ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/01196

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 343 del 02/12/2014
Firmatari
Primo firmatario: PISICCHIO PINO
Gruppo: MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO
Data firma: 02/12/2014


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
Attuale delegato a rispondere: PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI delegato in data 02/12/2014
Stato iter:
03/12/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 03/12/2014
Resoconto PISICCHIO PINO MISTO
 
RISPOSTA GOVERNO 03/12/2014
Resoconto RENZI MATTEO PRESIDENTE DEL CONSIGLIO - (PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI)
 
REPLICA 03/12/2014
Resoconto PISICCHIO PINO MISTO
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 03/12/2014

SVOLTO IL 03/12/2014

CONCLUSO IL 03/12/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-01196
presentato da
PISICCHIO Pino
testo presentato
Martedì 2 dicembre 2014
modificato
Mercoledì 3 dicembre 2014, seduta n. 344

   PISICCHIO. — Al Presidente del Consiglio dei ministri . — Per sapere – premesso che:
   l'Italia, come il Presidente del Consiglio dei ministri ha affermato intervenendo al Senato della Repubblica alla 52esima riunione del Cosac, spende tra i dieci e gli undici miliardi di euro di fondi europei a fronte di un contributo annuo doppio, di venti miliardi;
   questa circostanza pone, dunque, il nostro Paese nella condizione paradossale di importante «finanziatore» dell'Unione europea ma di minore percettore di risorse, recuperate per dimensione, pari a quasi alla metà di ciò che viene erogato;
   d'altro canto il rischio di deflazione nell'area euro, come dichiarato dal Ministro dell'economia e delle finanze Pier Carlo Padoan, resta molto elevato e creerebbe un ulteriore ostacolo alla crescita dell'economia ed alla creazione di nuovi posti di lavoro, nonostante l'avvio del cosiddetto piano Junker, che comunque rappresenta un primo importante segnale nella direzione di una visione «sociale» e non solo finanziaria dell'Europa;
   in una recente intervista ad un importante quotidiano il Presidente del Consiglio dei ministri ha dichiarato che sarebbe favorevole ad un intervento diretto dello Stato per risolvere la drammatica questione dell'Ilva;
   la dichiarazione d'intenti sull'Ilva è, dunque, indicativa di una volontà di intervento nelle aree meridionali e nelle strutture industriali di base, ma in qualche modo rivendicherebbe un'autonomia di azione del Governo italiano, che fa leva anche sull'importante ruolo che il nostro Paese svolge in Europa;
   tuttavia, la dichiarazione sull'Ilva sembrerebbe, però, non compatibile con la riduzione del cofinanziamento per i fondi di sviluppo europei nelle regioni del Sud;
   in particolare, sembrerebbe che tre miliardi e mezzo di cofinanziamento sarebbero dirottati dalle regioni del Sud per finanziare le assunzioni a tempo indeterminato, rappresentando, così, un unico «calderone» nazionale –:
   quali urgenti iniziative il Governo intenda assumere, anche nelle competenti sedi europee, per dare effetto all'intento manifestato dal Presidente del Consiglio dei ministri di realizzare interventi statali sul piano dell'industria siderurgica e se, per quel che concerne l'occupazione giovanile nel Mezzogiorno, non ritenga di promuovere iniziative vincolando le risorse rivenienti dal budget del cofinanziamento alla creazione di posti di lavoro nelle aree meridionali, al fine di sostenerne la crescita. (3-01196)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

creazione di posti di lavoro

struttura industriale

integrazione europea