interventi più urgenti per evitare di disperdere la già residuale utenza scoraggiata dalla qualità del servizio;
   ad ulteriore prova delle decisioni già poste in essere da Rete ferroviaria italiana, si riassumono di seguito le azioni sintetizzate in una slide proiettata all'incontro tenutosi alla Kore di Enna, relative alle prime azioni del commissario, ingegnere Mario Elia:
    a) Bicocca-Motta-Catenanuova;
    b) avviata la progettazione definitiva – avviate le attività propedeutiche ai lavori preliminari;
    c) Catenanuova-Raddusa-Agira;
    d) avviata la progettazione definitiva – avviate le attività propedeutiche ai lavori preliminari;
    e) Raddusa-Enna-Fiumetorto (tracciato passante per Caltanissetta Xirbi);
    f) avviata progettazione preliminare – intraprese le interlocuzioni con i Ministeri competenti al fine di verificare eventuali disponibilità finanziarie necessarie alla realizzazione della tratta anche per fasi funzionali e costruttive;

   dall'esame della documentazione si è per altro evidenziato un evidente paradosso. Rete ferroviaria italiana assume infatti come motivazione per la «messa da parte» di un progetto di velocizzazione del tratto tra Roccapalumba e Marianopoli, già individuato nelle prossime azioni con un importo di 64 milioni di euro, proprio l'avvenuta scelta del tracciato tradizionale che passa per la stazione di Caltanissetta Xirbi. Detto progetto, opportunamente adeguato, potrebbe invece essere immediatamente organico alla nuova infrastruttura prevista e contribuirebbe a rendere attuale in tempi brevi un tratto tra i più accidentati, con un notevole ed immediato miglioramento dei tempi di percorrenza tra Caltanissetta e Palermo e Catania e Palermo, che serve per altro i comuni di Vallelunga, Villalba, Santa Caterina Villarmosa, San Cataldo e Marianopoli;
   si è appreso per altro che la dotazione finanziaria necessaria per la velocizzazione dell'intero tracciato Catania-Palermo è di cinque miliardi e duecentosettantasette milioni di euro a fronte di una cifra disponibile di circa un miliardo di euro di risorse tra Cassa depositi e prestiti e risorse comunitarie Programma operativo nazionale-Fondo europeo di sviluppo regionale 2014-2020, motivo per il quale la cittadinanza nissena, in assenza di interventi finanziari nel suo territorio, non potrà concretamente vedere iniziare i lavori della predetta tratta ferroviaria interessante la stazione di Caltanissetta Xirbi in tempi brevi, ma cosa più importante non godrebbe di alcuna misura agevolativa di «sblocco» delle procedure che solo la gestione commissariale può assicurare avvalendosi di quanto previsto dal decreto-legge «Sblocca Italia», fino al 2018, delle quali godranno contesti territoriali diversi dal nisseno. Per tale motivo, in difetto di previsioni che possano trovare attuazione esecutiva proprio durante la gestione commissariale, la scelta «sulla carta» ricaduta sul tracciato tradizionale si configurerebbe solo come una prospettiva di lungo periodo «di non essere tagliati fuori», che non si può considerare soddisfacente, proprio per la sua neutralità, rispetto alle alternative previsioni progettuali che illustrano la soluzione, che proprio nella stazione di Agira individuano il «nodo» per il percorso che trafora i monti Nebrodi approdando a Castelbuono, che escluderebbe quello tradizionale che passa da Caltanissetta Xirbi;
   per tutti questi motivi gli interroganti, danno atto al Ministro interrogato dell'importante ruolo di indirizzo nell'avere indotto Rete ferroviaria italiana all'avere prescelto il tracciato tradizionale che passa da Caltanissetta Xirbi;
   si ritiene però che sia altrettanto importante non perdere l'occasione offerta dalla gestione commissariale del decreto-legge «Sblocca Italia» ed avviare nell'immediato la realizzazione di uno stralcio funzionale della tratta in territorio nisseno, che permetta di dare a questi territori, che per l'occasione hanno consumato uno straordinario momento di mobilitazione, un concreto segnale dell'attenzione dello Stato, da una parte, e, dall'altra, l'opportunità di «cristallizzare» la scelta adottata, con l'impiego effettivo di risorse per realizzare un tratto nel territorio interessato, fatto che scongiurerebbe, una volta per tutte, la possibilità che in futuro, in contesti avulsi dall'eccezionale coesione raggiunta tra le varie istituzioni e la collettività, possano assumersi scelte diverse, che in atto nessuno degli attori istituzionali oggi coinvolti può escludere –:
   cosa il Ministro interrogato, di concerto con il commissario straordinario, intenda fare al fine di ultimare al più presto il progetto preliminare dell'intera tratta «Agira, Caltanissetta Xirbi, Roccapalumba e Fiumetorto», oltre che le opere finalizzate alla velocizzazione del tratto Roccapalumba-Marianopoli, utilizzando le risorse già stanziate o liberando ulteriori stanziamenti nell'ambito del Programma operativo nazionale-Fondo europeo di sviluppo regionale 2014-2020, così fugando ogni dubbio sulla reale volontà del Governo e delle Ferrovie dello Stato italiane di raddoppiare il tratto verso Palermo passando attraverso le province interne di Enna e Caltanissetta. (3-01271)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

sviluppo regionale

rete ferroviaria

trasporto ferroviario