Legislatura: 17Seduta di annuncio: 220 del 29/04/2014
Primo firmatario: GIORGETTI GIANCARLO
Gruppo: LEGA NORD E AUTONOMIE
Data firma: 29/04/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma MOLTENI NICOLA LEGA NORD E AUTONOMIE 29/04/2014 ALLASIA STEFANO LEGA NORD E AUTONOMIE 29/04/2014 ATTAGUILE ANGELO LEGA NORD E AUTONOMIE 29/04/2014 BORGHESI STEFANO LEGA NORD E AUTONOMIE 29/04/2014 BOSSI UMBERTO LEGA NORD E AUTONOMIE 29/04/2014 BRAGANTINI MATTEO LEGA NORD E AUTONOMIE 29/04/2014 BUONANNO GIANLUCA LEGA NORD E AUTONOMIE 29/04/2014 BUSIN FILIPPO LEGA NORD E AUTONOMIE 29/04/2014 CAON ROBERTO LEGA NORD E AUTONOMIE 29/04/2014 CAPARINI DAVIDE LEGA NORD E AUTONOMIE 29/04/2014 FEDRIGA MASSIMILIANO LEGA NORD E AUTONOMIE 29/04/2014 GRIMOLDI PAOLO LEGA NORD E AUTONOMIE 29/04/2014 GUIDESI GUIDO LEGA NORD E AUTONOMIE 29/04/2014 INVERNIZZI CRISTIAN LEGA NORD E AUTONOMIE 29/04/2014 MARCOLIN MARCO LEGA NORD E AUTONOMIE 29/04/2014 PINI GIANLUCA LEGA NORD E AUTONOMIE 29/04/2014 PRATAVIERA EMANUELE LEGA NORD E AUTONOMIE 29/04/2014 RONDINI MARCO LEGA NORD E AUTONOMIE 29/04/2014
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato in data 29/04/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione ILLUSTRAZIONE 30/04/2014 Resoconto MOLTENI NICOLA LEGA NORD E AUTONOMIE RISPOSTA GOVERNO 30/04/2014 Resoconto ORLANDO ANDREA MINISTRO - (GIUSTIZIA) REPLICA 30/04/2014 Resoconto MOLTENI NICOLA LEGA NORD E AUTONOMIE
DISCUSSIONE IL 30/04/2014
SVOLTO IL 30/04/2014
CONCLUSO IL 30/04/2014
GIANCARLO GIORGETTI, MOLTENI, ALLASIA, ATTAGUILE, BORGHESI, BOSSI, MATTEO BRAGANTINI, BUONANNO, BUSIN, CAON, CAPARINI, FEDRIGA, GRIMOLDI, GUIDESI, INVERNIZZI, MARCOLIN, GIANLUCA PINI, PRATAVIERA e RONDINI. —
Al Ministro della giustizia
. — Per sapere – premesso che:
l'11 giugno 2005 a Besano (Varese), per aver tentato di sedare una rissa davanti al proprio bar, venne accoltellato e ucciso Claudio Meggiorin, un giovane di soli 23 anni, per mano di Vladimir Mnela, cittadino albanese che si trovava sul suolo italiano clandestinamente e già con precedenti penali per prostituzione e porto abusivo di armi;
il tribunale di Varese, con sentenza n. 252 del 4 agosto 2006, ha riconosciuto colpevole Vladimir Mnela dei reati di cui agli articolo 110, 112, 575 e 577, n. 4 ,e 61 del codice penale, nonché della contravvenzione di cui all'articolo 4, comma 2, della legge n. 110 del 1975, condannandolo, inoltre, al risarcimento del danno non patrimoniale, quantificato in euro 475.000,00, a favore dei familiari del giovane barbaramente ucciso;
la citata sentenza è stata parzialmente confermata dalla corte di assise di appello di Milano con sentenza del 17 ottobre 2007, in quanto è stata esclusa la circostanza aggravante prevista dall'articolo 112, n. 4, del codice penale;
successivamente la Corte di cassazione, con sentenza n. 889 del 25 giugno 2008, ha confermato la pronuncia della corte di assise di appello di Milano;
nonostante le pronunce sopra riportate, pare che l'autorità giudiziaria, pur ritenendo Vladimir Mnela colpevole dell'omicidio del signor Claudio Meggiorin, non avesse comunque disposto nei suoi confronti la misura di sicurezza dell'espulsione;
