ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/00865

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 241 del 09/06/2014
Firmatari
Primo firmatario: CESARO ANTIMO
Gruppo: SCELTA CIVICA PER L'ITALIA
Data firma: 06/06/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MOLEA BRUNO SCELTA CIVICA PER L'ITALIA 06/06/2014
CIMMINO LUCIANO SCELTA CIVICA PER L'ITALIA 06/06/2014
D'AGOSTINO ANGELO ANTONIO SCELTA CIVICA PER L'ITALIA 06/06/2014


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA delegato in data 06/06/2014
Stato iter:
08/07/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 08/07/2014
Resoconto REGGI ROBERTO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ISTRUZIONE, UNIVERSITA' E RICERCA)
 
REPLICA 08/07/2014
Resoconto CESARO ANTIMO SCELTA CIVICA PER L'ITALIA
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 08/07/2014

SVOLTO IL 08/07/2014

CONCLUSO IL 08/07/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta orale 3-00865
presentato da
CESARO Antimo
testo presentato
Lunedì 9 giugno 2014
modificato
Martedì 8 luglio 2014, seduta n. 259

   ANTIMO CESARO, MOLEA, CIMMINO e D'AGOSTINO. – Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca. – Per sapere – premesso che:
   i fondi sociali europei, così come esposto sul sito del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, sono «strumenti finanziari gestiti dalla Commissione europea per rafforzare la coesione economica, sociale e territoriale, riducendo il divario fra le regioni più avanzate e quelle in ritardo di sviluppo»; il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca è stato coinvolto nella gestione dei fondi strutturali durante la programmazione 1994-1999, 2000-2006 e 2007-2013;
   il fondo sociale europeo finanzia interventi nel campo sociale e ha il compito di intervenire su tutto ciò che concorre a sostenere l'occupazione mediante interventi sul capitale umano: prevenire e combattere la disoccupazione, creazione di figure professionali e di formatori. I beneficiari sono, soprattutto, giovani, donne, adulti, disoccupati di lunga durata, occupati a rischio di espulsione dal mercato del lavoro e gruppi a rischio di esclusione sociale;
   alla luce di quanto esposto, è evidente la necessità di intervenire innanzitutto sui punti di criticità che emergono dal menzionato divario tra le regioni più avanzate e quelle in ritardo di sviluppo. Tra questi punti, il fenomeno della disabilità sta acquisendo, purtroppo, una dimensione sempre più complessa e difficile da gestire;
   in questo scenario politico-istituzionale, dove si moltiplicano in maniera allarmante emergenze pedagogiche e sociali, va riconosciuto che lo sport ha sempre dimostrato di poter essere un efficace strumento di «lotta» all'esclusione sociale, offrendo ambienti di apprendimento ideali per agevolare i difficili processi di inclusione dei disabili;
   non a caso, infatti, le attività sportive sono citate anche nell'articolo 1 della Carta europea dello sport per tutti, che recita: «I governi, con lo scopo di promuovere lo sport quale importante fattore per lo sviluppo umano, adotteranno le misure necessarie a realizzare le enunciazioni della presente Carta in accordo con i principi enunciati nel codice di etica sportiva, per:
    I. dare ad ogni individuo la possibilità di praticare lo sport, ed in particolare:
     a) garantire a tutti i giovani la possibilità di beneficiare di programmi di educazione fisica per sviluppare le loro attitudini sportive di base;
     b) garantire a ciascuno la possibilità di praticare sport e di partecipare ad attività fisiche ricreative in un ambiente sicuro e sano»;
   le attività sportive, inoltre, sollecitano la popolazione scolastica ad affrontare il fenomeno dell'inclusione attraverso l'abbattimento delle barriere sociali e culturali, in quanto rappresentano uno strumento educativo di grande efficacia, soprattutto se viene valorizzato il loro aspetto ludico. Le attività sportive rivestono un ruolo fondamentale negli interventi di integrazione rivolti ai disabili perché favoriscono lo sviluppo delle potenzialità individuali, l'incremento di capacità e l'acquisizione di abilità, nonché l'integrazione in contesti di vita ricchi di relazioni significative;
   grazie allo sport, i soggetti affetti da disabilità hanno la possibilità di trovare elementi di successo e di valorizzazione personale, praticando, con motivazione e divertimento, attività particolarmente utili al loro benessere psicofisico. Oltre al miglioramento della forma fisica, allo sviluppo cognitivo conseguente all'apprendimento motorio, alla socializzazione conseguente all'integrazione nel mondo sportivo, vi è un miglioramento dell'autostima. Attraverso una sana competizione sportiva, le persone con disabilità riescono ad affermarsi e a spingere la società a considerarli non solo per i loro limiti, ma anche per le loro potenzialità;
   se la scuola, come sopra esposto, rappresenta l'istituzione ideale per la realizzazione di tali attività, il Comitato italiano paralimpico è l'istituzione più adeguata alla gestione e alla promozione di un'eventuale progettazione nazionale –:
   quali misure intenda adottare per promuovere la politica dei progetti del programma operativo nazionale (pon), per il settennio 2014-2020, a favore dell'implementazione di progetti di attività sportive per disabili a carattere inclusivo, usufruendo delle competenze e del supporto scientifico e formativo del Comitato italiano paralimpico, anche nel rispetto dell'articolo 21 della legge n. 59 del 1997 («legge Bassanini»), il cui oggetto è l'autonomia scolastica. (3-00865)

Classificazione EUROVOC:
SIGLA O DENOMINAZIONE:

L 1997 0059

EUROVOC :

sport

lotta alla disoccupazione

manifestazione sportiva

disabile