ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/00954

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 265 del 16/07/2014
Abbinamenti
Atto 3/00345 abbinato in data 16/02/2016
Atto 2/00569 abbinato in data 16/02/2016
Firmatari
Primo firmatario: TERZONI PATRIZIA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 16/07/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CECCONI ANDREA MOVIMENTO 5 STELLE 16/07/2014
CIPRINI TIZIANA MOVIMENTO 5 STELLE 16/07/2014


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 16/07/2014
Stato iter:
16/02/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 16/02/2016
Resoconto BELLANOVA TERESA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SVILUPPO ECONOMICO)
 
REPLICA 16/02/2016
Resoconto TERZONI PATRIZIA MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 16/02/2016

DISCUSSIONE IL 16/02/2016

SVOLTO IL 16/02/2016

CONCLUSO IL 16/02/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta orale 3-00954
presentato da
TERZONI Patrizia
testo presentato
Mercoledì 16 luglio 2014
modificato
Martedì 16 febbraio 2016, seduta n. 570

   TERZONI, CECCONI e CIPRINI. — Al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che:
   il 28 aprile 2014 la corte di appello di Ancona ha emesso la sentenza con la quale ha dichiarato nullo l'atto di vendita dei due stabilimenti fabrianesi di Santa Maria e Marangone e di quello umbro di Gaifana della ex Ardo alla newco dell'imprenditore Giuseppe Porcarelli;
   la corte ha dato ragione alle sette banche creditrici secondo cui il prezzo di cessione stabilito dai commissari ministeriali, 13 milioni di euro, sarebbe stato troppo basso rispetto a una valutazione minima equa quattro volte superiore, attorno ai 54 milioni di euro;
   la situazione di incertezza che si protrae ormai da ben oltre due mesi sta facendo collassare gli ordini mettendo a rischio il posto di lavoro dei 700 dipendenti riassorbiti dalla JP Industries;
   contemporaneamente sono a rischio anche i 1450 addetti della Antonio Merloni non rientrati nel piano industriale della JP per i quali a ottobre 2014 scadranno i termini della cassa integrazione in deroga con conseguente messa in mobilità;
   nel novero dei lavoratori che rischiano di essere coinvolti da questa vicenda rientrano anche i quasi dodicimila addetti della filiera fatta da piccole imprese;
   tutto questo accade in un'area in cui si registrano dati relativi alla disoccupazione superiori a quelli della media nazionale e dove la Unioncamere prevede entro la fine del 2014 la cancellazione di 6.670 posti di lavoro solo per la regione Marche;
   per far fronte a questa situazione non è stato sufficiente l'attivazione dell'accordo di programma delle aree di crisi dell'ex Merloni che avrebbe dovuto favorire la nascita di nuove attività produttive ma che a causa del carico burocratico previsto e dei vincoli imposti dalla legge n. 181 del 1989 non è riuscito a far trasformare in investimenti i 70 milioni di euro messi a disposizione –:
   se i Ministri interrogati non ritengano urgente attivare un tavolo di confronto ufficiale al quale far sedere anche i rappresentanti politici e i portavoce dei territori coinvolti;
   quali interventi i Ministri interrogati, nell'ambito delle proprie competenze, intendano attivare per scongiurare la chiusura della JP Industries. (3-00954)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

Marche

stabilimento

politica industriale

soppressione di posti di lavoro

cassa integrazione