come da consolidata giurisprudenza costituzionale, la regolamentazione dell'ingresso e del soggiorno degli stranieri nel territorio dello Stato è, difatti, «collegata alla ponderazione di svariati interessi pubblici, quali, ad esempio, la sicurezza e la sanità pubblica, l'ordine pubblico» (sentenze nn. 148 del 2008, 206 del 2006 e 62 del 1994 della Corte costituzionale), e, pertanto, il potere e dovere di disciplinare l'immigrazione rappresenta una prerogativa essenziale dello Stato in quanto espressione del controllo del territorio;
per dettato normativo nazionale e comunitario, lo Stato è, dunque, tenuto a garantire il controllo delle proprie frontiere e del proprio territorio, mediante l'identificazione dei soggetti ivi presenti non solo in occasione di fatti criminosi ma anche in relazione alla circostanza che il cittadino clandestino sia effettivamente e nel più breve tempo possibile allontanato dal suolo nazionale;
alla luce delle considerazioni sopra esposte ad avviso degli interroganti discende necessariamente che, anche sotto il profilo del nesso di causalità, se in generale lo Stato non può essere ritenuto responsabile per i singoli fatti illeciti commessi da singoli soggetti, salvo che questi ultimi abbiano operato per conto dello Stato o non sussistano altri specifici rapporti causali, tuttavia per fatti illeciti commessi da soggetti che non si sarebbero dovuti trovare sul territorio nazionale lo Stato deve sicuramente ritenersi responsabile;
è evidente, dunque, che a parere degli interroganti lo Stato deve ritenersi responsabile nella causazione della morte del signor Claudio Meggiorin per non aver impedito l'ingresso del signor. Mnela e per non aver provveduto all'espulsione di quest'ultimo, nonostante fosse stato precedentemente già denunciato per altri reati, ed altresì, nel caso, per mancata adozione della misura di sicurezza dell'espulsione da parte dell'autorità giudiziaria, ai sensi di quanto disposto anche dalla legge n. 117 del 1988;
è onere dello Stato garantire non soltanto la sicurezza dei cittadini, ma anche l'effettiva e celere giustizia nei confronti delle vittime di reato e dei loro familiari;
pertanto, anche alla signora Elisabetta Garruti, alla signora Alessandra Meggiorin e al signor Giampaolo Meggiorin, rispettivamente madre, sorella e padre della giovane vittima, Claudio Meggiorin, va garantita giustizia per il crimine subito e il risarcimento del danno non patrimoniale, così come disposto dalle sentenze indicate in premessa ma mai corrisposto effettivamente;
dell'elevato numero di clandestini presenti sul territorio italiano, il cui ingresso nel nostro Paese è agevolato dalle iniziative della maggioranza parlamentare e del Governo degli ultimi due anni in materia di immigrazione e sicurezza, tra cui l'abrogazione del reato di immigrazione clandestina di cui all'articolo 10-bis del decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286, l'operazione Mare nostrum, la chiusura di sei centri di identificazione ed espulsione, la mancata applicazione della normativa in materia di espulsione dei cittadini comunitari ed extracomunitari irregolari –:
se il Ministro interrogato sia a conoscenza dei tragici fatti sopra rappresentati, se, alla luce delle considerazioni sopra esposte, ritenga di dover procedere al risarcimento dei danni a favore della famiglia di Claudio Meggiorin e se intenda avviare un'ispezione ministeriale in relazione ai fatti esposti in premessa.
(3-00790)
SIGLA O DENOMINAZIONE:DL 1998 0286
GEO-POLITICO:BESANO,VARESE - Prov,LOMBARDIA
EUROVOC :migrante
reato
espulsione
misura nazionale di esecuzione
cittadino straniero
delitto contro la persona
sicurezza pubblica