ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/01025

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 291 del 16/09/2014
Firmatari
Primo firmatario: RUSSO PAOLO
Gruppo: FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 16/09/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
FAENZI MONICA FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE 16/09/2014
PALESE ROCCO FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE 16/09/2014


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI delegato in data 16/09/2014
Stato iter:
17/09/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 17/09/2014
Resoconto RUSSO PAOLO FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
 
RISPOSTA GOVERNO 17/09/2014
Resoconto MARTINA MAURIZIO MINISTRO - (POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI)
 
REPLICA 17/09/2014
Resoconto RUSSO PAOLO FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 17/09/2014

SVOLTO IL 17/09/2014

CONCLUSO IL 17/09/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-01025
presentato da
RUSSO Paolo
testo presentato
Martedì 16 settembre 2014
modificato
Mercoledì 17 settembre 2014, seduta n. 292

   RUSSO, FAENZI e PALESE. — Al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali . — Per sapere – premesso che:
   i prodotti agricoli italiani scontano una crisi economica senza precedenti, cui si aggiunge la contingenza talvolta delle condizioni atmosferiche avverse e talaltra dell'embargo russo;
   le eccellenze agroalimentari del nostro Paese sopravvivono alle difficoltà perché testimonial di valori esclusivi come la qualità, la tradizione ed il forte potere evocativo dei singoli luoghi di produzione;
   numerosissime sono le aziende che hanno investito risorse nei marchi dop, igp, stg, doc e docg che sono riconosciuti dall'Europa e che rappresentano una garanzia di genuinità, tracciabilità e provenienza specifica;
   sugli agricoltori italiani incombe come un macigno la suggestiva idea che il Governo avrebbe avuto, quella cioè di promuovere con oltre 220 milioni di euro un ennesimo marchio, che si aggiungerebbe a quelli esistenti;
   sembra, quindi, che per sconfiggere il fenomeno noto come italian sounding si è pensato ad un ulteriore marchio, il cui titolo provvisorio sarebbe l'inglesissimo italian original;
   il risultato sarà la solita giostra di risorse dispensate a mediatori vari ed improvvisati e, soprattutto, concorrenza tra gli stessi operatori italiani e tanta confusione, in particolare nei confronti di quelle migliaia di aziende che viceversa hanno creduto nelle dop e nelle igp, garantendo qualità, tracciabilità e territorio;
   nella migliore delle ipotesi, senza considerare i dubbi in merito alla compatibilità con la legislazione europea, si tratterà di un altro regalo parassitario ad un pezzo di un'industria aspecifica di trasformazione di prodotti che giungono dall'estero e deprimono l'agricoltura e le tradizioni italiane;
   se negli Stati Uniti si promuove con i fondi italiani la mozzarella di bufala a marchio italian original, ma viene prodotta con cagliata ucraina oppure se si sponsorizza il vino, sempre italian original, pur essendo a basso costo, ci si chiede che fine faranno la mozzarella di bufala campana dop o i tanti vini a marchio, o il parmigiano reggiano dop. Il rischio è quello di esporre prestigiosi prodotti di eccellenza e più specificatamente quelli a marchio (dop, igp, stg, doc e docg), quali, per esempio, la mozzarella di bufala campana, il parmigiano reggiano ed il prosciutto di Parma, la cui qualità è universalmente riconosciuta e ammirata, al riconoscimento abbinato tra la tipicità e la genericità, con ricadute economiche negative e penalizzanti proprio per quelle filiere che tante difficoltà incontrano nei mercati stranieri per mantenere affidabilità e quote di mercato; tanti rischi e nessun aiuto alle imprese che assumono ogni iniziativa all'estero per sbarcare il lunario e consolidare la loro presenza sui mercati, nessun aiuto sul piano del commercio illegale e sul fronte della concorrenza sleale, nessun aiuto tecnico giuridico nel contrastare l’italian sounding –:
   se sia vero che è stato ideato il marchio italian original e se si sia valutato l'impatto che questo avrebbe, se adeguatamente promosso con 220 milioni di euro, a danno dei prodotti a marchio, che da soli valgono oltre 7 miliardi di euro di fatturato ed una storia di qualità e tracciabilità. (3-01025)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

denominazione di origine

produzione nazionale

promozione dell'idea europea