ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/01184

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 338 del 25/11/2014
Firmatari
Primo firmatario: BRUNO FRANCO
Gruppo: MISTO-MAIE-MOVIMENTO ASSOCIATIVO ITALIANI ALL'ESTERO - ALLEANZA PER L'ITALIA (API)
Data firma: 25/11/2014


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 25/11/2014
Stato iter:
26/11/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 26/11/2014
Resoconto BRUNO FRANCO MISTO-MAIE-MOVIMENTO ASSOCIATIVO ITALIANI ALL'ESTERO - ALLEANZA PER L'ITALIA (API)
 
RISPOSTA GOVERNO 26/11/2014
Resoconto ALFANO ANGELINO MINISTRO - (INTERNO)
 
REPLICA 26/11/2014
Resoconto BRUNO FRANCO MISTO-MAIE-MOVIMENTO ASSOCIATIVO ITALIANI ALL'ESTERO - ALLEANZA PER L'ITALIA (API)
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 26/11/2014

SVOLTO IL 26/11/2014

CONCLUSO IL 26/11/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-01184
presentato da
BRUNO Franco
testo presentato
Martedì 25 novembre 2014
modificato
Mercoledì 26 novembre 2014, seduta n. 339

   BRUNO. — Al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:
   fino al 2007 la carenza dell'enzima G6PDH, il cosiddetto «favismo», era causa di esclusione dai concorsi per le amministrazioni delle Forze armate e di polizia;
   la carenza di G6PDH è il più comune deficit enzimatico umano presente in oltre 400 milioni di persone nel mondo, nella maggior parte dei casi è asintomatico;
   l'incidenza della patologia in Italia colpisce il 6 per cento di persone al Sud Italia, l'1 per cento nell'Italia settentrionale, con un picco del 18 per cento in Sardegna;
   tale carenza, pur alterando la struttura dei globuli rossi e causando l'ossidazione dell'emoglobina, non è di per sé sufficiente a determinare una vera e propria crisi emolitica. I casi acuti sono molto rari e, comunque, i primi sintomi si manifestano dopo almeno 12 ore dal contatto con elementi che agiscono da fattori scatenanti: alimenti o farmaci comunque noti;
   a seguito di accertamento da parte di apposita commissione tecnico-scientifica del Ministero della difesa, veniva accertato che la suddetta carenza di G6PDH non poteva essere causa di inidoneità fisica, poiché, di fatto, non implica nessuna limitazione nell'attività lavorativa;
   il Ministero della difesa recepiva con decreto del 30 agosto 2007 tale parere;
   successivamente, la legge n. 109 del 2010 ha disposto in maniera chiara e definitiva la non esclusione, ai fini dell'arruolamento, dei soggetti fabici, nelle Forze armate e nelle forze di polizia;
   a seguito delle nuove disposizioni normative i vari corpi dell'amministrazione dello Stato, nell'espletamento dei concorsi pubblici, hanno adeguato i requisiti fisici richiesti per l'arruolamento;
   la volontà del legislatore alla base dell'emanazione della nuova legge era chiaramente improntata alla necessità di sanare un'inaccettabile forma di discriminazione a danno di molti giovani rimasti esclusi dalle selezioni nei vari corpi dell'amministrazione dello Stato;
   il Corpo nazionale dei vigili del fuoco, che basa i requisiti di ammissione sul decreto del Ministro dell'interno n. 78 del 2008, ancora non ha ottemperato alle disposizioni della legge n. 109 del 2010;
   lo stesso Corpo, anche in occasione degli ultimi concorsi banditi, sembrerebbe abbia escluso per inidoneità fisica dei giovani, altrimenti in possesso di tutti i requisiti richiesti, perché affetti da favismo in contrasto con quanto stabilito dalla legge n. 109 del 2010;
   ciò, ovviamente, ha causato diversi contenziosi in cui l'amministrazione pubblica coinvolta difficilmente potrà far valere le proprie ragioni;
   infatti, ad esempio, il tribunale amministrativo regionale del Lazio, il 26 maggio 2014, parrebbe abbia disposto, su istanza di un interessato e in maniera cautelare, che i soggetti con carenza dell'enzima G6PDH non possano essere esclusi dal reclutamento nel Corpo dei vigili del fuoco;
   a seguito di tale pronunciamento è stato necessario reinserire il ricorrente, ancorché con riserva, al corso allievi dei vigili del fuoco, pur limitandone, curiosamente, la partecipazione al solo corso teorico, probabilmente in attesa di una definizione della vicenda da parte dei competenti organismi ministeriali –:
   se il Ministro interrogato, anche alla luce di quanto esposto in premessa, non ritenga opportuno assumere iniziative idonee per equiparare i requisiti fisici per l'arruolamento al Corpo dei vigili del fuoco a quelli degli altri Corpi di polizia e Forze armate e, pertanto, sanare al più presto questa disparità normativa, fonte di ingiustificate discriminazioni, anche a partire dalle procedure concorsuali non ancora completate. (3-01184)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

malattia

protezione civile

prodotto farmaceutico