Legislatura: 17Seduta di annuncio: 242 del 10/06/2014
Primo firmatario: FEDRIGA MASSIMILIANO
Gruppo: LEGA NORD E AUTONOMIE
Data firma: 10/06/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma GIORGETTI GIANCARLO LEGA NORD E AUTONOMIE 10/06/2014 ALLASIA STEFANO LEGA NORD E AUTONOMIE 10/06/2014 ATTAGUILE ANGELO LEGA NORD E AUTONOMIE 10/06/2014 BORGHESI STEFANO LEGA NORD E AUTONOMIE 10/06/2014 BOSSI UMBERTO LEGA NORD E AUTONOMIE 10/06/2014 BRAGANTINI MATTEO LEGA NORD E AUTONOMIE 10/06/2014 BUONANNO GIANLUCA LEGA NORD E AUTONOMIE 10/06/2014 BUSIN FILIPPO LEGA NORD E AUTONOMIE 10/06/2014 CAON ROBERTO LEGA NORD E AUTONOMIE 10/06/2014 CAPARINI DAVIDE LEGA NORD E AUTONOMIE 10/06/2014 GRIMOLDI PAOLO LEGA NORD E AUTONOMIE 10/06/2014 GUIDESI GUIDO LEGA NORD E AUTONOMIE 10/06/2014 INVERNIZZI CRISTIAN LEGA NORD E AUTONOMIE 10/06/2014 MARCOLIN MARCO LEGA NORD E AUTONOMIE 10/06/2014 MOLTENI NICOLA LEGA NORD E AUTONOMIE 10/06/2014 PINI GIANLUCA LEGA NORD E AUTONOMIE 10/06/2014 PRATAVIERA EMANUELE LEGA NORD E AUTONOMIE 10/06/2014 RONDINI MARCO LEGA NORD E AUTONOMIE 10/06/2014
Ministero destinatario:
- MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 10/06/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione ILLUSTRAZIONE 11/06/2014 Resoconto FEDRIGA MASSIMILIANO LEGA NORD E AUTONOMIE RISPOSTA GOVERNO 11/06/2014 Resoconto POLETTI GIULIANO MINISTRO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI) REPLICA 11/06/2014 Resoconto FEDRIGA MASSIMILIANO LEGA NORD E AUTONOMIE
DISCUSSIONE IL 11/06/2014
SVOLTO IL 11/06/2014
CONCLUSO IL 11/06/2014
FEDRIGA, GIANCARLO GIORGETTI, ALLASIA, ATTAGUILE, BORGHESI, BOSSI, MATTEO BRAGANTINI, BUONANNO, BUSIN, CAON, CAPARINI, GRIMOLDI, GUIDESI, INVERNIZZI, MARCOLIN, MOLTENI, GIANLUCA PINI, PRATAVIERA e RONDINI. —
Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali
. — Per sapere – premesso che:
si è aperto il 7 maggio 2014 il cosiddetto «tavolo esodati-pensioni», tavolo tecnico che riunisce Governo, Inps, Ragioneria generale dello Stato e a cui partecipano i presidenti, i vicepresidenti e i capigruppo delle Commissioni lavoro della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica;
la «questione esodati», si ricorda, trae origine dalla «riforma delle pensioni Fornero», che, nel disporre d'emblée l'innalzamento dell'età anagrafica per accedere alla pensione, ha lasciato privi di copertura reddituale una significativa platea di lavoratori già usciti dal processo produttivo a seguito di accordi individuali/collettivi di incentivo all'esodo;
il vertice – si legge in una nota del Ministero del lavoro e delle politiche sociali – si è concluso «con la proposta del Ministro Poletti, condivisa dagli altri partecipanti, di proseguire il confronto per trovare, in tempi il più possibile rapidi, una soluzione strutturale al problema»;
tuttavia, in un'intervista a L'Unità, il Ministro interrogato ha espresso il suo scetticismo ad una rapida conclusione della vicenda esodati;
sempre secondo notizie di stampa, il Ministro interrogato ha anche anticipato la direzione che intende portare avanti in materia di riforma delle pensioni, e cioè una maggiore flessibilità in uscita per i lavoratori senior, una sorta di scivolo pensionistico legato ad una nuova forma di indennizzo allo studio del Ministero del lavoro e delle politiche sociali denominata a.p.a. (assegno pensione anticipata);
nello specifico il progetto sembrerebbe prevedere, in via sperimentale fino al 31 dicembre 2017, la possibilità per i lavoratori dipendenti del settore privato di percepire un assegno temporaneo fino al perfezionamento del diritto alla pensione di vecchiaia con i nuovi requisiti, con successiva restituzione da parte del pensionato della somma complessivamente percepita, ed in presenza dei seguenti requisiti: stato di disoccupazione; non titolarità, ovviamente, di trattamenti pensionistici o di prestazioni di invalidità o di altre indennità, come quelle a carico dei fondi di solidarietà di settore; raggiungimento delle soglie minime pari a 63 anni e tre mesi di età e anzianità di 36 anni oppure 62 anni e tre mesi di età e anzianità di 37 anni, cioè un anticipo della pensione oggi raggiungibile ad almeno 66 anni e tre mesi per gli uomini di tre o quattro anni;
l'assegno anticipato, incompatibile con indennità di mobilità o di disoccupazione, dovrebbe essere pari, come configurato nel progetto, a 1,7 volte l'importo dell'assegno sociale, per il 2014, quindi, dovrebbe ammontare a circa 760 euro mensili per tredici mensilità. Al raggiungimento dei requisiti «normali», l'assegno anticipato si trasformerebbe nella ordinaria pensione di vecchiaia, calcolata secondo le regole generali, ma decurtata di una quota, deducibile ai fini Irpef, determinata convertendo in rendita la somma degli assegni erogati, con lo sconto, però, dell'eventuale importo non corrisposto per le prestazioni di sostegno del reddito. A conti fatti, secondo le prime simulazioni, la trattenuta sulla pensione piena, una volta conquistata, potrebbe aggirarsi tra i 50 e i 70 euro mensili, con un'incidenza percentuale sulla rendita compresa tra il 2 e il 4 per cento circa;
per quanto concerne la copertura, l'onere è in parte a carico dell'azienda nel caso di esistenza di un rapporto di lavoro in atto, tramite versamento all'Inps di contributo una tantum pari a 18 mensilità dell'importo dell'assegno anticipato, ed in parte sarà coperto dal minor ricorso a strumenti di sostegno al reddito da parte dello Stato;
nel ribadire il concetto che gli esodati si trovano in tale condizione non per volontà loro, bensì per un cambio repentino delle regole pensionistiche da parte dell'allora Governo Monti, gli interroganti, ritenendo fortemente penalizzante l'ipotesi a.p.a. (assegno pensione anticipata), esprimono la loro ferma contrarietà a far sostenere ai diretti interessati i costi degli errori compiuti dai governanti di centro-sinistra –:
se le notizie riportate a mezzo stampa trovino conferme, se cioè ci sia una reale intenzione del Governo di rivedere la vigente normativa in materia di accesso alla pensione ipotizzando uno «scivolo» pensionistico con l'erogazione dell'a.p.a. (assegno pensione anticipata), ovvero in quali altri termini il Governo intenda rivedere la «riforma delle pensioni Fornero», e, con specifico riguardo alla problematica degli esodati, se il Ministro interrogato non creda davvero possa giungersi in tempi rapidi ad una sua definitiva conclusione, come dichiarato nell'intervista citata in premessa ed in contraddizione, a parere degli interroganti, con quanto detto nel corso del vertice del 7 maggio 2014. (3-00872)
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