ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/00806

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 223 del 06/05/2014
Firmatari
Primo firmatario: DI STEFANO MANLIO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 06/05/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
RIZZO GIANLUCA MOVIMENTO 5 STELLE 06/05/2014
DEL GROSSO DANIELE MOVIMENTO 5 STELLE 06/05/2014
DI BATTISTA ALESSANDRO MOVIMENTO 5 STELLE 06/05/2014
SIBILIA CARLO MOVIMENTO 5 STELLE 06/05/2014
ARTINI MASSIMO MOVIMENTO 5 STELLE 06/05/2014
BASILIO TATIANA MOVIMENTO 5 STELLE 06/05/2014
SCAGLIUSI EMANUELE MOVIMENTO 5 STELLE 06/05/2014
BERNINI PAOLO MOVIMENTO 5 STELLE 06/05/2014
CORDA EMANUELA MOVIMENTO 5 STELLE 06/05/2014
TOFALO ANGELO MOVIMENTO 5 STELLE 06/05/2014
GRANDE MARTA MOVIMENTO 5 STELLE 06/05/2014
FRUSONE LUCA MOVIMENTO 5 STELLE 06/05/2014
SPADONI MARIA EDERA MOVIMENTO 5 STELLE 06/05/2014


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI delegato in data 06/05/2014
Stato iter:
07/05/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 07/05/2014
Resoconto DEL GROSSO DANIELE MOVIMENTO 5 STELLE
 
RISPOSTA GOVERNO 07/05/2014
Resoconto MOGHERINI FEDERICA MINISTRO - (AFFARI ESTERI)
 
REPLICA 07/05/2014
Resoconto DI STEFANO MANLIO MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 07/05/2014

SVOLTO IL 07/05/2014

CONCLUSO IL 07/05/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-00806
presentato da
DI STEFANO Manlio
testo presentato
Martedì 6 maggio 2014
modificato
Mercoledì 7 maggio 2014, seduta n. 224

   MANLIO DI STEFANO, RIZZO, DEL GROSSO, DI BATTISTA, SIBILIA, ARTINI, BASILIO, SCAGLIUSI, PAOLO BERNINI, CORDA, TOFALO, GRANDE, FRUSONE e SPADONI. — Al Ministro degli affari esteri . — Per sapere – premesso che:
   i due fucilieri della Marina, Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, sono da oltre due anni trattenuti ingiustamente in India, senza peraltro che per lungo tempo sia stato formulato alcun capo d'accusa, per una vicenda scaturita da un incidente avvenuto in alto mare e non nelle acque territoriali indiane;
   la Corte suprema indiana ha finora sempre negato la giurisdizione dello Stato italiano, senza adeguata motivazione peraltro, che, a giudizio degli interroganti, appare in palese violazione di una norma della Convenzione delle Nazioni Unite sul diritto del mare del 1982 (Montego Bay);
   nel febbraio 2014, dopo numerosi e pretestuosi rinvii, la procura generale di New Delhi alla fine ha formalizzato il capo d'imputazione nei confronti dei due militari, i quali sarebbero stati giudicati sulla base della legge antipirateria (Sua Act); il 28 marzo 2014, la Corte suprema indiana ha poi ammesso il ricorso presentato dalla difesa dei due fucilieri italiani contro la giurisdizione e l'utilizzo della Nia, la polizia antiterrorismo, nel processo a loro carico. Poiché ha dichiarato ammissibile il ricorso, la Corte stessa ha chiesto alla controparte, il Governo indiano e la Nia, di presentare le loro controdeduzioni. L'esame del ricorso dei marò contro la Nia slitta, dunque, a una nuova, futura udienza, che, peraltro, si sarebbe già dovuta tenere;
   senza voler comunque ripercorrere vicende ormai note, resta il fatto che i due fucilieri sono rappresentanti dello Stato impegnati nel contrasto alla pirateria conformemente alla legislazione italiana, al diritto internazionale e alle decisioni rilevanti del Consiglio di sicurezza dell'Onu;
   in risposta alla formalizzazione del capo d'imputazione all'ex inviato speciale del Governo, Staffan de Mistura, l'Italia ha consegnato all'India una nota verbale quale primo passo formale richiesto dalla prassi per richiedere un arbitrato internazionale presieduto da un arbitro internazionale, che giudicherebbe, però, non sul merito, ma sulla giurisdizione;
   lo stesso de Mistura era stato ascoltato il 26 marzo 2014 dalle Commissioni riunite difesa ed esteri di Camera e Senato in un'audizione nel corso della quale, dopo aver sostanzialmente ammesso che erano stati commessi troppi errori dei vari Governi succedutisi in questi due anni nella gestione di questa vicenda, ha affermato che «l'unica strada percorribile è l'internazionalizzazione costante della questione»;
   finora i passi compiuti dal Governo verso una scarcerazione dei nostri militari sono apparsi, a parere degli interroganti, vani e insignificanti e, a conti fatti, oggi Massimiliano Latorre e Salvatore Girone risultano privi di una copertura diplomatica specifica in balia delle incerte parole pronunciate dall'attuale Esecutivo, in attesa di «nuove figure di riferimento», come ha riferito il Ministro interrogato;
   nel frattempo le autorità italiane hanno deciso di ricorrere a strumenti internazionali di risoluzione delle dispute in base alle norme internazionali, aprendo, quindi, la strada all'arbitrato internazionale obbligatorio, ai sensi della Convenzione dell'Onu sul diritto del mare;
   fin dall'inizio della XVII legislatura, il MoVimento 5 Stelle ha tentato in ogni modo di impegnare i vari Governi a intraprendere azioni volte a una rapida soluzione del caso, assistendo, per converso, fino a questo momento a quello che appare agli interroganti un immobilismo imbarazzante;
   è necessario che venga garantito ai due fucilieri di Marina, con un rientro in Italia quantomeno temporaneo, il diritto al voto per le prossime elezioni europee, come già avvenuto durante il Governo Monti;
   tra poche settimane si insedierà il nuovo Governo indiano, con le conseguenti tempistiche e le inevitabili difficoltà che ne possono derivare per instaurare nuovamente un dialogo sulla vicenda –:
   quali iniziative intenda adottare innanzitutto per non lasciare i due fucilieri senza copertura diplomatica dopo quello che appare agli interroganti l'esautoramento, di fatto, dell'inviato speciale Staffan De Mistura e quale strategia il Governo intenda avviare per un'immediata soluzione della vicenda a causa dei tempi lunghi che la procedura di arbitrato comporterebbe. (3-00806)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

India

omicidio

personale militare

trasporto marittimo

accusa

acque territoriali

diritto internazionale

arbitrato internazionale