Legislatura: 17Seduta di annuncio: 334 del 19/11/2014
Primo firmatario: FAUTTILLI FEDERICO
Gruppo: PER L'ITALIA
Data firma: 18/11/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma PIEPOLI GAETANO PER L'ITALIA 18/11/2014
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 18/11/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione ILLUSTRAZIONE 19/11/2014 Resoconto FAUTTILLI FEDERICO PER L'ITALIA RISPOSTA GOVERNO 19/11/2014 Resoconto PADOAN PIETRO CARLO MINISTRO - (ECONOMIA E FINANZE) REPLICA 19/11/2014 Resoconto FAUTTILLI FEDERICO PER L'ITALIA
DISCUSSIONE IL 19/11/2014
SVOLTO IL 19/11/2014
CONCLUSO IL 19/11/2014
FAUTTILLI e PIEPOLI. —
Al Ministro dell'economia e delle finanze
. — Per sapere – premesso che:
l'approvazione dello statuto dei diritti del contribuente avrebbe dovuto rappresentare un momento cruciale al fine di impostare finalmente il rapporto tra fisco e cittadini su basi di certezza, trasparenza e reciproco rispetto;
a quattordici anni dall'emanazione si deve, però, constatare l'inosservanza di alcuni dei principi cardine dello statuto, in particolare quello relativo al divieto di applicazione retroattiva di norme fiscali;
l'articolo 3 dello statuto dei diritti del contribuente prevede che le «disposizioni tributarie non hanno effetto retroattivo»;
il legislatore può, però, derogare in ogni caso all'articolo 3 con legge ordinaria; pertanto, la portata dello statuto viene sostanzialmente vanificata e resiste esclusivamente in quanto norma di principio;
secondo la giurisprudenza della Corte costituzionale, la legittimità di qualsiasi imposta retroattiva deve essere, però, valutata alla luce del principio della capacità contributiva. Pertanto, quando la retroattività di una nuova imposta non viola il legame con l'articolo 53 della Carta costituzionale, il prelievo è legittimo, con buona pace della pianificazione dei flussi finanziari operata dai contribuenti;
molte proposte di legge presentate in questa e nelle passate legislature mirano ad elevare lo statuto dei diritti del contribuente al rango di norma costituzionale, proprio perché molti parlamentari sono consci della criticità in merito alla possibilità di derogare a tale importante strumento per via legislativa;
la stessa Commissione europea, nell'ambito delle misure delineate nel piano di azione per rafforzare la lotta all'evasione e all'elusione fiscale nel dicembre del 2012, ha proposto un «codice europeo dei diritti del contribuente»;
alcuni recenti studi economici dimostrano come esista un preciso collegamento tra l'evasione fiscale ed il cattivo rapporto tra Stato e contribuenti: per un contenimento del fenomeno e per una equa distribuzione del carico tributario, bisognerebbe non soltanto minimizzare il costo ed il numero degli adempimenti, ma risultare trasparenti, corretti e imparziali nelle procedure e nel trattamento generale delle legittime aspettative dei contribuenti –:
se non ritenga necessario dare piena attuazione ai principi dello statuto del contribuente, a partire dall'irretroattività delle misure fiscali, al fine di mantenere nella pratica un corretto rapporto con il contribuente, quale presupposto per l'esercizio efficace del potere impositivo e per rafforzare la lotta all'evasione ed all'elusione fiscale. (3-01173)
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):evasione fiscale
analisi economica
contribuente