ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/00881

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 244 del 12/06/2014
Firmatari
Primo firmatario: IACONO MARIA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 12/06/2014


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 12/06/2014
Stato iter:
14/04/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 14/04/2015
Resoconto DEL BASSO DE CARO UMBERTO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INFRASTRUTTURE E TRASPORTI)
 
REPLICA 14/04/2015
Resoconto IACONO MARIA PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 14/04/2015

SVOLTO IL 14/04/2015

CONCLUSO IL 14/04/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta orale 3-00881
presentato da
IACONO Maria
testo presentato
Giovedì 12 giugno 2014
modificato
Martedì 14 aprile 2015, seduta n. 408

   IACONO. Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. — Per sapere – premesso che:
   il 2 febbraio 2013 il ponte di attraversamento veicolare sul fiume Verdura, sito in territorio di Ribera (Agrigento), crolla drammaticamente, a causa dei gravissimi danni apportati alle già vetuste strutture portanti (si sta parlando di un ponte realizzato nella seconda metà dell'800) dai costanti movimenti idraulici del letto del fiume;
   l'evento in questione, che solo per un miracolo non ha causato una strage, in considerazione del fatto che al momento del crollo non transitava alcun mezzo, ha, tuttavia, determinato nei mesi successivi un autentico tsunami per la già povera economia di un intero territorio, costituita prevalentemente da imprese agricole e commerciali, a dir poco massacrate dall'improvvisa e non preventivabile assenza di alternative viarie di collegamento con la provincia e con il resto della Sicilia;
   il ponte si trova, infatti, sulla strada statale 115, com’è noto l'unica arteria di collegamento della provincia di Agrigento con il resto dell'isola, che tale episodio ha reso di fatto impraticabile, tagliando un intero comprensorio territoriale fuori dal contesto economico siciliano e dunque nazionale;
   i danni al tessuto produttivo sono incalcolabili, acuendo notevolmente una crisi già devastante;
   le istituzioni di ogni livello si mettono immediatamente in moto, sollecitando l'Anas all'adozione di provvisori interventi di ripristino della viabilità, seppur a senso unico alternato e contestualmente alla predisposizione di un'adeguata progettazione per il rifacimento del ponte;
   nel frattempo, sull'onda dell'esasperazione sociale determinata dalle conseguenze economiche di questa vicenda, nascono e si moltiplicano esponenzialmente comitati civici e movimenti spontanei che alzano la voce contro i ritardi della burocrazia e l'indifferenza dei Governi regionale e nazionale nei confronti di un comprensorio condannato al sottosviluppo;
   il Governo Letta, con il decreto-legge 21 giugno 2013, n. 69, convertito, con modificazioni, dalla 9 agosto 2013, n. 98, reperisce le risorse necessarie alla copertura finanziaria dell'opera, circa 12 milioni di euro, da impegnare per lavori appaltati;
   da quel momento inizia un'interminabile odissea di passaggi burocratici, autorizzazioni e nulla osta vari, che oggi stanno seriamente mettendo a rischio la realizzazione dell'opera, causando così l'ennesima beffa per un territorio da sempre mortificato dall'atavica assenza di collegamenti infrastrutturali ed opere pubbliche al servizio dell'occupazione e dello sviluppo;
   nello specifico, affinché l'Anas definisca la progettazione allo stadio esecutivo, necessario per poter appaltare l'opera, mancano ancora due passaggi indispensabili;
   si attende, infatti, che gli uffici competenti della Regione siciliana si esprimano con apposito parere in merito alla cosiddetta localizzazione dell'opera da realizzarsi;
   inoltre, si attende che vengano realizzate le indagini, già da tempo sollecitate dalla soprintendenza dei beni culturali di Agrigento, a mezzo di appositi interventi di scavo finalizzati ad accertare l'eventuale presenza di siti di interesse archeologico o artistico lungo l'area interessata dal progetto;
   interventi che, stando a quanto appreso, dovrebbero – in base a quanto richiesto dalla soprintendenza – concretizzarsi con uno scavo per ogni 20 metri di rilevato;
   in tal senso pare, altresì, opportuno evidenziare l'atteggiamento, ad avviso dell'interrogante di palese inerzia, manifestato dall'ufficio centrale per la progettazione dell'Anas, che in tutto questo tempo si è distinto per l'assoluta lentezza nell'acquisire i necessari pareri e consumare i passaggi richiesti dalla legge;
   la logica conseguenza di tutto questo, oltre ai consueti ritardi nel cronoprogramma comunicato, è, soprattutto, il rischio che le coperture finanziarie reperite per il rifacimento del ponte si perdano nei meandri della legislazione, o più verosimilmente vengano utilizzate per opere già provviste di progettazione esecutiva e pronte ad essere appaltate;
   questa è un'eventualità che la provincia di Agrigento non può permettersi il lusso di prendere nemmeno in considerazione e che condannerebbe intere comunità a decenni di sottosviluppo e povertà –:
   quale sia il reale stato delle cose e quali iniziative di competenza il Governo intenda assumere per velocizzare l’iter burocratico ed autorizzativo, necessario al completamento della fase progettuale e dunque alla realizzazione di un'opera pubblica vitale per la Sicilia. (3-00881)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

governo

conseguenza economica

rete stradale