ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/01218

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 347 del 10/12/2014
Firmatari
Primo firmatario: PALESE ROCCO
Gruppo: FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 09/12/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
PETRENGA GIOVANNA FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE 10/12/2014


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO delegato in data 09/12/2014
Stato iter:
10/12/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 10/12/2014
Resoconto PALESE ROCCO FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
 
RISPOSTA GOVERNO 10/12/2014
Resoconto FRANCESCHINI DARIO MINISTRO - (BENI, ATTIVITA' CULTURALI E TURISMO)
 
REPLICA 10/12/2014
Resoconto PALESE ROCCO FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 10/12/2014

SVOLTO IL 10/12/2014

CONCLUSO IL 10/12/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-01218
presentato da
PALESE Rocco
testo di
Mercoledì 10 dicembre 2014, seduta n. 347

   PALESE e PETRENGA. — Al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo . — Per sapere – premesso che:
   la recente legge 29 luglio 2014, n. 106, riguardante la tutela del patrimonio culturale, lo sviluppo della cultura e il rilancio del turismo, si propone un'accelerazione del grande progetto Pompei, ricco di 105 milioni di euro, in gran parte di provenienza dall'Unione europea, da spendere entro la fine del 2015, pena la perdita dei fondi, che costituisce un rischio reale, visti i considerevoli ritardi nelle gare e nell'apertura dei cantieri;
   ad oggi, infatti, sono stati spesi solo 1,5 milioni di euro e circa 25 sono stati impegnati, per cui bisogna, dunque, fare in fretta e bene, considerando che si lavora in una zona ad alto inquinamento malavitoso;
   per soddisfare l'esigenza di rendere quanto più possibile gli appalti impermeabili a tangenti e criminalità è stata introdotta una serie di vincoli alle gare di Pompei, mal contemperando, però, la giusta trasparenza con la necessità di far presto;
   a frenare sarà sicuramente la nuova modalità della procedura negoziata, alla quale ora si può ricorrere per le gare fino a 1,5 milioni di euro, ma bisogna considerare che il vero problema non sta nella soglia, quanto nel fatto che tale tipo di gara è stata, di fatto, ingessata perché d'ora in poi, nella procedura negoziata per l'affidamento dei contratti relativi a lavori, servizi e forniture, si dovrà pubblicare un avviso di pre-informazione e, dopo trenta giorni, comunicare l'elenco delle imprese interessate, a cui inviare l'invito a proporre un'offerta e sulla base di quest'ultima effettuare la selezione;
   l'allungamento dei tempi ad almeno due mesi per risolvere la gara ad inviti non aiuta ad un'accelerazione della realizzazione del progetto Pompei, senza considerare che si allunga da 10 a 25 giorni il periodo di tempo entro il quale le prime due imprese classificate devono provare di avere i requisiti richiesti;
   non è certo un'accelerazione aver affidato al direttore del progetto Pompei il compito di attestare la rispondenza degli elaborati progettuali a quanto chiesto dal codice degli appalti, tra cui la qualità dell'opera e la conformità alle norme urbanistiche e ambientali, senza considerare che l'ufficio da lui diretto non ha, però, le competenze tecniche per farlo;
   a tutto questo si aggiunge che lo staff del progetto Pompei è a ranghi ridotti, dal momento che, delle 25 persone previste, ne sono state reclutate 10, nonostante l'attenzione su Pompei sia stata riaccesa dal grande progetto europeo, dando risalto alle numerose iniziative in corso in Italia e all'estero;
   il progetto di una rigenerazione dell'area extra moenia, promosso dall'Unione industriali di Napoli, dimostra una forte attenzione alla rinascita dell'area culturale campana, attenzione che si è concretizzata nell'incontro promosso ultimamente anche con la collaborazione della soprintendenza per i beni architettonici, paesaggistici, storici: «I giacimenti culturali: il nostro passato è il nostro futuro»;
   notevole evidenza è stata posta anche all'estero, sia dal British museum di Londra, che ha esaltato l'esperienza della mostra dedicata ai tesori di Pompei che ha totalizzato un record di presenze, sia dall'Università del Texas, che si accinge ad allestire una mostra che si terrà dal 2016 al 2018 sulle due ville di Oplonti (terzo sito Unesco dell'area), nella speranza, come ha annunciato John Clarke, direttore dell’Oplontis project del Texas, di portare molti turisti in Italia;
   è proprio questa la contraddizione: i tesori vesuviani soffrono del paradosso di attirare oltre tre milioni di visitatori l'anno che non si fermano, però, sul posto più di qualche ora, tendenza che andrebbe invertita e che rappresenta l'obiettivo fissato già nel grande progetto (che ha superato i livelli di attuazione fissati per fine anno, come fa osservare il soprintendente Massimo Osanna e certifica il Sottosegretario Ilaria Borletti Buitoni) nella parte che guarda all’extra moenia;
   il comitato di gestione, che dovrà approvare il piano di riqualificazione, si dovrebbe riunire a metà dicembre 2014 per studiare interventi da realizzare in partenariato pubblico-privato, ma non è ancora chiaro con quale metodologia agire;
   l'Unione industriali studia da tempo una proposta diretta ad evitare che si proceda a pioggia, mentre sarebbe più utile un unico concept in cui si inseriscano i singoli interventi, prevedendo housing sociale, alberghi e forse anche strutture a servizio dell'area archeologica, creando una sorta di primo hub che si estenda da Castellammare di Stabia a Torre Annunziata senza confini ben definiti, ma che congiunga Pompei al mare (recuperando anche linee di trasporto via terra e via mare), con spazi verdi, cercando di cancellare i danni lasciati da industrializzazioni fallimentari e abusivismo;
   tale distretto turistico vesuviano integrato aggiungerebbe alle potenzialità naturali, artistiche e archeologiche una buona offerta ricettiva e di intrattenimento e potrebbe, inoltre, dare lavoro a circa cinquemila persone, in un'area oggi con forte tasso di disoccupazione e presenza della malavita;
   è fondamentale, come il Ministro interrogato ha ribadito in più occasioni, investire su cultura, talenti, conservazione del patrimonio e anche sul futuro quale condizione per rendere l'Italia vincente nella competizione globale –:
   come e in che tempi il Governo intenda attivarsi per portare a conclusione la realizzazione del progetto Pompei per consentire la rinascita dell'area culturale campana. (3-01218)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

protezione del patrimonio

partenariato pubblico-privato

contratto di lavoro