ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/00874

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 242 del 10/06/2014
Firmatari
Primo firmatario: MATARRESE SALVATORE
Gruppo: SCELTA CIVICA PER L'ITALIA
Data firma: 10/06/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CESARO ANTIMO SCELTA CIVICA PER L'ITALIA 10/06/2014


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 10/06/2014
Stato iter:
11/06/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 11/06/2014
Resoconto MATARRESE SALVATORE SCELTA CIVICA PER L'ITALIA
 
RISPOSTA GOVERNO 11/06/2014
Resoconto GALLETTI GIAN LUCA MINISTRO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE)
 
REPLICA 11/06/2014
Resoconto MATARRESE SALVATORE SCELTA CIVICA PER L'ITALIA
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 11/06/2014

SVOLTO IL 11/06/2014

CONCLUSO IL 11/06/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-00874
presentato da
MATARRESE Salvatore
testo presentato
Martedì 10 giugno 2014
modificato
Mercoledì 11 giugno 2014, seduta n. 243

   MATARRESE e ANTIMO CESARO. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare . — Per sapere – premesso che:
   nei giorni scorsi, in provincia di Lecce ed in particolare nei comuni di Andrano, Castrignano del Capo, Gagliano del Capo, Diso, Tricase, Racale, Tiggiano, Alessano e Porto Cesareo, si è verificato il fenomeno dell'erosione e del relativo crollo della falesia che caratterizza la costa;
   il fenomeno, che ha interessato ampi tratti di costa nei suddetti comuni, si è precedentemente verificato in altri comuni sempre della provincia di Lecce, in particolare a Castro, Melendugno, Vernole, Otranto e Santa Cesarea Terme, ed anche in diversi tratti di costa del Gargano;
   tutti i tratti di costa interessati dai crolli delle falesie sono stati chiusi ed interdetti al pubblico utilizzo;
   i comuni soggetti a tale fenomeno, che sono sul litorale ionico salentino ed interessano oltre 50 dei 320 chilometri di costa, attualmente risultano non accessibili per effetto dei provvedimenti della capitaneria di porto di Gallipoli, che hanno limitato sia la balneazione che la navigazione nei tratti interessati dall'erosione e dal crollo del costone roccioso. Per tutte le aree interessate dal fenomeno di dissesto è stato vietato anche l'ancoraggio delle unità navali, la pesca sportiva e, in generale, qualsiasi attività subacquea;
   parimenti, ampi tratti di costa del Gargano sono stati interessati dai provvedimenti interdittivi emanati dalla capitaneria di porto di Manfredonia del circondario marittimo di Vieste;
   in particolare, le zone che risultano più a rischio sono quelle della costa alta, la cosiddetta «zona delle grotte»; questa zona è caratterizzata dalla presenza di costoni rocciosi di natura calcarea e friabile e per questo motivo il divieto di navigazione in quest'area è stato disposto dalle 8 alle 19 e si estende fino a 200 metri dalla costa, mentre dalle ore 19 alle 8 è limitato fino a 50 metri dalla costa. Per la balneazione, invece, si passa dal semplice avviso di pericolo fino al divieto di spingersi oltre 50 metri dalla costa;
   secondo quanto affermato alla Gazzetta del Mezzogiorno dal procuratore di Lecce, questi sono «(...) interventi dovuti e non di repressione per evitare tragedie come quella di Ventotene e spronare i sindaci dei comuni interessati, che finora forse hanno prestato scarsa attenzione nei confronti di un territorio che si rischia di perdere se abbandonato a se stesso (...)»;
   alcuni sindaci dei comuni interessati dai crolli hanno dichiarato alla stampa di non aver avuto la possibilità di intervenire a causa del blocco delle risorse per i vincoli imposti dal patto di stabilità;
   secondo quanto affermato alla stampa dal comandante della guardia costiera di Gallipoli, «(...) l'obiettivo del provvedimento è quello di effettuare sopralluoghi e capire se ci sono situazioni di pericolo e se ce ne fossero di intervenire prima che sia troppo tardi. In passato i sindaci hanno dimostrato poca attenzione su questo aspetto del territorio (...)»;
   secondo quanto si evince dagli articoli di stampa, pare che sulla vicenda la procura di Lecce abbia aperto un'inchiesta. L'ipotesi di reato è di disastro colposo al momento a carico di ignoti. I magistrati, infatti, avrebbero precisato che il fascicolo d'inchiesta, aperto dalla procura per l'ipotesi di omissione colposa di interventi di messa in sicurezza, resta al momento ancora a carico di ignoti, non avendo le indagini portato a riscontri che potessero comprovare negligenze e ritardi; l'indagine è volta a verificare che tutte le autorità competenti stiano facendo i necessari accertamenti per individuare le aree effettivamente a rischio crollo e quelle che non lo sono e se esista un reale stato di allerta;
   la risoluzione della situazione venutasi a determinare, e quindi il ripristino delle condizioni di sicurezza dei tratti di costa interessati, ha carattere d'urgenza per poter consentire il regolare svolgimento della stagione turistica appena iniziata, che nei citati comuni è una delle principali attività economiche con rilevanti riflessi sull'occupazione e sulla formazione di posti di lavoro –:
   se sia a conoscenza dei fatti esposti in premessa, quali iniziative di propria competenza intenda adottare per consentire lo sblocco delle risorse per l'immediata esecuzione degli interventi già programmati e se non ritenga di considerare l'opportunità di far fronte a lavori urgenti di messa in sicurezza dei 50 chilometri di costa leccese interessata dal crollo delle falesie, utilizzando le risorse previste dal comma 111 dell'articolo 1 della legge di stabilità per il 2014, legge 27 dicembre 2013, n. 147, pubblicata sulla Gazzetta ufficiale n. 302 del 27 dicembre 2013. (3-00874)

Classificazione EUROVOC:
GEO-POLITICO:

LECCE,LECCE - Prov,PUGLIA

EUROVOC :

sicurezza del posto di lavoro

comune

formazione professionale

prevenzione dell'inquinamento